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giovedì, giugno 23, 2022

Stop auto endotermiche dal 2035: la Germania non ci sta

Dalla Germania arriva un (altro) no allo stop delle vendite delle auto endotermiche deciso dall'Unione Europea un paio di settimane fa.

HD Blog - Dopo l'Italia, che ha già espresso il suo parere negativo volendo piuttosto puntare su una transizione ibrida e graduale, il Ministro delle Finanze Christian Lindner ha affermato pubblicamente di non approvare la linea programmatica proposta dalla Commissione e votata dal Parlamento di Strasburgo con 339 favorevoli, 249 contrari e 24 astenuti. La fase attuale è sicuramente la più difficile: al sì del Parlamento Europeo segue infatti la negoziazione con ciascun Paese Membro,... (continua)
martedì, maggio 17, 2022

Con la crisi energetica cresce il mercato nero degli oli vegetali esausti

Conoe: «Ogni goccia di olio esausto che non viene rigenerato e trasformato in biodiesel è un danno ambientale e economico doppio»

GreenReport - L’olio vegetale esausto, se rigenerato, si trasforma in biodiesel con un evidente vantaggio per l’ambiente e per la bilancia energetica nazionale, attualmente sotto forte pressione. Ma non si tratta affatto di una destinazione scontata, anzi: anche in questo settore sta crescendo il mercato illegale, un allarme lanciato oggi con forza dal Consorzio nazionale di raccolta e trattamento degli oli e dei grassi vegetali ed animali esausti (Conoe).

Gli oli vegetali esausti sono diventati infatti una merce preziosa sul mercato dei rifiuti
, tanto che anche la criminalità organizzata, da sempre attiva in questo business, ci ha messo gli occhi e le mani sopra. Lo dimostrano i sempre più numerosi fatti di cronaca che raccontano di inchieste della magistratura in tutta la Penisola, dove esponenti di note famiglie criminali sono attivi nel racket degli oli esausti: questo rifiuto, che oggi ha un valore economico più elevato, è sempre più spesso oggetto di furti o estorsioni. ... (continua)
lunedì, maggio 02, 2022

San Rossore, Parco delle forze armate?

Dibattiti e appuntamenti, già fissati al ministero della Difesa, che non prevedono nessun rappresentante del Parco costituiscono una novità che non ha precedenti nel mondo dei parchi.

GreenReport - Tra i titoli di stampa di questi giorni troviamo: Nuova base militare, il governo valuta lo ‘spacchettamento’; Coltano: altri no al piano originario. Spuntano alternative e ‘spezzatini’. Pisa è destinata a diventare capitale militare della costa.

Intanto lo spezzatino prevede, ad esempio, che l’agricoltura, che è un ambito strategico del Parco dalla sua istituzione, ora dovrà fare i conti con le ‘forze armate’. Insomma anziché una gestione rispettosa della ‘pianificazione’ che consenta al Parco di utilizzare o modificare il suo Piano previsto dalla legge, una gestione estemporanea che utilizza il territorio del parco come “area di riserva” per le proposte più diverse ma tutte con il marchio della “transizione ecologica”.

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martedì, aprile 19, 2022

Nuova tecnologia del Cnr rileva le microplastiche prodotte dagli pneumatici

Risultati che potranno aiutare a sviluppare gomme più sostenibili e con un minore impatto sulla salute

GreenReport - L’abrasione degli pneumatici causa il rilascio di microparticelle inquinanti nell’ambiente, un fenomeno in forte crescita a livello globale. Le particelle si accumulano ai bordi delle strade per poi defluire nei corsi d’acqua, inquinando e causando preoccupazioni per la salute degli ecosistemi acquatici. A causa degli attuali gap metodologici nelle tecniche di analisi, le microplastiche più piccole di 5 µm (micrometri) rimangono in gran parte non quantificate.

Il nuovo studio ”Raman tweezers for tire and road wear micro- and nanoparticles analysis”, pubblicato su Environmental Science: Nano da un team di ricercatori dell’Istituto per i processi chimico-fisici (Cnr-Ipcf) in collaborazione con il Soft-Matter Lab dell’università di Göteborg e l’Institut des Molécules et Matériaux dell’Università di Le Mans, ha messo insieme per la prima volta una strategia non-convenzionale per intrappolamento ottico di particelle fortemente assorbenti (2D Trapping) con l’analisi Raman (Raman Tweezers)

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martedì, aprile 05, 2022

Le microplastiche non sono tutte uguali

Uno studio del Cnr-Irsa ha rilevato che, in acqua, i batteri che crescono sulle microparticelle derivate dagli pneumatici sono più pericolosi per l’ambiente rispetto a quelli che si sviluppano sui frammenti delle bottiglie di plastica, che invece potrebbero porre problemi per la salute dell’uomo. La ricerca è pubblicata su Journal of Hazardous Materials.

Cnr-Irsa - Plastiche e microplastiche sono riconosciute come un inquinante emergente con effetti nefasti sulla salute dell'ambiente, dell'uomo e degli animali acquatici. Uno studio dell’Istituto di ricerca sulle acque del Consiglio nazionale delle ricerche di Verbania (Cnr-Irsa) ha dimostrato come microplastiche diverse possano causare un impatto differente sulle comunità batteriche in acqua. La ricerca è stata pubblicata su Journal of Hazardous Materials. “In un sistema che replica un fiume o un lago italiano abbiamo comparato le comunità batteriche che crescono sul polietilene tereftalato (Pet) ricavato da una bottiglia di bibita, molto abbondante in acqua, con quelle che si sviluppano su particelle di pneumatico usato, quasi sconosciute a causa del fatto che tendono a non galleggiare e ad affondare molto lentamente”, spiega Gianluca Corno del Cnr-Irsa.  

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martedì, marzo 29, 2022

L’Iaea sempre più preoccupata per Chernobyl. I russi hanno occupato Slavutych

Nuovamente colpito l’impianto di ricerca nucleare di Kharkiv

GreenReport - Ieri, dopo quasi una settimana dopo il più recente ricambio di personale tecnico alla centrale nucleare dismessa di Chernobyl, l’Ucraina ha informato l’International atomic energy agency (Iaea) di non sapere ancora quando potrebbe aver luogo la prossima rotazione del personale nel sito.

Il direttore generale dell’Iaea, Rafael Mariano Grossi
, ha ricordato che «L’ultima rotazione è avvenuta il 20-21 marzo, quando un nuovo turno del personale tecnico è arrivato dalla vicina città di Slavutych per sostituire i colleghi che avevano lavorato presso la centrale nucleare di Chernobyl da quando l’esercito russo ha preso il controllo del sito il 24 febbraio».
Slavutych si trova al di fuori della zona di esclusione che è stata istituita intorno alla centrale nucleare di Chornobyl dopo il disatro nucleare del 1986. All’inizio della scorsa settimana, Energoatom, l’autorità di regolamentazione ucraina, aveva denunciato che «I bombardamenti russi dei posti di blocco a Slavutych hanno impedito al personale tecnico della centrale nucleare di Chernobyl di spostarsi da e verso il sito» . Ieri mattina, con un unuovo aggiornamento, Energoatom ha affermato che Slavutych era circondata. Poche ore dopo, ha citato proprio lo staff di Chernobyl per confermare i resoconti dei media secondo i quali la città era stata conquistata dalle truppe russe.

Grossi ha ribadito la sua preoccupazione
«Per le difficili condizioni di lavoro sul luogo dell’incidente del 1986. L’Ieaea ha continuato a monitorare la situazione, a seguito dei resoconti dei media sulle attività delle forze militari russe dentro e intorno a Slavutych, dove vivono molti membri del personale della centrale nucleare, a causa dell’impatto che potrebbe avere sulla loro capacità di andare e tornare dal lavoro»... (continua)
mercoledì, marzo 23, 2022

La Cina ha completamente militarizzato 3 isole artificiali nel Mar Cinese Meridionale

Scontro con gli Usa sulle isole Spratly, da dove ogni anno passano circa 5 miliardi di dollari di merci.

GreenReport - Il 20 marzo il comandante Usa per l’indo-pacifico, l’ammiraglio John C. Aquilino ha denunciato la completa militarizzazione di alcune isole artificiali costruite dalla Cina nel Mar Cinese Meridionale. Aquilino lo ha constatato di persona partecipando a una ricognizione aerea sulle isole che sono state realizzate o ampliate dai Cinesi in un’area rivendicata anche da altri Paesi asiatici.

Il Global Times, il giornale internazionale cinese molto vicino al regime comunista, scrive che quella dell’ammiraglio statunitense è un’iniziativa che secondo gli analisti cinesi «Potrebbe essere una farsa politica che tenta di copiare la crisi ucraina nell’Asia-Pacifico, radunando alleati, partner e altri Paesi della regione per affrontare la Cina».

Secondo Aquilino , «La Cina ha completamente militarizzato almeno tre delle numerose isole che ha costruito nel Mar Cinese Meridionale armandole con sistemi missilistici antinave e antiaerei, laser e equipaggiamenti jamming e caccia, con una un’iniziativa sempre più aggressiva che minaccia tutte le nazioni che operano nelle vicinanze». ... (continua)
martedì, marzo 22, 2022

Giornata mondiale dell’Acqua, 22 Marzo 2022. CNR Istituto di Ricerca Sulle Acque

22 Marzo 2022, nella Giornata Mondiale dell’Acqua #worldwaterday, il Gruppo di Lavoro seminari del’IRSA ha organizzato un evento dal titolo “Acque sotterranee: gestione, interazione con gli ecosistemi, processi e tecnologie di trattamento”.

C.N.R. - L’evento ha previsto la creazione di tre stanze virtuali, una nell’ambito della gestione delle acque sotterranee, una nell’interazione con gli ecosistemi, anche in relazione ai cambiamenti climatici, e una nei processi e nelle tecnologie di trattamento. In ogni stanza sono riportati dei contributi, in forma di poster, da parte dei ricercatori IRSA in cui vengono mostrate attività e progetti connessi al tema della sala virtuale.

È possibile partecipare all’evento virtuale cliccando il link https://moodle.irsa.cnr.it/ e accedendo come ospite (guest). L’Istiuto di Ricerca sulle Acque del CNR Consiglio Nazionale delle Ricerche non poteva mancare all’appuntamento di sensibilizzazione sull'importanza dell'acqua: una risorsa insostituibile, essenziale per la sopravvivenza dell’uomo e del pianeta. Il suo utilizzo è un diritto che deve essere garantito a tutti gli esseri umani.

Il tema della Giornata mondiale dell’Acqua 2022 sono le #acquesotterranee, la più grande risorsa d’acqua dolce sulla Terra. Infatti, la quasi totalità della #risorsaidrica potabile è rappresentata dalle acque sotterranee che costituiscono un serbatoio di riserva nei periodi di #siccità oltre ad essere essenziali per la conservazione delle sorgenti, e in generale delle zone umide e di tutti gli habitat connessi.
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giovedì, marzo 17, 2022

Liberarsi dal gas: 10 proposte al governo Draghi di Greenpeace, Legambiente e Wwf

«L’esplosione della drammatica guerra in Ucraina e la preoccupazione di molte persone per l’aumento delle bollette impone di accelerare la transizione energetica del nostro Paese, come unica soluzione per uscire dalla dipendenza dal gas, a partire da quello della Russia». Ne sono convinte Greenpeace Italia, Legambiente e Wwf Italia che per questo avanzano 10 proposte (vedi allegato) al governo Draghi «Per affrontare in modo strutturale la dipendenza dall’estero per l’approvvigionamento del gas». (VIDEO)

GreenReport - Eccole in sintesi: 1) Aggiornare entro giugno 2022 il PNIEC, valutando l’obiettivo della produzione del 100% di energia elettrica da fonti rinnovabili entro il 2035; 2) Fissare entro aprile 2022 un tetto ai profitti delle aziende che estraggono e trasportano gas fossile o petrolio; 3) Autorizzare, entro marzo 2023, nuovi impianti a fonti rinnovabili per 90 GW di nuova potenza installata, pari alla metà dei 180 GW in attesa di autorizzazione, da realizzare entro fine 2026. Sarà necessario, inoltre, accompagnare questo sviluppo con quelli degli accumuli e della rete che deve essere potenziata per poter ricevere e scambiare i flussi energetici; 4) Attivare entro giugno 2022 il dibattito pubblico sugli impianti a fonti rinnovabili al di sopra dei 10 MW di potenza installata; 5) Sviluppare la produzione di biometano da FORSU, scarti agricoli, fanghi di depurazione e reflui zootecnici, programmando parallelamente una riduzione dei capi allevati e senza entrare in competizione con l’uso di terreni per la produzione di cibo; 6) Escludere entro aprile 2022 l’autorizzazione paesaggistica per il fotovoltaico integrato sui tetti degli edifici non vincolati dei centri storici; 7) Rivedere entro dicembre 2022 i bonus edilizi, cancellando gli incentivi per la sostituzione delle caldaie a gas; 8) Anticipare al 2023 l’eliminazione dell’uso delle caldaie a gas nei nuovi edifici; 9) Istituire entro giugno 2022 un fondo di garanzia per la costituzione delle comunità energetiche; 10) Attivare entro maggio 2022 una strategia per efficienza e innovazione nei cicli produttivi e sulla mobilità sostenibile. ... (continua)
giovedì, marzo 17, 2022

C.N.R., un Almanacco della Scienza pieno di energia

I rincari e la guerra rendono questo argomento di stringente attualità. Lo abbiamo esaminato nei suoi vari aspetti con il supporto delle ricercatrici e dei ricercatori del Cnr sul magazine on line dell'Ente di ricerca scientifica nazionale.

C.N.R. - Tra i temi affrontati: il quadro delle fonti energetiche in Italia e la divisione in Europa sul nucleare, la dipendenza dalle fonti fossili e le potenzialità di quelle alternative, i materiali strategici come il grafene, le terre rare e il litio, l’importanza per l’estrazione di questo elemento in Ucraina, le Smart Grid, la fusione nucleare, i nuovi termini legati alla crisi. Intervista esclusiva con Francesco Starace, ceo di Enel

L’aumento dei costi delle bollette di luce e gas e del prezzo dei carburanti è il segno più evidente di una crisi energetica che ha colpito il nostro come gli altri Paesi europei. All’origine dei rincari, una serie complessa di ragioni che investono la transizione verso le rinnovabili e la mancanza di una politica comune dell’Unione europea. Lo scoppio della guerra russo-ucraina ha poi aggravato la situazione, in modo particolare per l’Italia, che dipende in misura rilevante dalle forniture di Mosca. Di questa intricata situazione parliamo nell’Almanacco della Scienza on line da oggi su https://almanacco.cnr.it/, come sempre con il supporto delle colleghe e dei colleghi del Cnr.

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lunedì, marzo 14, 2022

I rifiuti del packaging industriale di plastica diventano cibo per insetti

Un progetto europeo a partecipazione italiana studia come smaltire le plastiche usando insetti e lombrichi

GreenReport - Il progetto “Development of innovative biotic symbiosis for plastic biodegradation and synthesis to solve their end of life challenges in the agriculture and food industries” (RECOVER), finanziato dall’Unione Europea, punta a studiare la biodegradazione della plastica usata nel packaging industriale e nelle attività agricole sfruttando l’attività di insetti, lombrichi e funghi. Gli insetti e i microorganismi sono stati selezionati studiandone le caratteristiche in natura e potenziandoli poi con enzimi che li rendono maggiormente in grado di assorbire le quantità di plastica necessaria. Tra gli organismi selezionati ci sono il verme rosso californiano (Eisenia foetida), il lombrico comune (Lumbricus Terrestris), la tarma della farina (Tenebrio molitor) e la tarma della cera (Galleria mellonella).

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giovedì, marzo 10, 2022

Quando nel mare vivevano calamari vampiropodi con 10 tentacoli

Scoperta una nuova specie di cefalopodi simili a calamari vampiri che viveva 328 milioni di anni fa.

GreenReport - Il nuovo studio “Fossil coleoid cephalopod from the Mississippian Bear Gulch Lagerstätte sheds light on early vampyropod evolution”, pubblicato su Nature Communications da Christopher Whalen e Neil Landman del Department of invertebrate paleontology dell’American Museum of Natural History di New York (AMNH). dimostra che «I più antichi antenati del gruppo di animali che comprende polpi e calamari vampiri non avevano 8 ma 10 tentacoli».

Infatti, basandosi su un fossile di 328 milioni di anni, lo studio descrive una nuova specie di vampiropodi, spingendo l’origine del gruppo indietro di quasi 82 ​​milioni di anni. I vampiropodi sono cefalopodi dal corpo molle tipicamente caratterizzati da otto braccia e un guscio chitinoso interno o supporti delle pinne. Poiché mancano di strutture dure, i Vampyropoda non sono ben rappresentati nella documentazione fossilei. Il nuovo studio si basa su un fossile di vampiropode eccezionalmente ben conservato proveniente dalle collezioni del Royal Ontario Museum (ROM) e che è stato ritrovato in quello che oggi è il Montana e donato al ROM nel 1988.

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venerdì, marzo 04, 2022

Grave rischio per le bombe russe sulla centrale nucleare Enerhodar

Bombardamenti russi mettono a rischio la piu grande centrale nuclare d'Europa 

Le forze russe hanno iniziato a bombardare nelle immediate vicinanze della maggiore centrale nucleare dell'Ucraina e dell'Europa di Zaporizhzhia vicina alla località di Enerhodar. Alcune bombe avrebbero già colpito la centrale.

Lo riporta l'agenzia Bloomberg citando l'Associated Press. Il sindaco della città afferma inoltre che la centrale è in fiamme. 

 Kiev: "Se esplode la centrale è 10 volte peggio di Chernobyl":  il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba su twitter: 

Le forze russe stanno "colpendo Zaporizhazhia, la maggiore centrale nucleare in Europa. Ci sono già fiamme. Se dovesse esplodere, sarebbe 10 volte peggio di Chernobyl. La Russia deve immediatamente cessare il fuoco, consentire ai pompieri" di intervenire e "creare una zona di sicurezza".

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lunedì, febbraio 28, 2022

La guerra a Chernobyl. Il picco di radiazioni non dipende da un danneggiamento della centrale nucleare

ISIN: massima attenzione alla sicurezza degli impianti nucleari ucraini

GreenReport - L’Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare e la radioprotezione (ISIN) italiano sta «seguendo con attenzione l’evolversi degli eventi in Ucraina, con particolare riferimento alla situazione degli impianti nucleari in funzione e dismessi, Chernobyl in primo luogo».

Il 26 febbario, sulla piattaforma di pronta notifica USIE dell’International atomic energy agency (Iaea) è stata pubblicata la notizia «Forze armate non identificate avrebbero preso il controllo dell’impianto nucleare di Chernobyl»
L’esercito russo ha detto che la centrale nucleare non è stata danneggiata e che il personale ucraino e le guardie di sicurezza stanno collaborando per mantenerla in sicurezza.
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mercoledì, settembre 05, 2018

Il Giappone uccide 50 balenottere nell’Area marina protetta del Mare di Ross

Wwf: in Antartide continua il massacro assurdo e anacronistico dei grandi cetacei grazie a un'infame scappatoia.

GreenReport - In occasione del 67esimo meeting del’ International Whaling Commission (Iwc) apertosi ieri a i a Florianopolis, in Brasile, il Wwf ha denunciato che «I balenieri giapponesi hanno ucciso più di 50 balenottere minori nell’Area Marina Protetta del Mare di Ross, in Antartide»..

Il Wwf spiega di essere «venuto a conoscenza di questa orrenda e ingiustificabile caccia alle balene realizzata dal Giappone nelle acque protette del Mare di Ross per ben 5 settimane, analizzando un documento del comitato scientifico dell’Iwc.

La mappa mostra l’attività di caccia alla balena perpetuata dalle baleniere giapponesi nella zona di protezione generale (GPZ) dell’area marina protetta, tra il 22 gennaio e il 28 febbraio 2018, appena due mesi dopo l’entrata in vigore dei vincoli di protezione. Un vero e proprio crudele smacco agli sforzi dei tanti paesi che si stanno impegnando per proteggere la fauna minacciata dell’Oceano Antartico... (continua)
lunedì, giugno 18, 2018

Il 20% d’Italia a rischio desertificazione: per il ministero dell’Ambiente «siamo in piena emergenza»

«Sicuramente il Sud Italia è particolarmente vulnerabile ma ormai anche il Centro è coinvolto»

GreenReport - Lo slogan che le Nazioni Unite hanno lanciato in occasione della Giornata mondiale per la lotta alla desertificazione, celebrata ieri in tutto il mondo, è “La terra ha un valore reale, investi su di lei”. Si tratta dell’occasione giusta per riflettere se in Italia lo stiamo facendo davvero, in primis per il nostro bene: lottare contro la desertificazione significa lottare per l’approvvigionamento di cibo e acqua, per la tutela della biodiversità e per la sicurezza delle popolazioni minacciate dal progressivo inaridimento e degrado del suolo.

Un tema che – com’è evidente – travalica i confini del problema “ambientale”, tanto che al momento è all’esame della Corte dei conti europea: come già spiegato su queste pagine, gli auditor della Corte stanno al momento appurando se il rischio di desertificazione nell’Ue sia affrontato in maniera efficace ed efficiente, e la pubblicazione della relazione è prevista per la fine del 2018... (continua)
lunedì, giugno 18, 2018

Scuola estiva Sislav 'Lavori e lavoratori del mare'

Si terrà a Napoli tra il 18 e il 22 giugno 2018 la Scuola estiva sulla storia delle professioni legate al mare, organizzata dalla Sislav in collaborazione con l'Istituto di studi sulle società del Mediterraneo del Cnr.

Cnr - La scuola si propone di affrontare una serie di snodi fondamentali, ma sino ad ora relativamente trascurati, nella storia del lavoro, attraverso lo studio di un gruppo specifico e ben individuato, quello dei lavoratori del mare. Un ambito d'indagine sul quale mettere alla prova nuovi approcci metodologici e questioni di ricerca nel campo della produzione e del commercio, del reclutamento e della mobilità, dei saperi e della formazione, dell'organizzazione e del conflitto. Questi temi saranno al centro della parte didattica della Scuola, in un'ottica di lungo periodo e attraverso l'analisi di un ampio spettro di figure (portuali, marinai, pescatori, cantieristica, commercio, trasformazione ittica, ecc.)... (continua)
venerdì, maggio 11, 2018

L’Ispra ha trovato 259 pesticidi nelle acque italiane

Legambiente: «La contaminazione del 67% dei punti monitorati nelle acque superficiali e di un terzo di quelle sotterrane conferma che la strada è ancora lunga».

Greenreport - L’Istituto superiore per la ricerca e la protezione ambientale (Ispra) ha presentato oggi il Rapporto nazionale pesticidi nelle acque, che presenta i risultati del monitoraggio – rivolto alle acque superficiali come a quelle sotterranee – svolto negli anni 2015-2016, sulla base dei dati provenienti dalle Regioni e dalle Agenzie regionali per la protezione dell’ambiente.
Nel complesso, salgono a 400 i pesticidi ricercati e arrivano a 259 quelli trovati nelle acque italiane, anche se la situazione è differente tra regione e regione ed «è indispensabile incrementare il monitoraggio riguardo a nuove sostanze indicate dalle linee guida dell’Ispra». In generale, sono 35.353 i campioni di acque superficiali e sotterranee analizzate in Italia nel biennio 2015-2016, per un totale di quasi 2 milioni di misure analitiche e – appunto – 259 sostanze rilevate... (continua)
mercoledì, maggio 09, 2018

La Gran Bretagna vieterà le salviettine umidificate contenenti plastica

Sono responsabili del 93% delle otturazioni di scarichi e fogne britanniche. Msc: 30 salviettine umidificate ogni 100 metri di spiaggia.

GreenReport - Entro una ventina di anni in Gran Bretagna le salviettine umidificate, utilizzate per pulirsi le dita appiccicose, per rimuovere il trucco dagli occhi e per motivi igienici in un Paese senza bidet, potrebbero essere spazzate.

Il governo conservatore ha detto che il suo piano per eliminare i rifiuti di plastica «include prodotti monouso come salviettine umidificate» che contengono plastica non biodegradabile.

Quindi, o l’industria riuscirà a produrre salviette prive di plastica o i consumatori dovranno rinunciarci... (continua)
martedì, maggio 08, 2018

Meno sabbia del Sahara nell’atmosfera: è un pericolo per l’Amazzonia

Un nuovo studio scopre un legame preoccupante tra il cambiamento climatico, il Sahara e la foresta pluviale amazzonica.

GreenReport - Secondo l’articolo “Future Decline of African Dust: Insights from the Recent Past and Paleo-records” pre-pubblicato su arXiv da un team dell’Earth Sciences Division del Nasa Goddard Space Flight Center e del Joint Center for Earth Systems Technologydell’università del Maryland (Tianle Yuan, Hongbin Yu, Mian Chin, Lorraine Remer), il riscaldamento globale può ridurre la quantità di sabbia che viene introdotta nell’atmosfera terrestre dal deserto del Sahara fino a 100 milioni di tonnellate all’anno, “affamando” la foresta pluviale amazzonica che ha bisogno di quei nutrienti e facendo alzare le temperature nell’Atlantico settentrionale. L’aumento delle temperature significherà meno vento e quindi meno sabbia.

I ricercatori scrivono che «La sabbia africana mostra una forte variabilità su una serie di scale temporali. Qui mostriamo che l’Iinterhemispheric contrast in Atlantic SST (Icas) porta alla variabilità della sabbia africana su scale temporali interannuali... (continua)


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