giovedì, luglio 21, 2011
Sono stati pubblicati su La Repubblica parte dei messaggi tra Ludovica e Salvatore. Messaggi che i due amanti si scambiarono su Facebook poco prima dell’omicidio di Melania. La soldatessa minacciò Salvatore: “Altrimenti le nostre strade si dividerebbero senza scuse o ragioni che tengano”...

di Federica Scorpo

Proprio non voleva cedere la soldatessa Ludovica, amante di Salvatore Parolisi. Messaggi pressanti verso il marito di Melania affinchè lasciasse la moglie: “Non devi ammazzare nessuno… devi lasciare una persona che non ami e con cui non stai piu bene da una vita... non è difficile da far capire… sempre poi se si ha il carattere per farlo ovviamente… non mi chiedere di soffrire ancora un pochino o altro... perchè io ho rispetto per me stessa”. Questo risponde a Vecio Alpino, il nome che Salvatore usava nel suo profilo segreto, che gli aveva chiesto “un po’ di pazienza”.

Salvatore era in un “imbuto” secondo gli inquirenti, stretto nella morsa di dover distruggere la sua famiglia per stare con Ludovica o perderla per sempre: “Io ho quasi risolto tutto, ho trovato anche un accordo con lei e le cose stanno andando per il verso giusto. Mi serve solo un altro po’ di tempo, sicuramente non riuscirò ad essere lì da te questa settimana ma ti garantisco che ormai è fatta: noi potremmo presto coronare i nostri sogni. Come posso ti chiamo, scusami se in questi giorni non ho potuto... ma ti racconto tutto al telefono. Poi ti amo, non perdere la fiducia in me… manca poco. Ti amo”. Questo messaggio di Salvatore risale al 15 marzo.

E ancora Salvatore scrive in un messaggio a Ludovica: “Tu sei la cosa piu importante a cui credo e voglio e non preoccuparti, i nostri accordi non vanno per le lunghe, massimo una settimana poi dovrà sparire dalla mia vista”, così parla della povera Melania il 18 marzo. In questi messaggi è evidente che Ludovica ha perso la pazienza e non vuole più aspettare: o Salvatore lascia la moglie o la relazione termina. E proprio quando Salvatore avrebbe dovuto conoscere i genitori della soldatessa (il 23 marzo), le pressioni aumentano con messaggi di rabbia, di impazienza, di amore, di minacce.

Nell’ordinanza di custodia cautelare che spiega le motivazioni dell’arresto, questo è il movente indicato: “Per Salvatore i giorni delle vacanze pasquali costituivano una sorta di terribile ‘imbuto’ nel quale si era messo: da una parte aveva Ludovica e i suoi genitori, che aspettavano di conoscerlo e a cui avevano prenotato un albergo, con le promesse di aver già parlato di separazione sia con Melania che con i suoceri; dall’altra la consapevolezza invece di non aver ancora detto nulla e il bisogno stringente, e sempre rimandato, di dover parlare con la moglie: quando farlo? I giorni passavano e lui già martedì 19 sarebbe dovuto partire con moglie e figlia per le vacanze pasquali, e proprio in quelle vacanze avrebbe dovuto lasciare definitivamente la moglie e recarsi ad Amalfi per trascorrere dei giorni con Ludovica e conoscerne i genitori, come le aveva promesso. Si tenga ancora conto che Melania - scrive il pm Monti - era una donna non disposta ‘a cedere’ facilmente, si era già dimostrata volitiva e di carattere nell’affrontare direttamente Ludovica al telefono per due volte quando aveva casualmente ‘scoperto’ il tradimento del marito; ne aveva sofferto, era stata dura col marito prima di perdonarlo, aveva avuto la forza e il carattere di parlare direttamente con l’altra, anche minacciandola ‘di spaccarle la faccia’. In questo ambito - sostiene il magistrato - può essere attendibilmente trovato il movente dell’omicidio”.
Salvatore era dunque a un bivio, il tempo trascorreva e il giorno del famoso incontro con i genitori della soldatessa si avvicinava: la mancata realizzazione della sua promessa avrebbe comportato la fine della storia con Ludovica. E’ a questo punto che Salvatore avrebbe ucciso Melania, scrive ancora il magistrato nell’ordinanza: "Va comunque anche valutata e approfondita la possibilità di una azione violenta omicidiaria non preceduta da uno specifico litigio, ma determinata dalla sedimentazione della inconciliabilità tra la storia con Ludovica e il perdurare del rapporto matrimoniale, azione omicidiaria innescata quindi dall’approssimarsi dei giorni in cui avrebbe dovuto manifestare a Melania le proprie scelte e dalla difficoltà/impossibilità di far accettare a Melania la separazione”.

Sempre nell’ordinanza la ricostruzione del delitto sembra un vero e proprio film dai risvolti spaventosi: Salvatore convinse la moglie a seguirlo nel bosco, con la scusa di fare l’amore dietro la casetta in legno del bosco delle Casermette, con la bambina lasciata in auto. Melania era di spalle, con gli slip e i collant abbassati, pronta per fare l’amore, e Salvatore l’ha uccisa dopo l’ultimo bacio, quello che l’ha incastrato per il Dna…

È presente 1 commento

Anonimo ha detto...

Mi ritrovo perfettamente in linea con PM e GIP di Ascoli Piceno. Salvatore è un soggetto debole in fondo, molto meno forte di Melania, che ha pagato con la morte il suo coraggio di volerlo a tutti i costi. Fossi stato in lei avrei preferito la vita a lui, ma all’amore ed ai valori non si comanda. Il caporal maggiore si è mostrato debole con la moglie, alla quale non ha avuto il coraggio di dire apertamente che amava un’altra e non lei, ed è stato succube della pressione psicologica dell’amante Ludovica, verso la quale invece vi era ed è una forte attrazione fisica, sessuale e passionale, troppo forte da schiacciarlo e renderlo succube. In ogni caso Salvatore è stato ed è, in fondo, un essere fragile piscologicamente, non strutturato razionalmente, per cui hanno ragione PM e GIP a temerne la pericolosità sociale, con comportamenti istintivi ed impulsivi verso possibili obiettivi considerati ostili. Parolisi stava comunque stretto nei principi morali di Melania e nelle attenzioni parentali della famiglia di lei, di genero-figlio. Mi sembra ancor oggi di rilevare, e mi è parso di cogliere ragionevolmente nelle sue espressioni e nella sua condotta post-omicidiaria, una personalità immatura e narcisistica, di tipo infantile, che verosimilmente si gratifica in particolare delle relazioni sessuali e del successo personale in nuove conquiste femminili, con la necesistà di amanti più o meno occasionali. La stessa Ludovica lo definisce debole nei suoi messaggi su Facebook. Non esito a definire la sua una personalità disturbata, da far esaminare a psicologi e psichiatri, per cui non poteva resistere a lungo ad una forte pressione psicologica contrapposta, intollerabile, fra pulsioni e desideri contrastanti, di Melania e Ludovica, cosicché è esploso.

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