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lunedì, agosto 08, 2011

Potersi esprimere liberamente? Oh, è un miracolo!

La polemiche suscitate dai nuovi spot televisivi per l’abbonamento a Sky Sport e le dure critiche mosse al quotidiano dei vescovi italiani, Avvenire, per aver avuto l’“ardire” di pubblicare le lettere di alcuni lettori indignati con una piccola nota di commento del direttore Tarquinio, ripropongono il tema del ruolo che riveste la stampa cattolica all'interno del panorama giornalistico italiano, e dei pregiudizi “anticlericali” che in occasioni del genere sistematicamente riemergono

di Bartolo Salone

Quest’anno la campagna pubblicitaria per il rinnovo dell’abbonamento a Sky Sport ha visto la diffusione di una serie di spot con alcuni dei volti più noti del calcio e dello sport italiano che rievocano in maniera ironica e mordente alcuni dei principali miracoli che i Vangeli attribuiscono a Gesù... (continua)
mercoledì, agosto 03, 2011

Chiara: impronta della Madre di Dio

«Come la gloriosa Vergine delle vergini portò Cristo materialmente, così anche tu, seguendo le sue orme, specialmente quelle di umiltà e povertà, senza alcun dubbio lo puoi sempre portare spiritualmente nel tuo corpo casto e verginale, contenendo colui dal quale tu e tutte le cose sono contenute, possedendo ciò che si possiede più saldamente rispetto agli altri possessi transitori di questo mondo» (FF 2893)

di suor Nella Letizia per il ciclo di articoli
"Chiara d'Assisi: 800 anni della consacrazione"

Il 2 agosto, festa di S. Maria degli Angeli alla Porziuncola, segna l'inizio della novena di S. Chiara: una coincidenza significativa che rimanda al forte legame esistente tra la Vergine degli Angeli e la santa assisiate, la cui vocazione nacque proprio in quel luogo a lei dedicato tanto caro a Francesco, come ci ricorda il suo biografo: «Non era opportuno che l’Ordine della verginità, suscitato alla sera dei tempi, fiorisse in altro luogo che non fosse quella cappella dedicata a colei che, prima fra tutte e fra tutte la più degna, sola fu madre e vergine» (FF 3171)... (continua)
venerdì, luglio 29, 2011

Volontariato e professionalità: un mix vincente

Da Toessé, piccolo villaggio del Burkina Faso, Claudia Zichi fa un’attenta analisi degli investimenti occidentali e dell’intervento delle associazioni di volontariato in favore dell'Africa

Madina ha cinque anni, non sa quando ne compirà sei perché il giorno della sua nascita non è stato registrato all'anagrafe; potrebbe essere destabilizzante per noi, in un paese dove il tempo passa come una ruota inarrestabile, ma non è lo stesso a Toessé, un piccolo villaggio a pochi km dalla capitale Ouagadougou in Burkina Faso. Qui il tempo scorre lentamente, è messo da parte per chi lo sa cogliere. Prevale l'allegria, l'entusiasmo, la voglia di conoscere, tutti aspetti che forse non vengono immediatamente in mente quando si pensa all'Africa. Eppure è un'aria che si può respirare, a patto di non costringere noi e loro a guardare il mondo con gli stessi occhi, a guardare cioè nella stessa direzione.
Come ha scritto Seyyed Hossein Nasr in “Ideali e realtà dell’Islam”: «La carità materiale, oggi tanto in auge, riduce l’uomo a una bestia: gli dà cibo e vestiti, ma lo priva di una protezione vera... (continua)
mercoledì, luglio 27, 2011

L'Ospedale San Raffaele ha i giorni contati?

Un tentativo di orientarsi nel “giallo San Raffaele”...

di Benedetta Biasci

La Fondazione Centro Sanitario San Raffaele del Monte Tabor, ormai giunta al suo quarantesimo anno di vita, rischia il fallimento. Già da tempo circolava la voce della crisi finanziaria dell'Ospedale di Milano, ma oggi la situazione è davvero precipitata. Tutti i poteri di “ordinaria e straordinaria amministrazione” sono stati delegati a Giuseppe Profiti, l'ormai vicepresidente dell'azienda ospedaliera, che ha sostituito Mario Cal, suicidatosi poco più di una settimana fa... (continua)
martedì, luglio 26, 2011

Norvegia: riflessioni sulla lucida follia di Breivik

Dopo il duplice attentato a Oslo e sull'isola di Utoya e i numerosi morti, è tempo di riflettere su quanto accaduto, perché certi estremismi non trovino terreno fertile su cui attecchire e la condanna di tanta efferatezza sia unanime

di Irene Poli

Cosa scatta nella mente di un uomo per indurlo a mettere in atto una strage di tale portata? Questa è probabilmente la domanda che ognuno di noi si è posto nel leggere sui giornali o nel sentire ai tg dell'orribile eccidio avvenuto in Norvegia per mano di un solo uomo. Una strage che inizialmente sembrava ammontare a circa 90 persone e che col passare delle ore è scesa a 76. Un ridimensionamento delle cifre che non toglie nulla alla mostruosità di quanto accaduto e allo sgomento sui volti di quanti sono sopravvissuti e hanno avuto modo di raccontare quei terribili momenti... (continua)
giovedì, luglio 07, 2011

Presenza di vangelo

dal nostro inviato in Marocco Renato Zilio (1° tappa)

Taroudant: la splendida cinta muraria color ocra risplende del suo recente restauro, ed è l‘unica ambizione di antica capitale del Marocco che le è rimasta, ora semplicemente un`attrazione per i turisti. Sono mura non per difendersi, ma per proteggere: le tradizioni, le attese e le ansie di tutto un popolo musulmano che vedi formicolare dappertutto al suo interno, per strade o nei souk. Ma vi e anche una minuscola presenza cristiana: da tantissimo tempo, infatti, vive una piccola comunità parrocchiale e una comunita di tre suore francescane missionarie.... (continua)
mercoledì, luglio 06, 2011

Le forchette rotte e gli indignados palermitani

Tra gli indignados d’Europa non potevano mancare quelli palermitani, e più in generale i giovani siciliani, figli di una terra che di precariato, disoccupazione, clientelismo e familiarismo politico ne sa qualcosa, forse troppo. Così un gruppo di giovani palermitani dice basta: “I giovani siciliani si sono rotti. Col nostro futuro non ci mangia più nessuno”. Da cui il simbolo e il nome di ‘Forchette Rotte’…

di Federica Scorpo

I giovani indignati siciliani hanno spedito gli inviti per un appuntamento del 25 giugno, giorno in cui avrebbero fatto sentire la loro voce scendendo in piazza. Ma chi hanno invitato? Oltre un migliaio di buste chiuse sono state consegnate a politici, amministratori comunali, industriali, rappresentanti degli ordini professionali, sindacalisti, docenti e amministratori universitari siciliani. Il mittente era anonimo e le buste contenevano semplicemente delle forchette di plastica spezzate... (continua)
venerdì, giugno 10, 2011

Un po' di chiarezza sui referendum: Acqua!

In occasione dei referendum di domenica 12 e lunedì 13 giugno, pubblichiamo sulla nostra rivista un approndimento in quattro puntate di Marco Ciamei (clicca qui per il 2°, il 3° e il 4° quesito)

In questi giorni se ne è parlato molto, ma non sempre l’informazione è stata puntuale. Si sono letti e sentiti, per lo più, slogan propagandistici, prese di posizioni senza alcuna motivazione nel merito, inviti ad andare o a non andare a votare. Ma per cosa, precisamente, si va a votare? Quanti di noi sanno realmente di cosa si parla? Vi propongo quattro appuntamenti, destinati ad un approfondimento sulle materie oggetto del referendum, con esposizioni della normativa e delle ragioni di una parte come dell’altra.
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lunedì, giugno 06, 2011

Pentecoste

Del nostro collaboratore Enrico Norelli, docente di "Storia del cristianesimo delle origini" presso l'Università di Ginevra

La liturgia ci ha abituati a collegare la commemorazione del dono dello Spirito alla comunità dei credenti in Gesù con una festa che ha luogo cinquanta giorni dopo Pasqua. È importante poter ricordarsi, in determinati momenti dell’anno, delle realtà della fede, perché questo ci aiuta a inserirle nella storia della nostra vita, individuale e collettiva. Questo legame, però, è dovuto alla lettura del dono dello Spirito alla chiesa che l’autore del libro degli Atti degli apostoli – lo stesso che ha composto il vangelo attribuito dalla tradizione a Luca – ha voluto proporre ai suoi lettori.
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domenica, maggio 29, 2011

Bassam: un italiano che rischia di diventare clandestino nel suo paese

La legge sulla cittadinanza è inadeguata e le seconde generazioni ne pagano le conseguenze

della nostra corrispondente Daniela Vitolo

In Italia sono circa un milione i ragazzi e le ragazze della cosiddetta seconda generazione, ovvero figli di immigrati nati però nel nostro Paese, per i quali non è semplice ottenere la cittadinanza. Questo per loro significa vedersi negato il diritto di essere riconosciuti italiani pur sentendosi tali. Ma spesso significa anche vivere e progettare il proprio futuro nell’incertezza e nell’instabilità legate al periodico rinnovo del permesso di soggiorno.
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giovedì, maggio 19, 2011

Riflessioni sul rapporto tra copti e musulmani

Articolo di Mariangela Laviano (arabista ed esperta in progettazione partecipata)

Le cronache dei giorni scorsi ci portano ad affrontare alcune tematiche che, anche se riferite a eventi tragici, possono diventare un’occasione per allargare i nostri orizzonti e avvicinarci sempre più a realtà spesso poco conosciute o peggio ancora ignorate. Ad esempio, l’ultimo episodio nell’Egitto del post-rivoluzione ha visto copti e musulmani scontrarsi, riaccendendo così la miccia dell’odio etnico-religioso. Certamente episodi di tal fatta si sono registrati anche in passato, ma per meglio comprendere le origini del rapporto tra copti e musulmani è necessario fare un bel salto indietro nella storia.
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martedì, maggio 10, 2011

Taglia trentotto: bulimia, amore e rabbia

Quando l’immagine prende il sopravvento sull’essere, quando il vuoto diventa incolmabile, quando la solitudine dell’anima logora dentro, ecco che anoressia e bulimia fanno il loro ingresso nella vita delle persone. Lentamente s’insidiano, e quando pensi di tornare indietro, ormai è troppo tardi...


della nostra redattrice Federica Scorpo

I disturbi alimentari, come l’anoressia e la bulimia, sono uno dei mali più diffusi del nostro tempo, in cui la taglia 38, tanto anelata, rischia di diventare un’ossessiva ricerca di perfezione. E non solo: dietro i digiuni, il vomito, le diete e le abbuffate, si cela l’insoddisfazione di ciò che si è, perché siamo troppo bombardati da vite splendite e famose, insieme a corpi giovani e perfetti. Illusioni di una cultura e di una società che chiede troppo, soprattutto alle donne: indipendenza, giovinezza, bellezza, intelligenza, carriera, famiglia, figli. Entra in scena così la crisi, che può manifestarsi tra le tante forme anche in anoressia e bulimia: entrambe tengono a bada l’ansia di non avere il controllo di tutto, la rabbia dell’inadeguatezza, la paura di non essere all’altezza, la frustrazione di non esistere per il mondo.

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giovedì, maggio 05, 2011

L'ignoranza, malattia del Pakistan

Ce ne parla un pachistano operatore di pace e italiano d'adozione

di Sagida Syed

Non molte persone sono disposte a rinunciare alla propria vita, magari ad un certo benessere raggiunto con anni di lavoro e alle certezze della quotidianita’ nella quale trovare l’equilibrio della propria esistenza. Parliamo di uomini e donne che almeno in una parte dell’Occidente da un paio di generazioni sono piu’ o meno padroni del proprio destino e della propria felicita’. Eppure, forse per una sorta di legge del contrappasso, qualcuno ci riesce fino ad un punto di non ritorno.
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martedì, maggio 03, 2011

Isabel: troppo invalida per l’accompagnamento

Quando si parla di diritti umani non è necessario guardare lontano, i casi di negazione di questi diritti sono ormai all’ordine del giorno e più vicini che mai. Come Isabel, ventunenne totalmente inabile cui è stata tolta, per legge, l’indennità di accompagnamento perché considerata “ troppo invalida”.


della nostra Federica Scorpo

Siamo a Bari, Isabel è stata vittima di una malattia che le ha tolto in parte l’uso delle mani e dei piedi (vasculite necrotizzante). Dopo un periodo di coma, si è risvegliata con danni irreversibili agli arti. Per salvarle la vita, i medici le amputano le falangi delle mani e dei piedi. Una famiglia lacerata dal dolore e dalle difficoltà che la condizione della ragazza comporta. Le è riconosciuta il 100% d’invalidità con diritto di accompagnamento, non essendo in grado di compiere gesti quotidiani.

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sabato, aprile 30, 2011

Agrigento 1993: il discorso contro la mafia

Daniela Vitolo ci ricorda e ci racconta il famoso discorso di Giovanni Paolo II contro la mafia
La Valle dei Templi di Agrigento è gremita di persone accorse per partecipare alla Santa Messa celebrata da Giovanni Paolo II, la funzione è ormai al termine e il Papa prende la parola per pronunciare la benedizione e il saluto finale. Nessuno sa cosa sta per dire perché quel discorso non è stato preparato. Il Papa procede a braccio, come fa spesso, e dice ciò di cui sembra avvertire la necessità e l’urgenza. Si rivolge ai siciliani e li invita a rifiutare quella che definisce “civiltà contraria, civiltà della morte”, ma soprattutto parla direttamente ai mafiosi, li colpevolizza delle sofferenze patite dai siciliani e li accusa di non aver rispettato la parola di Dio... (continua)
venerdì, aprile 29, 2011

In viaggio con Karol Wojtyla: incontro con il cardinale Camillo Ruini

La nostra corrispondente da Roma Monica Cardarelli ci racconta l'incontro di ieri sera col cardinale Camillo Ruini, che ha dato la sua testimonianza sulla vita e le opere di Giovanni Paolo II

Mentre Roma si sta preparando ad accogliere migliaia di fedeli provenienti dal mondo intero per la beatificazione di Giovanni Paolo II, loro, i pellegrini giovani e non, le suore, i religiosi e le famiglie, stanno già familiarizzando con le strade della capitale. E i romani, da parte loro, stanno partecipando numerosi alle varie iniziative organizzate per prepararsi all’evento. Così, in una calda serata romana, giovedì 28 aprile il cardinale Camillo Ruini ha incontrato i giovani e tutti gli intervenuti al Centro di aggregazione giovanile delle ACLI “GP2” - ascolta.
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venerdì, aprile 29, 2011

Giovanni Paolo II e il fallito attentato a piazza San Pietro: il perdono è la via che conduce alla santità

Proseguiamo con gli speciali dedicati alla Beatificazione di Giovanni Paolo II: Bartolo Salone prende spunto dall'attentato di Ali Agca e ci parla del perdono cristiano, grandemente testimoniato da Papa Wojtyla.

Era il 13 maggio 1981. Giovanni Paolo II, dopo un’udienza generale, passando a bordo della sua papa-mobile in mezzo alla folla che lo attendeva in piazza San Pietro, venne raggiunto da due colpi d’arma da fuoco. Fu il panico generale. Il Santo Padre, in fin di vita, venne immediatamente soccorso e trasportato in ospedale. Cinque ore e mezzo di intervento gli salvarono la vita, ma da quel momento papa Wojtyla non fu più lo stesso: la sua salute ne risentì bruscamente e cominciò un processo di decadimento fisico progressivo, fino alla scoperta del Parkinson che ne segnò gli ultimi anni di vita.
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giovedì, aprile 28, 2011

Giovanni Paolo II: una grande lezione ad Assisi

Il nostro Renato Zilio ci parla dei significati dello storico incontro di preghiera multi-religioso di Assisi nel 1986 (nel box a destra tutti gli speciali di LPL su Giovanni Paolo II)

Assisi, 27 ottobre 1986. È una foto storica: un pontefice cattolico biancovestito, allineato in fila multicolore con i leader di altre religioni mondiali. Erano stati accolti da lui con parole semplici, rispettose, usando il “noi” come uno tra i tanti: “Veniamo da lontano non solo a motivo di distanze geografiche, ma soprattutto a causa delle nostre origini storiche e spirituali”. Ed era un’inedita, originalissima foto di famiglia: i ricercatori di Dio.“Pellegrini della verità e pellegrini della pace” come li definisce quest’anno, nel 25.mo anniversario, il tema proposto per l’incontro.

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giovedì, aprile 28, 2011

“Non abbiate paura!”

Sempre per il ciclo su Giovanni Paolo II, Mariangela Laviano (arabista ed esperta in Progettazione Partecipata) analizza il pensiero di Giovanni Paolo II sul fenomeno dell'immigrazione

“Fratelli e sorelle … non abbiate paura … aprite i confini degli Stati, i sistemi economici come quelli politici, i vasti campi di cultura, di civiltà, di sviluppo. Non abbiate paura!”. Così Giovanni Paolo II, proclamato beato il prossimo 1 maggio, esortava i governanti e i popoli tutti in occasione del suo Discorso per l’inizio del Pontificato del 22 Ottobre 1978. Oggi, più che mai, alla luce degli sconvolgimenti socio-politici che stiamo vivendo in tutta la sponda sud del Mediterraneo, questa esortazione a tutto tondo invita a riflettere ciascuno di noi su come il fenomeno delle migrazioni possa essere affrontato e gestito in modo sostenibile.
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giovedì, aprile 28, 2011

Il testimone spirituale di Karol: “Mai più la guerra”

Per il ciclo di articoli in occasione della Beatificazione di Giovanni Paolo II, Federica Scorpo ci racconta il discorso del 2003 di papa Wojtyla ai governanti di tutto il mondo

“Io appartengo a quella generazione che ha vissuto la seconda Guerra Mondiale ed è sopravvissuta. Ho il dovere di dire a tutti i giovani, a quelli più giovani di me, che non hanno avuto quest’esperienza: ‘Mai più la guerra!’, come disse Paolo VI nella sua prima visita alle Nazioni Unite. Dobbiamo fare tutto il possibile! Sappiamo bene che non è possibile la pace ad ogni costo. Ma sappiamo tutti quanto è grande questa responsabilità”(Angelus 16 marzo 2003). Così Papa Giovanni Paolo II due anni prima della sua scomparsa. Le sue parole riecheggiano ancora nelle nostre vite e rappresentano un vero e proprio testamento spirituale lasciato ai posteri, in mano ai giovani e alle generazioni future. Parole ancora vive, come lui, presente nel mondo oggi più che mai.

... (continua)


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