domenica, dicembre 22, 2013
Concludiamo il ciclo di articoli dell’Avvento dedicati alla donna con l’intervento di Simona Segoloni Ruta, della diocesi di Perugia-Città della Pieve, teologa docente all'Istituto teologico di Assisi per la cattedra di Ecclesiologia-Mariologia e per la cattedra di Trinitaria, ma anche moglie e madre di quattro figli
Si può parlare delle donne nella chiesa o della vocazione cristiana della donna approfondendo e godendosi le molte ricchezze che la tradizione cristiana e la vita della chiesa offrono a questo proposito, ma spesso, facendo così, ci si accontenta di quanto si è già compreso e non si attinge alla novità del Vangelo per spingersi in avanti, per andare verso il Regno, per ricevere dalle mani del Padre un dono sempre rinnovato. Da una parte accontentarsi è più facile, ci fa sentire che sappiamo già tutto e che dobbiamo solo applicare quanto abbiamo capito, d’altra parte però non si obbedisce alla logica della fede
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venerdì, dicembre 20, 2013
Nel vasto mondo femminile, oggi proponiamo la testimonianza di Caterina Brunetto che ci parla della sua vocazione di laica consacrata e di come viene vissuta quotidianamente
di Monica Cardarelli
Il sentimento più forte che in questo momento vibra nel mio cuore è quello della gratitudine al Signore per aver permesso di “narrare” la mia vocazione di donna, laica consacrata, per due motivi: perché mi risuonano sempre nel cuore le parole del papa il Beato Giovanni Paolo II che, in occasione del Congresso mondiale degli Istituto Secolari del 1983, ci diceva: “È doveroso conoscere e far conoscere questa vocazione così attuale e vorrei dire così urgente per la Chiesa e per il mondo"
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mercoledì, dicembre 18, 2013
Nella riflessione sulla donna proponiamo l’intervista ad Ana Cristina Villa Betancourt, responsabile della Sezione Donna del Pontificio Consiglio per i Laici
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Ana Cristina Villa Betancourt |
di Monica Cardarelli
D. Il Pontificio Consiglio per i Laici dedica una sezione alla donna. Quali sono le attività e le proposte per questo ambito così delicato e importante nella chiesa e nella comunità civile?
R. Questa sezione esiste nel Pontificio Consiglio per i Laici sin dagli anni ‘70, più o meno in parallelo con l’inizio delle Conferenze Mondiali sulla Donna organizzate dalle Nazioni Unite. Si è vista allora la necessità e l’opportunità di avere presso la Santa Sede un ufficio dedicato a seguire le questioni dei molti cambiamenti nella vita delle donne nella società e anche della vocazione e missione della donna nella Chiesa. Quindi da allora si è iniziato un lavoro di contatti, di studio e riflessione, che serve e accompagna la Santa Sede riguardo a tutte queste tematiche... (continua)
venerdì, dicembre 13, 2013
Proseguiamo il viaggio nel mondo femminile con Suor Serena, attualmente Madre della comunità delle Sorelle Minori di San Guido, Bolgheri (www.sorelleminori.it).
di Monica Cardarelli
Una giovane e piccola comunità che ha puntato tutto sul mistero della minorità e sulla povertà francescana con una grande attenzione all’accoglienza, all’ascolto e all’accompagnamento di tutti coloro che si avvicinano a loro, offrendo anche il “Servizio della Parola”, l’opportunità cioè di accostarsi alla Parola di Dio come “una lettera d’amore che scrive a ciascuno di noi”
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martedì, dicembre 10, 2013
Per il ciclo “E molte altre…” prosegue la conversazione con Flavia Marcacci, della Casa della Tenerezza di Perugia, con una riflessione sulla famiglia e sul ruolo della donna nella comunità ecclesiale e nella società
di Monica Cardarelli
D - Quali sono, per la tua esperienza e sensibilità, gli ambiti da curare maggiormente nella comunità ecclesiale e nella società affinché la donna possa esprimersi al meglio?
R - Il Papa ha scritto nell'esortazione apostolica appena edita che occorre dare più spazio alle donne nei luoghi della Chiesa dove si decide. Penso che abbia ragione. Quando si vuol fare polemica a proposito della questione femminile si pensa subito alla questione del sacerdozio... (continua)
domenica, dicembre 08, 2013
Nel Vangelo di Luca si legge che al seguito di Gesù per città e villaggi, oltre agli apostoli, c’erano alcune donne che erano state guarite da lui. L’evangelista le cita per nome: Maria, chiamata Maddalena, Giovanna, Susanna, e molte altre. È proprio su queste “molte altre” che ci vogliamo soffermare, cercando di offrire un seppur limitato ventaglio di testimonianze di donne che, ancora oggi, seguono Gesù vivendo la loro vocazione. In questi primi giorni di Avvento e nel giorno della Solennità dell’Immacolata Concezione proponiamo la testimonianza di Flavia Marcacci, che con il marito Roberto Contu condivide l’esperienza familiare alla Casa della Tenerezza di Perugia.
di Monica Cardarelli
D - Nel Vangelo di Luca (Lc. 8, 1-3) tra le donne al seguito di Gesù è citata anche Giovanna, moglie di Cuza, amministratore di Erode. In che modo secondo te oggi una moglie e madre può essere discepola di Gesù?
R - Nella misura in cui vive la sua vocazione come un modo di stare accanto a Gesù, per fare sempre più spazio nella propria vita a Gesù. Essere mogli e madri non è una sorta di realtà naturale o sociale sulla quale poi “cala” la vita cristiana. Si può vivere la propria sponsalità e maternità proprio come risposta ad una chiamata di Dio: ognuno di noi vive il rapporto personale con Gesù... (continua)
venerdì, dicembre 06, 2013
Si è svolto ad Assisi, il 29 e 30 novembre, il convegno internazionale “Custodire l’umanità. Verso le periferie esistenziali”, occasione di dialogo e confronto che ha richiamato circa un migliaio di partecipanti provenienti da undici regioni italiane, e l’accreditamento di più di cinquanta giornalisti provenienti da tutt’Italia.
di Monica Cardarelli
I lavori del convegno sono stati trasmessi in diretta streaming sul quotidiano online www.umbria24.it (Sezione Assisi) mentre l’iniziativa del “Salotto delle interviste”, a cura di alcuni direttori di testate giornalistiche in dialogo con i relatori, ha offerto un ulteriore momento di confronto. Grande interesse anche da parte delle Scuole superiori dell’Umbria che hanno visto la partecipazione di circa 200 studenti di una decina di Istituti e dalle Facoltà di Lettere e Filosofia e di Scienze Politiche dell’Università di Perugia. Nelle fitte giornate del convegno organizzato dalla Conferenza episcopale umbra si sono susseguiti numerosi interventi distribuiti in varie sessioni
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domenica, ottobre 13, 2013
La storia umana conosce purtroppo vicende drammatiche. Densi di tragedia furono, in particolare, gli anni della Seconda Guerra mondiale che, tuttora, continuano spesso a far discutere. A conferma però del fatto che sulla storia veglia sempre lo sguardo della Provvidenza di Dio, riportiamo l’esempio luminoso di quegli anni di madre Giuseppina Biviglia.
di Monica Cardarelli
E’ un esempio a noi vicino, che germoglia, in quei tristi anni di persecuzioni e odio violento, tra le mura del monastero di San Quirico, come del resto in altri conventi della città di Assisi. Alcuni ricorderanno come tali vicende siano state narrate dalla pellicola Assisi underground (Usa, 1985, regia di A. Ramati). Oggi accogliamo, ancora una volta, un riconoscimento che giunge dal Museo Yad Vashem di Gerusalemme, con il conferimento del titolo di “giusto tra le nazioni” a Madre Giuseppina Biviglia (folignate, 1897-1991), allora abbadessa del Monastero di San Quirico. Dalla testimonianza che, in spirito di clariana semplicità, Madre Giuseppina ha lasciato di quegli anni tumultuosi
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venerdì, ottobre 04, 2013
“Keep calm and start the mission” si leggeva in uno dei tanti striscioni che le migliaia di giovani provenienti da tutta l’Umbria (e non solo) hanno portato con loro. Da stamani la piazza antistante la basilica di santa Maria degli Angeli è gremita di giovani che hanno atteso con canti e momenti di preghiera l’arrivo di papa Francesco.
di Monica Cardarelli
Il papa entrando nella piazza si è soffermato a salutare bambini e i ragazzi dell’Unitalsi ma anche tanti dei giovani che hanno fatto da cornice al suo passaggio. Ore intense queste per tutta la famiglia francescana che ha visto un susseguirsi di incontri e di visite nei luoghi francescani che conservano la memoria di Francesco e Chiara. Nel pomeriggio papa Francesco infatti si è recato all’Eremo delle Carceri, al duomo di san Rufino e alla Basilica di santa Chiara dove, dopo aver sostato in preghiera davanti al corpo di santa Chiara, ha rivolto un saluto alla comunità di clarisse. Prima di lasciare la città non poteva mancare il saluto alla Porziuncola
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venerdì, ottobre 04, 2013
In visita presso la Sala della Spoliazione del Vescovado, Papa Francesco si è rivolto sempre a braccio ai presenti richiamando il significato di quel luogo in cui san Francesco si spogliò dei suoi abiti nelle mani del vescovo Guido
di Monica Cardarelli
Papa Bergoglio ha iniziato il suo messaggio ricordando come questi giorni i media abbiano creato molta attenzione introno a questa sua visita preannunciando parole significative per la Chiesa. Ha quindi voluto precisare che “Questa è una buona occasione per fare un invito alla chiesa di spogliarsi ma la chiesa siamo tutti. Dal primo battezzato, tutti siamo chiesa e tutti dobbiamo andare per la strada di Gesù che ha fatto una strada di spoliazione
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venerdì, ottobre 04, 2013
L’emozione è forte quando papa Francesco varca la soglia dell’Istituto Serafico di Assisi mentre abbraccia sorridente i ragazzi con disabilità plurima provenienti da tutto il territorio nazionale accolti e i numerosi volontari che portano avanti questa struttura fondata da un frate francescano, il beato Ludovico da Casoria, il 17 settembre 1871, proprio il giorno in cui San Francesco ricevette le sacre stimmate.
di Monica Cardarelli
Papa Francesco li benedice, li accarezza, ha uno sguardo personale per ciascuno di loro, si lascia toccare. Abbracciare, baciare… “Qui viviamo tra le piaghe di Gesù. Qui la caritas non è un dovere, ma un privilegio e un dono. Questo luogo si chiama “Serafico”, proprio come l’ardore di Francesco: un amore infuocato, stimolante, creatore
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venerdì, ottobre 04, 2013
La città di Assisi è pronta ormai ad accogliere il Papa nel giorno in cui ricorda il Santo Patrono d’Italia
di Monica Cardarelli
Striscioni alle finestre e ai balconi delle case che dalla stazione di Santa Maria degli Angeli giungono fino alla Porziuncola, il luogo in cui san Francesco la notte del 3 ottobre volle tornare per morire, nudo sulla nuda terra. Quest’anno la Solennità di Francesco d’Assisi è arricchita dalla visita di papa Bergoglio, il Vescovo di Roma che ha scelto il suo nome
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mercoledì, ottobre 02, 2013
Celebrazioni del Transito di san Francesco d’Assisi ad Assisi, Basilica Papale di Santa Maria degli Angeli in Porziuncola, 3 e 4 ottobre 2013
di Monica Cardarelli
«Il Signore ti benedica Santa Città fedele a Dio perché per mezzo di te molte anime si salveranno e in te abiteranno molti servi dell'Altissimo e da te molti saranno eletti al Regno Eterno». Con queste parole Francesco d’Assisi ebbe a benedire la sua Città, mentre veniva trasportato alla Porziuncola
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martedì, ottobre 01, 2013
Tutto pronto ormai per la visita di papa Francesco ad Assisi in occasione della festa del Patrono d’Italia
di Monica Cardarelli
Fervono i preparativi e la città di Assisi si accinge ad accogliere con semplicità il primo pontefice della storia della Chiesa che ha scelto di chiamarsi come il Santo di Madonna Povertà. Sarà "un pellegrinaggio nel segno degli ultimi, come insegna San Francesco. Con questa visita Papa Francesco vuole insegnarci ad essere pellegrini autentici" ha spiegato padre Giovanni Raia
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lunedì, settembre 30, 2013
Si è conclusa a Rimini la quinta edizione del Festival francescano dedicata al cammino, mentre è stato annunciato il tema della edizione 2014: la letizia
di Monica Cardarelli
Dopo tre giorni di conferenze, workshop, fast conference, concerti, spettacoli teatrali e momenti di preghiera anche quest’anno si è conclusa la quinta edizione del Festival francescano. Confermate le 30.000 presenze dello scorso anno, 4500 gli studenti delle scuole che hanno partecipato ai laboratori didattici, 5000 persone che hanno visitato le reliquie di sant’Antonio e un migliaio di visitatori alle mostre a Castel Sismondo, nonostante la pioggia di domenica. Un bilancio ottimo che pone le basi per il prossimo anno, e infatti, prima di chiudere gli stand, smontare il palco e continuare il cammino, è stato annunciato il tema per la prossima edizione
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sabato, settembre 28, 2013
Attraverso una missiva del Segretario di Stato Tarcisio Bertone al Vescovo di Rimini. Francesco Lambiasi, il Papa si è così rivolto ai francescani impegnati in questa iniziativa di evangelizzazione
"In occasione del quinto Festival Francescano, dedicato al tema del viaggio per ricordare l’ottavo centenario del passaggio di San Francesco in terra romagnola, nel contesto dell’anno della Fede, il Sommo Pontefice Francesco rivolge il suo cordiale saluto esprimendo vicinanza per l’iniziativa che intende portare il carisma francescano nelle piazze e fra la gente. Sua Santità, auspicando sempre più piena adesione alla spiritualità del poverello di Assisi, icona vivente di Cristo Signore, e generosa testimonianza evangelica continuamente sostenuta da sincero amore fraterno
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