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martedì, settembre 04, 2018

Libia, il bilancio delle vittime degli scontri è di 50 morti

Pericolo di un bagno di sangue in Libia, monito del presidente Trump

Nuovo bilancio dei combattimenti in corso da una settimana nei sobborghi di Tripoli, la capitale della Libia. I morti sono almeno 50 e i feriti 138, il bilancio è destinato ad aumentare. Lo ha riferito il ministero della Sanità, citato dai media locali. Secondo la missione Onu nel Paese, i civili uccisi sono almeno 19 e tra questi ci sono anche donne e bambini."Proprietà pubbliche e private, strutture civili e campi per sfollati sono stati bombardati", afferma Maria Ribeiro,coordinatrice dell'ufficio per gli Affari umanitari delle Nazioni Unite in Libia... (continua)
martedì, maggio 15, 2018

NAKBA DAY. Nuove proteste, il giorno dopo la strage

Ieri 59 morti a Gaza, un massacro mentre i vertici statunitensi e israeliani festeggiavano l’inaugurazione della nuova sede dell’ambasciata Usa a Gerusalemme. 

NeneNews - E oggi i palestinesi commemorano i 70 anni dalla catastrofe.

AGGIORNAMENTI:

ore 14.15 – Sale a 61 il numero delle vittime di ieri, alle 15 manifestazione a Gaza

E’ prevista alle 15 una manifestazione a Gaza per la Nakba e per la commemorazione delle vittime di ieri, il cui bilancio è salito a 61: sono morti due feriti, Omar Juma Abu Fall, di 30 anni, e Talal Adel Ibrahim Matar, 16.
Oggi si sono tenuti i funerali di molte delle vittime, a cui hanno preso parte in tantissimi. Restano chiusi negozi e uffici pubblici per lo sciopero generale.

ore 12.30 – Studenti protestano all’università di Tel Aviv

ore 12 – Stati Uniti bloccano comunicato del Consiglio di Sicurezza su Gaza

Gli Stati Uniti hanno impedito con il veto l’emissione di una bozza di comunicato del Consiglio di Sicurezza dell’Onu che chiedeva l’apertura di un’inchiesta indipendente sulla strage di ieri a Gaza:
... (continua)
giovedì, novembre 24, 2016

Un muro per i palestinesi anche in Libano

L’esercito ha cominciato la costruzione, per presunte ragioni di sicurezza, di una barriera intorno al più grande dei campi profughi palestinesi nel Paese dei Cedri.

di Michele Giorgio – Il Manifesto

Nena News - Circondati da muri, nella loro terra e ora anche in un Paese arabo. È il destino dei palestinesi, in particolare dei profughi. L’esercito libanese ha iniziato a costruire un muro di cemento alto diversi metri e torri di guardia intorno ad Ain al Hilweh (Sidone) il più grande, con circa 80mila abitanti, dei campi profughi palestinesi nel Paese dei Cedri. Un muro che ufficialmente dovrà impedire che i ricercati, specialmente i jihadisti in fuga, trovino rifugio nel campo ma che ben rappresenta la condizione degli oltre 400mila rifugiati palestinesi in Libano... (continua)
martedì, ottobre 04, 2016

Colombia, con il No al referendum, l'accordo fra stato e FARC rischia di saltare

Dopo il No al referendum per la pace tra stato e ribelli, ci sono ancora 6 mesi prima che esploda di nuovo la guerra nel paese.

La notizia ha sorpreso tutto il mondo. Lunedì 26 Settembre, a Cartagena, il presidente colombiano Manuel Santos e Rodrigo Londoño Echeverri, alias Timochenko, leader delle FARC avevano stretto un accordo, decretando la fine di oltre 52 anni di guerra civile. All'evento erano presenti anche ospiti d'eccezione come John Kerry, Juan Carlos di Spagna, il Segretario di Stato vaticano e Raul Castro... (continua)
domenica, giugno 12, 2016

Siria - I cristiani di Hassakè si preparano a far entrare in funzione l'ospedale finora occupato da milizie curde

Tra alterne vicende, riapre ospedale di Hassakè grazie all'aiuto della Diocesi siro - cattolica. Ultimi restauri alle parti danneggiate.

Agenzia Fides – L'apertura dei servizi al pubblico è prevista per il primo gennaio del 2017: se tutto procede secondo i programmi, per quella data i lavori di restauro saranno completati, e ad Hassakè l'ospedale più grande e attrezzato della regione siriana nord-orientale di Jazira potrà finalmente iniziare la sua missione a favore di tutta la popolazione locale, stremata dalla guerra, a partire da chi è più in difficoltà e non può permettersi... (continua)
giovedì, maggio 26, 2016

Vescovo Maroun Elias Nimeh Lahham: “Basta comprare petrolio dall’Isis e vendergli armi!”

Intervista con il vescovo Maroun Elias Nimeh Lahham, vicario patriarcale per la Giordania. Il dramma dei profughi che hanno raddoppiato la popolazione del Paese. «L’Europa è centrata su se stessa e vuole applicare i suoi criteri a tutto il mondo. Questo è sbagliatissimo»

Vaticaninsider - Come fermare l’Isis? Bisogna smettere di comprare il suo petrolio e basso prezzo e smettere di vendergli le armi. Monsignor Maroun Elias Nimeh Lahham, già arcivescovo di Tunisi e oggi vicario patriarcale per la Giordania, è a Rovigo per partecipare a una tavola rotonda sulla misericordia nell’ambito del Festival Biblico. In questo colloquio con Vatican Insider racconta il dramma dei profughi in Giordania, che hanno raddoppiato la popolazione... (continua)
mercoledì, maggio 18, 2016

Siria - Scarsi risultati alla Riunione di pace di Vienna

I colloqui di pace sono avvenuti ieri tra il segretario di Stato Usa John Kerry, il suo omologo russo Sergei Lavrov, i rappresentanti dei paesi europei e funzionari provenienti da 20 paesi  (compresi Turchia e Arabia Saudita).

                                             di Patrizio Ricci

Le dichiarazioni finali rispecchiano le posizioni scarsamente fiduciose su una imminente soluzione del conflitto. "Ci siamo impegnati a dare il  nostro sostegno per trasformare la cessazione delle ostilità in un cessate il fuoco completo'', ha detto il Segretario si Stato americano Jhon Kerry, ed ha aggiunto: ''Siamo impegnati a usare la nostra... (continua)
martedì, maggio 17, 2016

''Basta sanzioni alla Siria e ai Siriani''

Lanciato ieri sulla piattaforma online 'Change.org', l'appello "Basta alle Sanzioni alla Siria e ai Siriani" - redatto da esponenti religiosi operanti in Siria..

di Patrizio Ricci

Lo scopo della petizione ''Basta Sanzioni alla Siria'' (qui il link per la sottoscrizione ) lanciata ieri sulla piattaforma 'Change.org' è attirare l'attenzione dell'opinione pubblica e della politica sul problema delle sanzioni.
Il momento è cruciale: entro fine mese si riuniranno i ministri degli esteri della UE per decidere se rinnovare o meno... (continua)
lunedì, maggio 16, 2016

Colombia. Amnistia per bambini soldato

Il governo colombiano ha raggiunto un accordo con i ribelli per la smobilitazione dei bambini soldato. Le Farc hanno accettato di collaborare a identificare i bambini e organizzare la loro uscita dai campi. L'Onu e altre agenzie umanitarie sovrintenderanno al rientro dei minori nella società. Dove possibile, i piccoli saranno restituiti alle famiglie.

I bambini soldato sotto i 15 anni di età che vivono ancora nei campi delle Farc in Colombia saranno amnistiati e trattati come vittime di guerra. Secondo quanto riferisce Bogotà, nel corso dei colloqui di pace a L'Avana, sarebbe stata stilata una road map per il rilascio di tutti i soldati al di sotto dei 18 anni di età alle rispettive famiglie, ove la legge e le contingenze lo permetteranno... (continua)
martedì, aprile 12, 2016

Nigeria - La sofferenza di donne e bambini sfollati

Si fa sempre più precaria la situazione in Nigeria alle prese con povertà e terrorismo: il programma alimentare mondiale si impegna ad aumentare gli aiuti.

Abuja (Agenzia Fides) – Negli ultimi mesi la violenza del gruppo islamista Boko Haram si è intensificata nel nordest della Nigeria e al confine con Camerun, Ciad e Niger, causando un grave incremento nel numero di rifugiati e sfollati interni. Vittime più colpite sono le donne e i bambini. Dal mese di dicembre, si calcola sia raddoppiato il numero degli sfollati nei tre Paesi, mentre in Nigeria ci sono quasi 3 milioni di sfollati a causa della violenza e altri 2 milioni e 200 mila hanno cercato riparo nei Paesi limitrofi... (continua)
sabato, marzo 26, 2016

Siria: ai negoziati di Ginevra, bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto

A Ginevra è terminato ieri il primo round dei negoziati di pace per la Siria: sono gli ultimi sforzi internazionali per trovare  una soluzione al conflitto siriano.

di Patrizio Ricci

I  colloqui di Ginevra hanno registrato il dato indiscutibilmente positivo di aver generalmente mantenuto la cessazione momentanea delle ostilità .
Però, il punto cruciale che mette in forse i futuri sviluppi, è che c'è un' ambiguità di fondo sulla natura delle opposizioni che i delegati dei ribelli e dei loro sponsor rappresentano (direttamente o indirettamente tutti fanno capo agli Stati Uniti o agli alleati arabi regionali: il Qatar, laTurchia e l'Arabia Saudita).
... (continua)
martedì, marzo 15, 2016

Siria, Putin ha ordinato il ritiro delle forze russe

Lo ha comunicato il presidente del Senato russo Viktor Ozerov. 

di Patrizio Ricci

A partire da oggi la Russia inizierà a ritirare la maggior parte delle proprie forze armate presenti in Siria.
Il presidente Putin nel corso del summit tenutosi ieri al Cremlino con i ministri della Difesa Shoigu e degli Esteri Lavrov, ha detto: "Credo che la missione del ministero della Difesa e delle forze armate russe in Siria sia terminata... (continua)
mercoledì, giugno 11, 2014

Sud Sudan: rilanciata l'intesa sulla tregua e il governo di unità

Un accordo per formare un governo di unità nazionale entro 60 giorni

Misna - E' stato sottoscritto ad Addis Abeba dal presidente Salva Kiir e dal capo ribelle Riek Machar, ritenuti i principali responsabili del conflitto armato scoppiato in Sud Sudan a dicembre.L’intesa è stata raggiunta nella serata di ieri, grazie a una mediazione dei paesi africani membri dell’Autorità intergovernativa per lo sviluppo (Igad).Il primo ministro dell’Etiopia, Hailemariam Desalegn, ha annunciato che in caso di nuove violazioni del cessate-il-fuoco... (continua)
mercoledì, maggio 21, 2014

Pakistan, raid aereo nel North Waziristan: 32 morti fra i talebani

Fra le vittime vi sarebbero anche figure di primo piano della guerriglia islamista. Non confermata la voce di feriti fra i civili, tra cui donne e bambini. Obiettivo dell’attacco una roccaforte dei ribelli. Prosegue la campagna dell’esercito, mentre sono in fase di stallo i colloqui di pace fra governo e talebani.

Asianews - È di 32 miliziani morti, fra i quali figure di primo piano della guerriglia islamista, il bilancio di un raid aereo di precisione compiuto alle prime ore di oggi dall'aviazione pakistana. L'attacco aveva come obiettivo una zona tribale remota del North Waziristan, regione montagnosa nel nord-est del Paese, al confine con l'Afghanistan. Una fonte dell'esercito di Islamabad parla di "attacchi aerei mirati"... (continua)
martedì, maggio 06, 2014

Almeno 75 morti negli scontri in Centrafrica. Msf riduce l’attività nel Paese

E’ di almeno 75 persone morte, secondo fonti militari, il bilancio dei combattimenti degli ultimi dieci giorni nella Repubblica Centrafricana

Radio Vaticana - Gli scontri avrebbero avuto ancora una volta come protagonisti i ribelli del Fronte Seleka e i miliziani Anti-Balaka. A seguito dei recenti attacchi e del crescente clima di tensione Medici senza Frontiere ha deciso la riduzione della propria attività nel paese. Paolo Ondarza:ascolta
Non conosce tregua la violenza nella Repubblica Centrafricana. Si aggirerebbe intorno a cento il numero delle vittime degli scontri... (continua)
mercoledì, aprile 16, 2014

Syria: militari avanzano verso il centro di Homs

L’esercito siriano e le milizie filogovernative hanno lanciato un’offensiva su Homs, in mano ai ribelli, assediata da quasi due anni.

Misna - Lo ha confermato l’Osservatorio siriano per i diritti umani (Osdh) secondo cui i militari avanzanoverso il centro storico della terza città della Siria, considerata la ‘culla’ della rivoluzione contro il governo di Bashar al Assad.Dal canto loro, le milizie ribelli hanno ricevuto il primo approvvigionamento di 20 missili anticarro ‘Tow’da un non meglio precisato “alleato occidentale”.Il quotidiano Al Watan scrive che la prossima settimana... (continua)
lunedì, aprile 07, 2014

Rwanda: Kigali, al via le celebrazioni per il ventennale del genocidio

L’accensione di una fiamma al memoriale di Gisozi, a Kigali, da parte del presidente Paul Kagame, con una torcia che ha percorso il paese delle Mille colline negli ultimi tre mesi, ha segnato l’avvio ufficiale delle celebrazioni del ventennale del genocidio.  

Misna - La fiamma rimarrà accesa per cento giorni, la durata dei massacri della primavera del 1994. Come ogni anno il lutto, ‘icyunamo’ in lingua kinyarwanda, ha inizio il 7 aprile, Giornata internazionale di commemorazione del genocidio dei Tutsi. “Un tempo per ricordarsi delle vite perse, per dare prova di solidarietà con i sopravvissuti e per unirci affinché non accada mai più, in Rwanda come altrove” recita il programma ufficiale. A seguire l’atteso intervento del capo dello Stato nel principale stadio della capitale, con la partecipazione di rappresentanti di numerosi paesi e organizzazioni internazionali, tra cui il segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon... (continua)
venerdì, aprile 04, 2014

Coree: il Sud conferma la politica di fermezza e testa un nuovo missile

Contemporaneamente all’intenso lancio di missili a corto e medio raggio nordcoreani della seconda metà di marzo, la Corea del Sud ha testato con successo un missile balistico in grado di raggiungere ogni obiettivo nella parte settentrionale della Penisola coreana.  

Misna - Il test, confermato oggi, è avvenuto il 23 marzo, anticipando di due giorni un duplice lancio del Nord di ordigni in grado di raggiungere l’intero territorio sudcoreano, ma anche parti del Giappone. L’annuncio del lancio del vettore, in grado di trasportare una tonnellata di esplosivo su obiettivi fino a 500 chilometri e frutto della cooperazione con gli Usa, si inserisce in giornate di tensione, dovuta sia alle manovre congiunte sudcoreane-statunitensi in corso, sia allo lo scambio di almeno 500 proiettili di cannone caduti lunedì nelle acque ai due lati del conteso confine marittimo tra le due Coree... (continua)
venerdì, marzo 21, 2014

Libano: scontri a Tripoli, in aumento i profughi siriani

Quattro persone sono rimaste uccise in combattimenti a Tripoli, nel nord del paese, nel corso di nuovi scontri legati al conflitto nella vicina Siria.

Misna - Lo riferiscono fonti di stampa locali secondo cui i nuovo decessi portano a 18 il numero delle vittime registrate dallo scorso 13 marzo nell’ondata di violenze che vede coinvolti i quartieri di Jabal Mohsen, a maggioranza alawita e Bab al Tabbaneh, principalmente abitato da sunniti. L’esercito, dispiegato in città per prevenire il riaccendersi degli scontri, è stato anch’essobersaglio di colpi d’arma da fuoco e l’esplosione di un ordigno, la notte scorsa, detonato al passaggio di una pattuglia, ha causato il ferimento di un soldato... (continua)
martedì, marzo 11, 2014

Ucraina, monito di Ban Ki moon: “Non possiamo permetterci errori di calcolo o inazione”

Il mondo intero guarda alla crisi ucraina che vede contrapposte Mosca e Kiev sulla sovranità della Crimea russofona e mentre le diplomazie internazionali sono al lavoro, il Consiglio di Sicurezza dell’Onu riunito ieri pomeriggio a New York ha rinnovato l’appello alla Russia a negoziare una soluzione pacifica. Intanto la Nato fa alzare in volo i suoi aerei sui cieli di Polonia e Romania per monitorare la regione. Il servizio di Roberta Gisotti: (ascolta)

Radio Vaticana - Braccio di ferro tra i 15 membri del Consiglio di Sicurezza dell’Onu ma Mosca è sempre più isolata nel sostenere la legalità del referendum per l’adesione della Crimea alla Russia indetto per il 16 marzo. La stessa Cina - tradizionalmente alleata del Cremlino in politica estera - ha preso le distanze dichiarando di rispettare l’integrità e la sovranità territoriale dell’Ucraina. “Non possiamo permetterci errori di calcolo o inazione”... (continua)


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