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sabato, settembre 17, 2011

Yara: la pista del cantiere e i dubbi su Mohamed Fikri

Dopo mesi le indagini ritornano al punto di partenza. Tutti gli indizi portano al cantiere di Mapello e sulla morte di Yara Gambirasio si riapre il capitolo Mohamed Fikri, l’unico indagato di questo di delitto, poi rilasciato e tornato in patria.

di Federica Scorpo

E’ il 26 novembre quando la piccola Yara Gambirasio esce da casa a Brembate per dirigersi in palestra. Alle 18.30, secondo la ricostruzione, esce dalla palestra ed è lì che scompare: di lei nessuna traccia. L’unico riscontro vuole che alle 18:49 agganci una cella di Mapello, dove si trova il cantiere al centro adesso delle indagini. Anche i cani molecolari durante le prime ricerche avevano fiutato in quei luoghi tracce della ragazzina scomparsa. Sul percorso che avrebbe fatto Yara c’è qualche testimonianza, di cui una che vede passare un furgone bianco sospetto. Mentre, assodato dai riscontri sul corpo che si possa trattare di un delitto a sfondo sessuale... (continua)
domenica, settembre 11, 2011

Sara Scazzi e l’altare nel garage degli orrori

Era il 26 agosto 2010 quando la quindicenne di Avetrana, Sara Scazzi, veniva brutalmente uccisa e poi nascosta in un pozzo. Dopo un anno 13 indagati e due persone in carcere.

di Federica Scorpo

Il 29 agosto scorso tutti i protagonisti di questa storia dai contorni misteriosi hanno incrociato i loro occhi nella piccola aula in cui si è svolto il processo preliminare. Alla presenza anche della famiglia Scazzi, che dopo un anno ha potuto guardare in faccia chi ha ucciso la piccola Sara. Le due donne Misseri, Sabrina e Cosima, rispettivamente cugina e zia di Sara, sono ancora in carcere con l’accusa di sequestro e omicidio. Lo zio Michele Misseri, il reo-confesso che continua a dichiararsi colpevole, è stato invece prosciolto... (continua)
sabato, settembre 10, 2011

Melania Rea: a cinque mesi dall’omicidio
ancora il marito al centro del mirino

Per le due Procure, quella di Ascoli e, in un secondo momento, quella di Teramo, l’assassino di Melania Rea è lui: Salvatore Parolisi, marito della donna, che con le sue menzogne aveva già creato intorno a sé un clima di sospetto

di Federica Scorpo

La Cassazione sarà chiamata a decidere presto se Salvatore Parolisi, in carcere dal 19 luglio scorso e che continua a dichiararsi innocente, aspetterà o no il processo in prigione. Analizzando tutta l’inchiesta, ci chiediamo se Salvatore sia l’uomo freddo capace di uccidere sua moglie e poi deturparne il corpo senza battere ciglio (e che quindi non confesserà mai) o l’uomo che qualcuno ha voluto incastrare. Le sue menzogne di certo non l’hanno aiutato a sfuggire dai sospetti degli inquirenti e dell’opinione pubblica... (continua)
giovedì, settembre 01, 2011

58 anni fa le lacrime della Madonna a Siracusa

Era il 1953 quando al capezzale di un letto matrimoniale un quadretto di gesso cominciò a lacrimare. Il quadretto raffigurava il cuore immacolato di Maria, la Madonna. Accadde a Siracusa e dopo 58 anni si festeggia l’anniversario.

di Federica Scorpo

Per quattro giorni il quadretto non smise di piangere. Dal 29 agosto all’1 settembre del 1953, dentro la stanza della casa di una giovane coppia, Angelo Iannuso e Antonina Giusto, in via degli Orti 11, le lacrime sgorgarono a intermittenza. Erano lacrime umane. Il fenomeno avvenne a intervalli più o meno lunghi mentre all’interno e all’esterno della casa si radunavano visitatori che raccoglievano con le loro mani le lacrime... (continua)
mercoledì, agosto 03, 2011

Melania e quei segreti inconfessabili

Cade, per la Procura di Teramo, il movente passionale: Melania sarebbe morta perché portava con sé “segreti inconfessabili” di caserma

di Federica Scorpo

Melania sapeva qualcosa di talmente importante e scabroso da essere stata uccisa per questo. La Procura di Teramo che adesso si occupa delle indagini ha infatti emesso un’altra ordinanza di custodia cautelare per il marito della donna, Salvatore Parolisi. Le due Procure, prima di Ascoli e ora di Teramo, sono arrivate alle stesse conclusioni, eccetto per il movente: Melania potrebbe essere stata uccisa perché a conoscenza di qualcosa riconducibile alla caserma in cui il marito prestava servizio... (continua)
martedì, luglio 26, 2011

Melania: si cerca il complice che infierì sul corpo della donna

Salvatore Parolisi, unico indagato del delitto di Melania Rea, adesso in carcere, potrebbe essere stato aiutato da un complice. Gli inquirenti cercano la persona che infierì sul cadavere per depistare.

di Federica Scorpo

E’ scritto nell’ordinanza che ha permesso la carcerazione di Salvatore Parolisi. A pagina 66, da un estratto pubblicato da Il Centro, si legge: “Si tenga conto della concreta possibilità che nella fase di vilipendio del cadavere Parolisi sia stato aiutato da terze persone o possa aver incaricato taluno per compiere tale azione”. Il presunto complice, ne sono convinte le procure di Teramo e Ascoli, avrebbe agito dopo l’omicidio per depistare le indagini. Si cerca quindi la persona che il giorno dopo del delitto si sarebbe recata a Ripe di Civitella (le "casermette") infierendo sul corpo della donna già morta... (continua)
giovedì, luglio 21, 2011

Scandalo News of the World: audizione al Parlamento inglese per Murdoch e Cameron

Lo scandalo delle intercettazioni telefoniche continua a mietere vittime e si tinge di giallo. Ieri il magnate è stato interrogato alla Camera dei Comuni. Oggi la volta del premier inglese.

di Federica Scorpo

Continua ad evolversi lo scandalo delle intercettazioni che ha portato alla chiusura del tabloid inglese “News of the World” dopo 168 anni di scoop. L’impero di Murdoch sembra disgregarsi giorno dopo giorno e l’inchiesta sta facendo emergere uno scandalo di dimensioni gigantesche. Ieri il magnate è stato interrogato insieme al figlio James... (continua)
giovedì, luglio 21, 2011

Caso Melania: i messaggi pressanti della soldatessa su FB

Sono stati pubblicati su La Repubblica parte dei messaggi tra Ludovica e Salvatore. Messaggi che i due amanti si scambiarono su Facebook poco prima dell’omicidio di Melania. La soldatessa minacciò Salvatore: “Altrimenti le nostre strade si dividerebbero senza scuse o ragioni che tengano”...

di Federica Scorpo

Proprio non voleva cedere la soldatessa Ludovica, amante di Salvatore Parolisi. Messaggi pressanti verso il marito di Melania affinchè lasciasse la moglie: “Non devi ammazzare nessuno… devi lasciare una persona che non ami e con cui non stai piu bene da una vita... non è difficile da far capire… sempre poi se si ha il carattere per farlo ovviamente... (continua)
martedì, luglio 19, 2011

Melania, il marito e la soldatessa: il cerchio si stringe

Con l’arresto del marito di Melania si apre un nuovo capitolo sul delitto della donna, uccisa con una ferocia agghiacciante forse proprio dall’uomo che amava

di Federica Scorpo

L’unica colpa di Melania era quella di voler proteggere la sua famiglia a qualunque costo, ma è stata tradita dall’uomo che amava per ben due volte: prima con un’amante e poi come suo assassinio. “Scannata” forse dal marito, adesso in carcere per omicidio volontario aggravato, con un movente che somiglia tanto a quello dei libri gialli: passione, tradimento, rancore… se non fosse che non è immaginazione ma è accaduto davvero: una mano di cui Melania si fidava le ha stroncato la giovane vita
... (continua)
lunedì, luglio 18, 2011

Melania: omicidio da caserma, Salvatore pericoloso

E’ stato ricostruito il delitto di Melania Rea, uccisa probabilmente con una tecnica militare. Attesa in queste ore la conferma d’arresto per il marito, Salvatore Parolisi.

di Federica Scorpo

A tre mesi dalla morte di Melania, si comincia finalmente a disegnare un quadro più preciso: la povera ventinovenne infatti fu dapprima “scannata” (termine usato proprio dagli inquirenti) con un arma da taglio fatta sparire dall’assassino e poi, morta, nuovamente aggredita con un punteruolo. Melania inoltre stava con qualcuno di cui si fidava: lo direbbero secondo gli investigatori il trucco intatto e senza sbavature, così come le unghie... (continua)
mercoledì, luglio 06, 2011

Le forchette rotte e gli indignados palermitani

Tra gli indignados d’Europa non potevano mancare quelli palermitani, e più in generale i giovani siciliani, figli di una terra che di precariato, disoccupazione, clientelismo e familiarismo politico ne sa qualcosa, forse troppo. Così un gruppo di giovani palermitani dice basta: “I giovani siciliani si sono rotti. Col nostro futuro non ci mangia più nessuno”. Da cui il simbolo e il nome di ‘Forchette Rotte’…

di Federica Scorpo

I giovani indignati siciliani hanno spedito gli inviti per un appuntamento del 25 giugno, giorno in cui avrebbero fatto sentire la loro voce scendendo in piazza. Ma chi hanno invitato? Oltre un migliaio di buste chiuse sono state consegnate a politici, amministratori comunali, industriali, rappresentanti degli ordini professionali, sindacalisti, docenti e amministratori universitari siciliani. Il mittente era anonimo e le buste contenevano semplicemente delle forchette di plastica spezzate... (continua)
mercoledì, giugno 08, 2011

Caso Scazzi, intervistata Valentina Misseri: “Mio padre è colpevole, ma non è un serial killer”

Della famiglia Misseri, nella villetta di via Deledda ad Avetrana sono rimasti solo Valentina e Michele. Ieri sera Valentina è stata intervistata dalla giornalista del programma Porta a Porta e ha proclamato l’innocenza delle due donne in carcere, Cosima e Sabrina, mentre ha indicato il padre come unico responsabile.

della nostra corrispondente Federica Scorpo

Alla domanda della giornalista su come riesca a vivere con un probabile assassino nella stessa casa, Valentina ha risposto: “Mio padre non è un serial- killer”. Secondo Valentina infatti quello del padre è stato un gesto d’impeto che non si ripeterà più. Certo è strano come una figlia possa vivere sotto lo stesso tetto di un possibile omicida, dopo tutto ciò che ha confessato Michele, l’omicidio, la violenza su Sara e tutti i dettagli macabri che ha raccontato. Inoltre, se la sorella Sabrina si trova in carcere, è proprio per chiamata in correità da parte del padre. Può tutto questo essere superato, tanto da conviverci insieme? Anche su questo qualcosa non torna, ma, come ha detto Valentina, “è sempre mio padre”.
... (continua)
mercoledì, giugno 08, 2011

Ylenia Carrisi forse è viva: riaperte le indagini

La figlia di Albano Carrisi e Romina Power, scomparsa nel '94, potrebbe essere ancora viva. La ragazza scomparve nella città di New Orleans, in Louisiana, e di lei non si seppe mai più nulla.

d
ella nostra corrispondente Federica Scorpo

Ylenia Carrisi, secondo la tesi di un giornalista, avrebbe adesso 40 anni e si troverebbe a Sant'Anthony’s, convento greco-ortodosso di Phoenix, in Arizona. L'avrebbe rivelato il capo della polizia di New Orleans a
l giornalista Roberto Fiasconaro, del Corriere della Sera. La tesi è avvalorata anche dalla squadra omicidi della città, che ha confermato che ci sarebbero nuovi indizi su dove si trovi Ylenia. Sarebbe stata una medium di Amburgo a mettere la polizia sulle tracce del convento St. Anthony dove soggiornerebbe la ragazza, sospetti accreditati anche da Frank Crescentini che avrebbe rivelato lo scoop in un libro mai pubblicato.
... (continua)
martedì, giugno 07, 2011

Sara Scazzi: Ivano Russo in procura. Una corda trovata sull’auto di Cosima

Ieri è stato chiamato in Procura Ivano Russo, il ragazzo che forse rappresenta il movente dell’omicidio della piccola Sara Scazzi. Ivano è stato ascoltato dagli inquirenti per circa due ore come persona informata sui fatti: lo scopo dell’audizione era chiarire alcuni dei 4500 sms scambiati con Sabrina Misseri.

della nostra corrispondente Federica Scorpo

Il ragazzo non ha voluto rilasciare commenti al riguardo ma è sembrato indignato proprio per la pubblicazione di sms molto intimi con la cugina di Sara. Fra l’altro molti di questi sms (pare una ventina) sono stati cancellati per lasciare spazio alla memoria del telefonino, ma sarebbero per fortuna recuperabili tramite un software, e gli inquirenti cercano di capire proprio i dialoghi cancellati tra i protagonisti di questo triangolo amoroso: Sara, Sabrina e Ivano. Inoltre, le analisi dell’auto di Cosima Serrano hanno portato alla luce una corda
... (continua)
lunedì, giugno 06, 2011

Indignazione e ribellione: l’alternativa che va costruita

della nostra Federica Scorpo

In un periodo carico di rivoluzioni e proteste, il concetto stesso di ribellione e indignazione andrebbe approfondito per non perseguire una rivolta cieca ma consapevole e attiva e soprattutto non violenta. Lo spiega Don Andrea Gallo nella prefazione del libro “Ribelliamoci: l’alternativa va costruita” di Luciana Castellina, giornalista, scrittrice e deputata europea dal 1979 al 1999. Un’ottantina di pagine d’indignazione, anzi di riflessione sull’indignazione stessa. Nella prefazione Don Gallo chiarisce prima di ogni cosa il suo pensiero “anarchico”, nel senso profondo che la sua vocazione chiede e nello scegliere prima di ogni cosa la cultura della non violenza, dell’antifascismo e della pietas, pietà. Ricorda che la prima forma d’indignazione vera si ebbe il primo gennaio del ‘48, quando dopo la Resistenza fu promulgata la Costituzione italiana e lo stesso anno la Dichiarazione Universale dei diritti umani: garanzie dell’uomo e per l’uomo, dopo 55 milioni di persone uccise dal nazismo e dal fascismo.
... (continua)
lunedì, giugno 06, 2011

Yara Gambirasio: trovate nuove tracce di Dna

L’omicidio di Yara Gambirasio, scomparsa lo scorso 26 novembre a Brembate e trovata morta tre mesi dopo in un campo di Chignolo d’Isola, potrebbe essere un delitto a sfondo sessuale. Nonostante sul corpo della ragazzina di Brembate non sia stata rilevata violenza sessuale, le nuove tracce di Dna farebbero propendere per questa ipotesi

della nostra Federica Scorpo

Sul corpo di Yara sono state rilevate tracce di Dna di “un uomo di razza bianca”, in particolare sugli slip e sul colletto interno della t-shirt; sinora invece gli unici indizi erano due diversi Dna nei guanti di Yara. Soprattutto il Dna trovato negli slip di Yara farebbe ipotizzare un omicidio a sfondo sessuale, benché dall’autopsia è stato confermato che la violenza non è stata consumata: anzi, Yara avrebbe lottato per proteggersi dall’aggressione.
... (continua)
giovedì, giugno 02, 2011

Caso Scazzi: Michele Misseri indagato per autocalunnia?

Dopo l’ultimo teatrino, Michele Misseri, zio di Sara, potrebbe essere indagato per “autocalunnia”. L’intervista che ha rilasciato a Matrix, subito dopo il suo ritorno ad Avetrana, ha acceso forti polemiche non solo sul modo i cui i giornalisti in tv stanno trattando questo caso ma soprattutto per l’offesa alla famiglia Scazzi.

della nostra Federica Scorpo

Mimare in tv l’omicidio della piccola Sara in tutte le sue fasi, oltre ad essere di cattivo gusto per gli spettatori, è stato increscioso per il ricordo della quindicenne. Così commentano l’intervista i legali della famiglia Scazzi, Nicodemo Gentile e Walter Biscotti: "La pantomima di Michele Misseri è stomachevole ed irritante. Non permetteremo più che si consenta a Misseri di replicare in questa volgare mortificazione della memoria di Sarah e del dolore dei suoi familiari''. Per questo hanno chiesto che Michele sia indagato per autocalunnia.
... (continua)
mercoledì, giugno 01, 2011

Sara Scazzi: l’intervista shock di Michele Misseri a Matrix

E’ andata in onda ieri sera a Matrix l’intervista di Michele Misseri appena tornato a casa dopo otto mesi di detenzione. Intervistato da Ilaria Cavo, per quaranta minuti Michele ha raccontato la sua ottava versione: un modo per dire “io sono colpevole e devo stare in carcere”. Un racconto che sembra una parodia, ricco di dettagli scabrosi, con una freddezza agghiacciante e con la goffaggine che ben rappresenta Michele…

della nostra Federica Scorpo

Ormai abbiamo imparato a conoscerlo, nel suo modo semplice e freddo di raccontare un evento tanto raccapricciante come se fosse un gioco. Ma osservando il video, la prima domanda che viene in mente è: questa freddezza con cui ha dettagliatamente descritto tutte le fasi del delitto dipende dal fatto che lui non centra niente o è un segnale inequivocabile della sua colpevolezza? Sicuramente nel suo racconto qualcosa non torna…
... (continua)
martedì, maggio 31, 2011

Caso Scazzi: Michele Misseri scarcerato torna ad Avetrana

Alle quattro di mattina Michele Misseri è stato accompagnato dai carabinieri ad Avetrana, nella villetta di via Deledda. Ieri infatti la Procura di Taranto ha accolto la richiesta di scarcerazione da parte del legale di Misseri: Michele diventa indagato a piede libero.

della nostra corrispondente Federica Scorpo

La scarcerazione di Michele Misseri è un vero colpo di scena. Sembra uno scherzo del destino che mentre lui torna a casa, rimangono in carcere le donne della famiglia, Cosima e Sabrina. La sua scarcerazione ha tuttavia una motivazione legale prima di tutto: è scaduto il termine della custodia cautelare. La sua posizione, dati gli ultimi sviluppi, si è attenuata: rimarrebbe indagato a piede libero solo per soppressione e vilipendio di cadavere. Michele dovrà comunque firmare tutti i giorni alla caserma dei carabinieri. Tornato a casa, lo aspetta un ricovero ospedaliero coatto.
... (continua)
lunedì, maggio 30, 2011

Novità nel caso Melania: secondo i testimoni la famiglia Parolisi non era al colle San Marco

della nostra corrispondente Federica Scorpo

Di tutti i testimoni ascoltati dagli inquirenti e presenti quel 18 aprile, giorno in Melania scomparve sul pianoro di Colle San Marco, nessuno sinora confermerebbe la presenza della donna. E’ stata ascoltata una testimone che si trovava sul colle il giorno della scomparsa con la figlia e una donna anziana: ha dichiarato di non aver visto né Melania né marito e figlia nelle presunte ore della scomparsa. Ancora un altro testimone smentisce la ricostruzione del marito, Salvatore Parolisi, che ha sempre dichiarato di essere stato quel giorno sul pianoro con tutta la famiglia, e un ulteriore testimone rafforzerebbe l’ipotesi investigativa che vede Melania non essere mai stata in quel luogo.
... (continua)


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