Visualizzazione post con etichetta speciale Giovanni Paolo II. Mostra tutti i post
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giovedì, febbraio 02, 2012

“Cristiani, impegnatevi contro il dissesto ecologico”.
Un convegno per ricordare il messaggio di Giovanni Paolo II

Palazzo Valentini ha ospitato il convegno “L’amore per il Creato. A lezione da Wojtyla”, organizzato dall’associazione Greenaccord Onlus e dalla Provincia di Roma. Interventi, poesie, musica, fotografie, video e pittura per ripercorrere gli insegnamenti ecologisti del Pontefice di Cracovia.

Roma, 1 Febbraio 2012 – C’è chi ha ricordato le sue celebri “fughe” in montagna, che lui utilizzava come una pausa dai gravosi impegni pontifici. Chi ha sottolineato la modernità di un uomo che ha lanciato messaggi sull’importanza della tutela del patrimonio naturale mondiale. Chi ha ricordato il legame mistico che legava il Pontefice con valli, laghi alpestri e cime innevate... (continua)
giovedì, gennaio 26, 2012

Il Creato, testimonianza dell’amore di Dio,
negli insegnamenti e nella vita di Giovanni Paolo II

L’associazione Greenaccord Onlus propone un secondo convegno per ripercorrere lo stretto rapporto che ha legato la vita di Karol Wojtyla e la Natura. Con interventi e proiezioni degli scatti più suggestivi

Roma, 25 Gennaio 2012 – «Non solo la Terra è stata data da Dio all’uomo, che deve usarla rispettando l’intenzione originaria di bene, secondo la quale gli è stata donata; ma l’uomo è stato donato a se stesso da Dio e deve, perciò, rispettare la struttura naturale e morale, di cui è stato dotato». Scriveva così Giovanni Paolo II nella sua Enciclica Centesimus Annus. Era il 1° Maggio 1991. Trent’anni fa... (continua)
martedì, maggio 03, 2011

Giovanni Paolo II riposa da ieri sotto l'altare della Cappella di San Sebastiano nella Basilica Vaticana

Ieri sera, dopo la chiusura della Basilica di San Pietro al pubblico, si è svolta la cerimonia per la reposizione delle spoglie del Beato Giovanni Paolo II, trasferite - come annunciato nei giorni scorsi - sotto l’altare della Cappella di San Sebastiano, all’interno della Basilica stessa.

Radio Vaticana - Il rito è stato presieduto dal cardinale Angelo Comastri, mentre già da questa mattina i pellegrini possono venerare il Beato nella sua nuova collocazione. Il servizio di Alessandro De Carolis:

Centinaia di migliaia in fila, come sei anni fa, per un saluto e una preghiera davanti a una cassa di legno che custodisce le spoglie di un uomo che tanti continuano a invocare come Santo. Poi, le porte della Basilica Vaticana si chiudono e la commozione diventa privata, raccolta, quella delle persone che con Giovanni Paolo II ha condiviso tanti, tantissimi anni e che ora desiderano accompagnarlo al luogo della definitiva e ancor più ragguardevole sepoltura.
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lunedì, maggio 02, 2011

I pellegrini in fila per rendere omaggio alle reliquie del Beato Giovanni Paolo II

Prosegue il flusso di pellegrini che vogliono rendere omaggio alle reliquie del Beato Giovanni Paolo II. Dopo Benedetto XVI, che ha sostato davanti alla bara di Karol Wojtyla al termine della Beatificazione, si sono avvicendati cardinali, autorità e innumerevoli fedeli.

Radio Vaticana - E nel pomeriggio è cominciata la recita del Rosario presieduta anche dal cardinale Angelo Comastri, vicario del Papa per lo Stato della Città del Vaticano. Il servizio di Tiziana Campisi: ascolta. Centinaia, migliaia: sono innumerevoli i pellegrini che vogliono pregare davanti alle reliquie del Beato Giovanni Paolo II. Nella Basilica di San Pietro il silenzio è rotto soltanto dalla recita del Rosario, pregato alle 16, alle 18 e previsto ancora alle 21. Ed è stato il cardinale Angelo Comastri, vicario del Papa per lo Stato della Città del Vaticano a presiedere quello delle 18:
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domenica, maggio 01, 2011

L’umiltà della terra e il lavoro

La nostra Monica Cardarelli chiude il ciclo di speciali de La Perfetta Letizia per la beatificazione di Giovanni Paolo II

Alla vigilia della beatificazione di Giovanni Paolo II, la nostra memoria ripercorre gli innumerevoli momenti dei suoi 25 anni di pontificato. Per molti giovani è stato ‘il’ Papa, l’unico con cui sono cresciuti umanamente e nella fede. Per altri come me, che abbiamo veduto succedersi più di un pontefice, è stato comunque il ‘nostro’ papa. Un papa che è riuscito nel suo lungo pontificato ad avvicinarsi e avvicinare la Chiesa ai fedeli, agli uomini di buona volontà. Tantissime le immagini che sono rimaste impresse nella nostra memoria a cominciare dallo storico incontro di Assisi del 27 ottobre 1986 con i capi delle diverse religioni alle sue ‘fughe’ in montagna, dai colloqui con i giornalisti ai suoi viaggi apostolici in tutto il mondo
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sabato, aprile 30, 2011

Agrigento 1993: il discorso contro la mafia

Daniela Vitolo ci ricorda e ci racconta il famoso discorso di Giovanni Paolo II contro la mafia
La Valle dei Templi di Agrigento è gremita di persone accorse per partecipare alla Santa Messa celebrata da Giovanni Paolo II, la funzione è ormai al termine e il Papa prende la parola per pronunciare la benedizione e il saluto finale. Nessuno sa cosa sta per dire perché quel discorso non è stato preparato. Il Papa procede a braccio, come fa spesso, e dice ciò di cui sembra avvertire la necessità e l’urgenza. Si rivolge ai siciliani e li invita a rifiutare quella che definisce “civiltà contraria, civiltà della morte”, ma soprattutto parla direttamente ai mafiosi, li colpevolizza delle sofferenze patite dai siciliani e li accusa di non aver rispettato la parola di Dio... (continua)
sabato, aprile 30, 2011

Gratitudine e rispetto

Per il ciclo di articoli che LPL dedica alla beatificazione di Giovanni Paolo II, frate Pietro della comunità di Meknes in Marocco ci parla della storica visita a Casablanca del papa polacco.

Quando Papa Giovanni Paolo II è venuto in Marocco, nell’agosto 1985, io ero ben lontano dall’immaginare che un giorno avrei preso lo stesso cammino. Di quella storica visita peró, anche dopo 20 anni, ho potuto constatare il segno profondo lasciato nel cuore di tanti marocchini, più o meno giovani, che ho incontrato nella mia esperienza in questo Paese a partire dal 2005. Appunto in quell’anno, il Papa prendeva il suo meritato riposo nelle braccia del suo Signore, che aveva tanto appassionatamente predicato nel mondo intero.
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venerdì, aprile 29, 2011

In viaggio con Karol Wojtyla: incontro con il cardinale Camillo Ruini

La nostra corrispondente da Roma Monica Cardarelli ci racconta l'incontro di ieri sera col cardinale Camillo Ruini, che ha dato la sua testimonianza sulla vita e le opere di Giovanni Paolo II

Mentre Roma si sta preparando ad accogliere migliaia di fedeli provenienti dal mondo intero per la beatificazione di Giovanni Paolo II, loro, i pellegrini giovani e non, le suore, i religiosi e le famiglie, stanno già familiarizzando con le strade della capitale. E i romani, da parte loro, stanno partecipando numerosi alle varie iniziative organizzate per prepararsi all’evento. Così, in una calda serata romana, giovedì 28 aprile il cardinale Camillo Ruini ha incontrato i giovani e tutti gli intervenuti al Centro di aggregazione giovanile delle ACLI “GP2” - ascolta.
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venerdì, aprile 29, 2011

Giovanni Paolo II e il fallito attentato a piazza San Pietro: il perdono è la via che conduce alla santità

Proseguiamo con gli speciali dedicati alla Beatificazione di Giovanni Paolo II: Bartolo Salone prende spunto dall'attentato di Ali Agca e ci parla del perdono cristiano, grandemente testimoniato da Papa Wojtyla.

Era il 13 maggio 1981. Giovanni Paolo II, dopo un’udienza generale, passando a bordo della sua papa-mobile in mezzo alla folla che lo attendeva in piazza San Pietro, venne raggiunto da due colpi d’arma da fuoco. Fu il panico generale. Il Santo Padre, in fin di vita, venne immediatamente soccorso e trasportato in ospedale. Cinque ore e mezzo di intervento gli salvarono la vita, ma da quel momento papa Wojtyla non fu più lo stesso: la sua salute ne risentì bruscamente e cominciò un processo di decadimento fisico progressivo, fino alla scoperta del Parkinson che ne segnò gli ultimi anni di vita.
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giovedì, aprile 28, 2011

Giovanni Paolo II: una grande lezione ad Assisi

Il nostro Renato Zilio ci parla dei significati dello storico incontro di preghiera multi-religioso di Assisi nel 1986 (nel box a destra tutti gli speciali di LPL su Giovanni Paolo II)

Assisi, 27 ottobre 1986. È una foto storica: un pontefice cattolico biancovestito, allineato in fila multicolore con i leader di altre religioni mondiali. Erano stati accolti da lui con parole semplici, rispettose, usando il “noi” come uno tra i tanti: “Veniamo da lontano non solo a motivo di distanze geografiche, ma soprattutto a causa delle nostre origini storiche e spirituali”. Ed era un’inedita, originalissima foto di famiglia: i ricercatori di Dio.“Pellegrini della verità e pellegrini della pace” come li definisce quest’anno, nel 25.mo anniversario, il tema proposto per l’incontro.

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giovedì, aprile 28, 2011

“Non abbiate paura!”

Sempre per il ciclo su Giovanni Paolo II, Mariangela Laviano (arabista ed esperta in Progettazione Partecipata) analizza il pensiero di Giovanni Paolo II sul fenomeno dell'immigrazione

“Fratelli e sorelle … non abbiate paura … aprite i confini degli Stati, i sistemi economici come quelli politici, i vasti campi di cultura, di civiltà, di sviluppo. Non abbiate paura!”. Così Giovanni Paolo II, proclamato beato il prossimo 1 maggio, esortava i governanti e i popoli tutti in occasione del suo Discorso per l’inizio del Pontificato del 22 Ottobre 1978. Oggi, più che mai, alla luce degli sconvolgimenti socio-politici che stiamo vivendo in tutta la sponda sud del Mediterraneo, questa esortazione a tutto tondo invita a riflettere ciascuno di noi su come il fenomeno delle migrazioni possa essere affrontato e gestito in modo sostenibile.
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giovedì, aprile 28, 2011

Il testimone spirituale di Karol: “Mai più la guerra”

Per il ciclo di articoli in occasione della Beatificazione di Giovanni Paolo II, Federica Scorpo ci racconta il discorso del 2003 di papa Wojtyla ai governanti di tutto il mondo

“Io appartengo a quella generazione che ha vissuto la seconda Guerra Mondiale ed è sopravvissuta. Ho il dovere di dire a tutti i giovani, a quelli più giovani di me, che non hanno avuto quest’esperienza: ‘Mai più la guerra!’, come disse Paolo VI nella sua prima visita alle Nazioni Unite. Dobbiamo fare tutto il possibile! Sappiamo bene che non è possibile la pace ad ogni costo. Ma sappiamo tutti quanto è grande questa responsabilità”(Angelus 16 marzo 2003). Così Papa Giovanni Paolo II due anni prima della sua scomparsa. Le sue parole riecheggiano ancora nelle nostre vite e rappresentano un vero e proprio testamento spirituale lasciato ai posteri, in mano ai giovani e alle generazioni future. Parole ancora vive, come lui, presente nel mondo oggi più che mai.

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giovedì, aprile 28, 2011

I giovani e Giovanni Paolo II: un amore senza fine

Per il ciclo di articoli su Giovanni Paolo II, il nostro Fabio Vitucci ci parla del rapporto di papa Wojtyla coi giovani, culminato nelle grandi GMG in giro per il mondo

Tor Vergata, Roma, 19 agosto del 2000: insieme ad oltre 2 milioni di giovani provenienti da tutto il mondo, Giovanni Paolo II prega in una veglia serale molto emozionante e alla fine canta e balla con loro agitando le braccia, seppur malato e quasi spossato sulla sua sedia. Questa è forse una delle immagini più forti del papato di Karol Wojtyla, che ha sempre avuto un affetto speciale per i giovani, considerati un’ancora di salvezza per l’umanità: “Se sarete quello che dovete essere, incendierete il mondo!”. E i giovani hanno sempre ricambiato questo profondo sentimento per il papa polacco
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giovedì, aprile 28, 2011

Una società senza padri e senza Padre

Prosegue su La Perfetta Letizia il ciclo di articoli su Giovanni Paolo II. Il nostro Carlo Mafera ci parla della figura paterna del papa polacco...

Mi sono sempre chiesto perché tanta gente (migliaia di persone e soprattutto di giovani) sia accorsa al funerale di Giovanni Paolo II. Ora mi chiedo perché altrettante ne accorrerà alla sua beatificazione. La risposta non è semplicemente riconducibile al suo grande carisma e alla sua santità. C’è una ragione intrinseca alla società stessa: la nostra è infatti una grande famiglia priva della figura paterna. Da qualche decennio abbiamo “ucciso” il padre e lo abbiamo estromesso dalla nostra vita. Ma ciò che abbiamo buttato dalla finestra si è ripresentato prepotentemente dalla porta.

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giovedì, aprile 28, 2011

Il Papa che venne dal totalitarismo

Inizia oggi sulle pagine de La Perfetta Letizia un ciclo di articoli sui tanti aspetti della figura di Giovanni Paolo II. Nel box sulla destra inserito per l'occasione troverete tutti gli speciali della nostra redazione. Iniziamo con Stefano Buso che ci parla delle origini di Karol Wojtyla, che ha sperimentato di persona il buio dei totalitarismi...

Alla fine degli anni ‘70 – decennio saturo di tensioni e ideologie – in pochi immaginavano che alla prematura scomparsa di Papa Luciani sarebbe giunto in Vaticano un Papa polacco. All’epoca l’Europa Orientale appariva come un ectoplasma lontano anni luce dall’Occidente: Est e Ovest erano due realtà geografiche divise da uno spartiacque politico, militare e ideologico. I paesi del Patto di Varsavia erano sigillati da una cortina impenetrabile, avvolti nelle loro stesse paure e inquietudini.

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