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martedì, settembre 16, 2025

Onu: “Genocidio”. Israele: “Voi antisemiti”

La parola che nessuno voleva pronunciare è arrivata da Ginevra: “genocidio”. La commissione d’inchiesta indipendente dell’Onu ha accusato Israele di aver oltrepassato ogni limite nella Striscia di Gaza , parlando apertamente di crimini contro l’umanità.

La risposta di Tel Aviv non si è fatta attendere: un rifiuto secco, senza appello. Il rapporto viene bollato come “parziale e mendace”, un atto d’accusa che – sostiene il ministero degli Esteri israeliano – non nasce da un’analisi oggettiva, ma da un pregiudizio politico e ideologico.

Israele va oltre: definisce i tre membri della commissione “rappresentanti di Hamas”, accusandoli apertamente di antisemitismo. Un’accusa pesante, che ribalta la prospettiva: non Israele al banco degli imputati, ma l’Onu stessa , macchiata dal sospetto di ostilità verso lo Stato ebraico.

Il risultato è uno scontro frontale. Da un lato le Nazioni Unite, che con la parola “genocidio” pongono Israele di fronte alla più grave delle imputazioni; dall’altro Israele, che reagisce denunciando un attacco mirato alla sua stessa legittimità.

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martedì, agosto 19, 2025

Gaza, Romanelli: bombe notte e giorno ma si continua a pregare per la pace

Il parroco della Sacra Famiglia a Gaza racconta della guerra che non si placa e dell’aumento dei bisogni dei civili, ma anche della speranza che non cede il passo.

Vatican News -“Non c'è stato ordine di evacuazione in quest'area del nostro quartiere, quella della Old City di Gaza”. Hamas dichiara di accettare una proposta di cessate il fuoco, mentre aumentano le vittime: oggi altri 25 uccisi che si sommano ai 62mila uccisi dal 2023 Vatican News

Bombardamenti, vittime, distruzione, e un popolo che chiede aiuto di ogni genere. Questa è Gaza, luogo di dolore e morte, ma dove, nonostante tutto, si continua a “pregare per la pace”. 
La voce di padre Gabriel Romanelli, parroco della Sacra Famiglia, arriva dalla chiesa di Gaza City. Zona “pericolosa”, dice Romanelli ai media vaticani, “si sentono dei bombardamenti notte e giorno. Alcuni lontani, altri più vicini. Delle volte, arrivano, pure, delle schegge”, perché “purtroppo la guerra continua. E, con la guerra, ogni giorno si aggiungono morti, feriti, distruzioni, e crescono dei bisogni di ogni tipo per l'intera popolazione civile di Gaza”. 
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mercoledì, maggio 21, 2025

Trump si sfila: soluzione da Mosca-Kiev, inversione di rotta sulla guerra in Ucraina?

La notizia, riportata dal New York Times che cita sei funzionari a conoscenza dei colloqui

Il presidente statunitense Donald Trump ha recentemente comunicato al presidente ucraino Volodymyr Zelensky e ad altri leader europei una posizione chiara e, per molti, sorprendente: la Russia e l'Ucraina dovranno essere le parti primarie a trovare una soluzione diplomatica per porre fine al conflitto. Questa affermazione giunge a pochi giorni di distanza da dichiarazioni in cui lo stesso Trump aveva sostenuto che solo lui e il presidente russo Vladimir Putin avrebbero avuto il potere di giungere a un accordo, evidenziando un notevole cambiamento di prospettiva.

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martedì, maggio 13, 2025

Zelensky: se Putin non c'è, arriveranno altre sanzioni

Incontro previsto a Istanbul il 15 maggio

In vista dell'incontro previsto a Istanbul il 15 maggio, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha chiarito le sue aspettative, sottolineando che incontrerà esclusivamente l'omologo russo, Vladimir Putin, escludendo qualsiasi altro funzionario di Mosca. Mykhailo Podolyak, consigliere di Zelensky, ha ribadito questa posizione, affermando: "Solo Putin ha l'autorità per decidere se continuare o fermare la guerra. Qualsiasi dialogo con altri rappresentanti sarebbe inutile e privo di valore decisionale".  ... (continua)
venerdì, aprile 18, 2025

Il primo Ministro israeliano pronto a scatenare una guerra a tappeto

Il gruppo palestinese si è detto pronto ad accettare solo la fine della guerra, l'ira d'Israele

Hamas "non accetterà alcun accordo di cessate il fuoco parziale" a Gaza: lo ha detto il capo negoziatore del gruppo palestinese, rifiutando di fatto l'ultima proposta di Israele. 
"Gli accordi parziali sono usati da Benyamin Netanyahu come copertura per la sua agenda politica, non saremo complici di questa politica", ha detto Khalil al-Hayya, aggiungendo che Hamas "cerca un accordo globale in cambio della fine della guerra". 
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mercoledì, maggio 18, 2022

Siria: Mosca attiva difesa aerea contro i caccia israeliani

Usati per la prima volta missili S-300 in risposta a un attacco israeliano che ha causato cinque vittime e danni. Solo nel 2022 ve ne sono stati 12 da parte di Israele, decine negli anni passati. Una scelta che analisti ed esperti legano alle critiche israeliane alla guerra lanciata dal Cremlino in Ucraina.

Gerusalemme (AsiaNews -) - Incidente sfiorato fra Russia e Israele nei cieli della Siria. 

Una vicenda che risale ai giorni scorsi, ma emersa solo in queste ore, che potrebbe indicare un cambio di rotta da parte di Mosca verso i caccia con la stella di David, “tollerati” in questi anni nelle loro operazioni a Damasco e in altre aree del Paese contro obiettivi di Hezbollah e filo-iraniani.

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venerdì, maggio 13, 2022

Israele: Amal Nakhleh, palestinese detenuto da 16 mesi, dev’essere rilasciato

Amal Nakhleh, un palestinese arrestato il 21 gennaio 2021 all’età di 17 anni, è sottoposto a un provvedimento arbitrario di detenzione amministrativa, senza accusa né processo, da 16 mesi. Si trova nella prigione di Ofer, nella Cisgiordania occupata.

Amnesty - La detenzione è determinata da prove segrete delle forze armate che non sono messe a disposizione della difesa bensì solo della giustizia militare.

Dopo i primi sei mesi di detenzione amministrativa, il provvedimento è stato rinnovato per tre volte di ulteriori quattro mesi. Il 13 maggio potrebbe esserci un’ulteriore proroga, dato che non esistono limiti di durata. Nel caso contrario, che Amnesty International sollecita fortemente, Amal Nakhleh potrebbe tornare a casa il 17 maggio.

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lunedì, febbraio 24, 2020

L’ex presidente sudanese sarà consegnato al Tribunale penale internazionale

L’ex presidente sudanese sarà consegnato al Tribunale penale internazionale. Amnesty International: “Passo avanti verso la giustizia”

Amnesty - Le autorità del Sudan hanno annunciato l’intenzione di consegnare al Tribunale penale internazionale l’ex presidente Omar al-Bashir e altre persone incriminate per crimini di guerra, crimini contro l’umanità e genocidio commessi nella regione del Darfur.

“Omar al-Bashir è ricercato dal Tribunale penale internazionale per l’omicidio, lo sterminio, il trasferimento forzato, la tortura e lo stupro di centinaia di migliaia di persone durante il conflitto del Darfur. La sua consegna al Tribunale sarebbe un passo avanti in direzione della giustizia per le vittime e i loro familiari... (continua)
lunedì, febbraio 24, 2020

Israele colpisce obiettivi della Jihad islamica in Siria e a Gaza

Nella notte una serie di raid aerei hanno interessato la periferia meridionale di Damasco. Ieri gli attacchi si sono concentrati su “decine” di obiettivi nella Striscia, dove si registrano almeno quattro feriti. Il nuovo focolaio di tensione innescato dall’uccisione di un membro del gruppo lungo il confine.

Gerusalemme (Asianews) - L’esercito israeliano ha sferrato nella notte una serie di raid aerei contro obiettivi del gruppo estremista palestinese Jihad islamica in Siria e a Gaza, in risposta ad un precedente lancio di razzi dalla Striscia nel proprio territorio. Nel mirino alcune postazioni del gruppo nella periferia meridionale di Damasco; ieri gli attacchi si erano concentrati su “decine” di obiettivi sparsi per Gaza.

Nella mattinata i vertici militari israeliani hanno confermato l’operazione, precisando di aver colpito “un hub operativo della Jihad islamica”; nel novembre scorso una operazione speciale dell’esercito con la stella di David aveva portato all’uccisione di uno dei leader del gruppo... (continua)
venerdì, maggio 18, 2018

Uccisioni Striscia di Gaza: orribile esempio di uso forza eccessiva dell’esercito israeliano

Uccisioni nella Striscia di Gaza: un altro orribile esempio dell’uso della forza eccessiva da parte dell’esercito israeliano

Amnesty - Nelle manifestazioni palestinesi del 14 maggio, l’esercito israeliano ha ucciso oltre 40 persone, tra cui sei minorenni, e ha causato quasi 2000 feriti.

“Ecco un altro orribile esempio del ricorso alla forza eccessiva da parte dell’esercito israeliano e dell’uso di proiettili veri in un modo del tutto deplorevole.
Siamo di fronte a una violazione degli standard internazionali e, in alcuni casi, a quelle che paiono uccisioni intenzionali che costituiscono crimini di guerra”, ha dichiarato Philip Luther, direttore delle ricerche sul Medio Oriente e l’Africa del Nord di Amnesty International.

“Le immagini arrivate oggi da Gaza sono estremamente preoccupanti. Di fronte a una violenza che continua ad andare fuori controllo, le autorità israeliane devono intervenire immediatamente per impedire ulteriori morti e feriti”, ha aggiunto Luther
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martedì, aprile 17, 2018

Crisi in Siria: ispettori dell'Opac sono entrati a Duma

La tv di Stato siriana afferma che gli ispettori dell'Opac sono entrati a Duma accompagnati dalla polizia siriana presente sul posto.

Gli ispettori dell'Opac sono entrati a Duma, la città siriana colpita da un presunto attacco chimico il 7 aprile scorso, per accertare quanto accaduto, ha annunciato la tv di stato siriana.

Da giorni si attendeva l'avvio della missione degli esperti giunti venerdì scorso a Damasco. La Russia riteneva che sarebbero entrati domani nel sito siriano, mentre il ministero degli Esteri francesi paventava l'ipotesi che prima del loro ingresso sarebbero state fatte sparire le prove... (continua)
martedì, aprile 17, 2018

Attentato a una chiesa in Pakistan, Bhatti: serve aiuto internazionale

Intervista al medico pachistano Paul Bhatti, che spiega come quella di Quetta sia una zona molto instabile. E la comunità cristiana, aggiunge, continua ad essere la realtà più povera del Paese, facile preda di violenza

Giada Aquilino – Città del Vaticana

Vaticanews - Torna la paura tra i cristiani del Pakistan. E’ infatti di due morti e tre feriti il bilancio dell’attentato compiuto ieri da un gruppo di uomini armati a bordo di motociclette davanti una chiesa di Quetta, nel sud del Paese. A rivendicare l’azione terroristica nel quartiere cristiano Isa Nagri della capitale del Balochistan, il ramo locale del sedicente Stato Islamico, lo stesso che si era attribuito l’attentato in città del 2 aprile scorso, con un bilancio di 4 vittime. A dicembre, due kamikaze avevano provocato la morte di 9 persone... (continua)
lunedì, aprile 16, 2018

Siria, situazione più incandescente: Israele attacca base iraniana

Solo oggi trapela la notizia che in un raid avvenuto la scorsa settimana, caccia israeliani hanno colpito soldati e strutture militati iraniani.

Una fonte militare israeliana ha confermato al New York Times che Israele ha compiuto il raid aereo della scorsa settimana su una base militare in Siria "Era la prima volta che attaccavamo obiettivi iraniani, comprese strutture militari e soldati", ha detto la fonte. Il raid sulla base aerea T-4 vicino a Palmira, nel centro della Siria, è avvenuto dopo che l'Iran ha lanciato a febbraio un drone carico di esplosivi nello spazio aereo israeliano... (continua)
venerdì, aprile 13, 2018

Siria, la Francia spera nel dialogo con Putin

Gli Stati Uniti sono pronti a sferrare l'attacco in Siria e a punire il regime di Assad, la Francia invita Putin al dialogo e all'accordo tra le parti coinvolte nella crisi.

Il presidente francese Macron, in un colloquio telefonico con Putin, ha "auspicato che la concertazione tra Francia e Russia prosegua e s'intensifichi per riportare pace e stabilità in Siria".

Così recita una nota dell'Eliseo. Macron ha anche "deplorato il nuovo veto russo al Consiglio di Sicurezza Onu, che ha impedito una risposta unita e determinata" sulla Siria, esprimendo "profonda preoccupazione" per la situazione sul terreno... (continua)
giovedì, aprile 12, 2018

Siria, il presidente Assad accusa l'occidente in Tv:"L'occidente ci scredita"

Venti di guerra soffiano sulla Siria e tra le super potenze Usa e Russia.

Il presidente siriano Assad oggi è riapparso nel palazzo presidenziale della capitale della Siria ripreso dalla Tv di Stato con un discorso rivolto all' Occidente. "Le minacce occidentali alla Siria rientrano nel piano di screditare la lotta al terrorismo compiuta dal governo siriano e dagli alleati Russia e Iran." "Ogni volta che si compiono dei successi militari sul terreno, arrivano alcune potenze occidentali che cercano di cambiare gli eventi", ha detto Assad secondo quanto riportato dall'agenzia Sana... (continua)
martedì, aprile 10, 2018

Crisi in Siria, Trump minaccia: "Decido tra 24/48 ore"

Il Cremlino non ha gradito di non essere stato informato dal governo Netanyahu dell’attacco contro la base siriana T 4 a Homs, dove sono presenti consiglieri militari russi. Trump si prepara a «punire‎ i colpevoli‎» dell’attacco chimico a Ghouta.

di Michele Giorgio – Il Manifesto

NenaNews - Perché Israele non ha avvertito la Russia del suo attacco aereo contro la base ‎siriana T-4? Le relazioni tra Mosca e Tel Aviv, sulla Siria, si sono deteriorate al ‎punto da aprire la strada a uno scontro diplomatico? Sono questi alcuni degli ‎interrogativi che gravano sul nuovo pesante raid – 14 morti tra i quali 4 ‎consiglieri militari iraniani – compiuto ieri, poco prima dell’alba, dall’aviazione ‎israeliana. Il disappunto, a dir poco, di Mosca è palpabile.

Per oltre due anni il ‎premier Netanyahu ha fatto la spola con la capitale russa per consolidare il ‎coordinamento militare ed impedire “incidenti” tra le forze aeree dei due Paesi ‎durante i raid che Israele compie contro la Siria. Ora silenzio totale... (continua)
lunedì, aprile 09, 2018

Attacco base alla base aerea in Siria, Mosca accusa Israele

Alta tensione tra Siria e Usa, coinvolto anche Israele

La Russia punta il dito contro Israele per l'attacco missilistico alla base aerea siriana T-4, nella provincia di Homs, a seguito del quale sarebbero morte 14 persone, tra cui militari iraniani. L’agenzia governativa Interfax riporta le frasi dei portavoce del ministero della Difesa a Mosca: due F-15 israeliani avrebbero sparato otto missili, cinque intercettati dalla contraerea siriana, tre avrebbero colpito gli hangar e le caserme, 14 soldati sarebbero stati uccisi, tra loro anche iraniani... (continua)
venerdì, aprile 06, 2018

Tornano proteste, spari e fumo sulla Striscia di Gaza

I proiettili hanno ferito almeno 39 persone e uccisa una. I palestinesi danno fuoco a copertoni per impedire ai cecchini di sparare. L’esercito israeliano apre il fuoco e cerca di spengere gli incendi.

Gerusalemme (AsiaNews) – Sono almeno 39 feriti e una la persona uccisa alla Striscia di Gaza al presente, dopo che le proteste e gli spari sono esplosi di nuovo al confine con Israele, nel secondo venerdì della “Marcia del ritorno” e a una settimana dalle violenze della “Giornata della Terra”.

Da quando la protesta è iniziata il 30 marzo con la prima manifestazione della “Marcia del ritorno” (serie di sit in e cortei che si ripeteranno fino al 15 maggio), 23 palestinesi hanno perso la vita, 16 il giorno stesso, altri sono morti per le ferite riportate o in diversi episodi nel corso della settimana.

L’uso di pallottole sui manifestanti ha scatenato le critiche degli attivisti e delle organizzazioni per i diritti umani, sia nel Paese che internazionali... (continua)
venerdì, aprile 06, 2018

Stop alla armi italiane in Yemen, l'appello di Amnesty

Dal 25 marzo 2015 una coalizione internazionale guidata dall’Arabia Saudita e sostenuta da Stati Uniti e Regno Unito, ha lanciato attacchi aerei contro il gruppo armato huthi in Yemen. (guarda il video)

Amnesty - I civili stanno sopportando il peso di questo sanguinoso conflitto. Intrappolati nei combattimenti a terra tra gli huthi e le forze filogovernative, e sotto il fuoco dei bombardamenti da parte delle forze della coalizione guidata dall’Arabia Saudita, uomini, donne e bambini sono stati sottoposti a orribili violazioni dei diritti umani, nonché a crimini di guerra, da tutte le parti coinvolte nel conflitto.

Due anni di conflitto violento hanno lasciato più di 15.000 civili morti e feriti, esacerbando una situazione umanitaria già disastrosa. 22,2 milioni di persone hanno bisogno di una qualche forma di assistenza umanitaria... (continua)
martedì, gennaio 30, 2018

CIA: “Corea del Nord può colpire Usa con l’atomica tra pochi mesi"

Nuove minacce agli Stati Uniti in arrivo dalla Corea del Nord.

WSI - Lo Stato guidato da Kim Jong-un sarà in grado di colpire gli Stati Uniti “con un missile armato di testata nucleare in una manciata di mesi”, secondo quanto detto alla Bbc dal direttore della Cia, Mike Pompeo, un fedelissimo del presidente Usa Donald Trump.

Pompeo si è concentrato anche sulle interferenze della Russia nelle elezioni di mid term del prossimo 6 novembre, date per certe, e sostenuto che “non ci sono segnali di una riduzione dei tentativi di Mosca di interferire nelle elezioni, né in Europa, né negli Usa”
... (continua)


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