giovedì, febbraio 21, 2013
Stando agli ultimi dati che circolano sul Web, in Italia le persone che chiedono di “annullare” il Battesimo sono in aumento

di Angelica Lo Duca

Negli ultimi tempi sta aumentando considerevolmente il numero di cristiani che chiedono di essere “sbattezzati”, che chiedono cioè di essere rimossi dal registro parrocchiale dei Battesimi. Secondo l'UAAR (Associazione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti), nello scorso dicembre sono stati effettuati oltre 6.000 download del modulo di richiesta di sbattezzo da compilare ed inoltrare alla propria parrocchia di appartenenza. Questo numero straccia il record precedente di circa 500 unità, record che risaliva al mese di aprile 2010, anche se si tratta solo del download di un modulo, che non implica certo l’effettiva richiesta di “sbattezzarsi”.

Le ragioni che le persone adducono alla richiesta di “sbattezzo” sono di diversa natura: motivi di coerenza, il desiderio di mandare un chiaro segnale a tutti i livelli della gerarchia ecclesiastica, l’esigenza di rivendicare la propria identità nei passaggi importanti della propria vita, oppure semplicemente per far aumentare il numero di sbattezzati.

Ma in cosa consiste lo “sbattezzo”? Esso consiste nell'atto di rinuncia al Battesimo, sacramento di iniziazione per tutte le confessioni cristiane. Tecnicamente, lo sbattezzo non consiste nell'eliminazione del Battesimo, che di per sé non si può togliere, in quanto è un evento che è realmente accaduto. Esso consiste invece in un vero e proprio atto di apostasia della fede cristiana. Con lo sbattezzo, dunque, non si viene eliminati dal registro dei Battesimi della propria parrocchia, bensì la parrocchia rilascia un certificato contenente l’atto di abiura della fede nella religione Cristiana, Cattolica, Romana. Questo certificato, tra le altre cose, attesta la possibilità della scomunica latae sententiae, cioè un tipo di scomunica dalla Chiesa Cattolica che viene comminata per il fatto stesso che il gesto è stato compiuto, senza il bisogno di una dichiarazione formale.

Sul sito internet www.sbattezzati.it è possibile consultare il numero di sbattezzati in Italia organizzati per regione e i relativi certificati di abiura. Attualmente, il sito ospita più di 2.400 sbattezzi. Secondo lo stesso sito, la regione con il maggior numero di sbattezzi è la Lombardia, con 367 atti di abiura, seguita dal Lazio con 272 e dal Veneto, a quota 253. Fanalino di coda la Valle d'Aosta, con soli 5 atti di abiura. Curioso il fatto che anche la Città del Vaticano ospiti 11 apostati.

Ma perché il Battesimo non si può togliere? Dal punto di vista giuridico, il Battesimo non si può togliere in quanto certifica un atto effettivamente accaduto. Per la Chiesa Cattolica esiste un motivo aggiuntivo: il Battesimo, insieme con i sacramenti della Confermazione e dell’Ordine, conferisce alla persona un sigillo, un carattere indelebile, irreversibile. In una frase, è un punto di non ritorno nella relazione con Cristo, nel senso che attraverso il Battesimo l'uomo viene unito in modo definitivo al mistero della Passione, Morte e Risurrezione di Cristo. Spetta poi all'uomo, nel corso della sua vita, decidere se approfondire o meno questa relazione con Cristo.

Spesso si pensa che, richiedendo il certificato di sbattezzo, si faccia un dispetto alla Chiesa Cattolica. Ma è davvero così? Può la Chiesa entrare nella coscienza di ogni uomo e vedere cosa in essa si trova? Sicuramente no. Ed è per questo che la Chiesa lascia la porta aperta anche a chi non vuole più far parte di essa: chi infatti decide di voler ritornare alla fede cattolica dopo un atto di abiura, non deve essere battezzato di nuovo, ma semplicemente dovrà fare una professione di fede pubblica.

Sono presenti 4 commenti

Anonimo ha detto...

"Spetta poi all'uomo, nel corso della sua vita, decidere se approfondire o meno questa relazione con Cristo."

Questa affermazione è sostanzialmente falsa: la persona battezzata - nella prospettiva cattolica - non ha altra scelta che essere cristiana, altrimenti sara' considerata apostata, scomunicata e quindi dannata. Quindi la "decisione" che il cattolicesimo lascia ai propri adepti è tra mangiare la minestra o saltare la finestra...

Anonimo ha detto...

Io personalmente mi sono sbattezzato nel settembre 2011. Che dire, mi sento con la coscienza apposto in quanto, essendo iscritti alla chiesa apostolica romana, vuol dire dar voce e forza a quest'ultima. Oltre a me, ho sensibilizzato altre 10 persone circa che hanno anch'esse eseguito lo Sbattezzo. Tutto ciò ha valore sia politico che giuridico. Certo, la strada da fare è tanta ma con impegno e voglia, prima o poi riusciremo a liberare il popolo dalla chiesa romana.
Tuttavia farlo (lo Sbattezzo), è una cosa giusta per chiunque risulti suo malgrado iscritto alla chiesa romana in quanto l'iscrizione, il più delle volte, avviene in età fanciullesca quando l'unica cosa che si è in grado di fare è quella di cagarsi addosso, quindi figuriamoci se, quando ci si caga ancora addosso, si possa prendere una decisione del genere.
Sarebbe come un Partigiano del 1948 essere iscritto al partito fascista di Benito mussolini. Certo, potrà dire io sono iscrito al PNF ma la penso diversamente ... e la coerenza?
Sbattezziamoci tutti e soprattutto non battezzate i nuovi nascituri. La chiesa romana è un abominio. I cardinali andrebbero processati tutti come processarono quelle facce di cacca a Norimberga nel '45!
Walter.

Anonimo ha detto...

@Anonimo del 16 Marzo 2013: LA FACCIA DI CACCA SEI TU BASTARDO !!!!

Alessia ha detto...

Ottimo esempio di cattolico medio. Grazie per avermi aperto la porta, esco anche io.

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