La Procura di Bologna ha compiuto un passo significativo nell'inchiesta sul tragico scoppio avvenuto il 9 aprile 2024 presso la centrale idroelettrica di Enel Green Power a Bargi, sul lago di Suviana.
Cinque persone sono state iscritte nel registro degli indagati, superando così la fase del fascicolo contro ignoti. L'ipotesi di reato contestata è quella di disastro colposo, omicidio colposo plurimo e lesioni colpose sul lavoro.
L'esplosione, di inaudita violenza, costò la vita a sette lavoratori impegnati nelle operazioni di collaudo di un generatore e causò ferite a ulteriori sei persone. A distanza di circa un mese dalla tragedia, gli inquirenti stringono il cerchio sulle responsabilità.
Le iscrizioni nel registro degli indagati sarebbero propedeutiche a un accertamento tecnico irripetibile, un passaggio cruciale per stabilire con precisione le cause dell'incidente e accertare eventuali negligenze o omissioni che potrebbero aver contribuito al disastro.
Questo sviluppo dell'indagine segna una svolta importante per le famiglie delle vittime e per i feriti, che attendono risposte sulla dinamica degli eventi e sull'individuazione dei responsabili di una delle più gravi tragedie sul lavoro degli ultimi anni. L'accertamento irripetibile sarà determinante per fare luce su quanto accaduto all'interno della centrale di Suviana e per garantire giustizia per le vittime e i loro cari.
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