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giovedì, agosto 08, 2013

La barca e il feudo

Immediatamente, se ne acccorgono. I nostri giovani che sbarcano a Londra – purtroppo sempre più numerosi in questi ultimi tempi - la avvertono già dai primi passi. La sensazione di aver cambiato mondo. In bocca, un’espressione ormai usuale: “Ma qui tutto funziona!”…

del nostro corrispondente Renato Zilio

È vero, far girare una metropoli di otto milioni di abitanti con una efficacia straordinaria di mezzi pubblici - bus rossi e metro - sa di miracolo! Soprattutto, se si proviene da un mondo dove nulla cambia o tutto è complicato. Dove tutto un sistema si “barcamena” per sopravvivere... Barcamenarsi: sì, è proprio “la barca” la loro scoperta più grande, qui. Non tanto per le molte parole... (continua)
mercoledì, luglio 31, 2013

Il mondo in un’isola

S.Francesco del deserto sarà forse la prossima isola che il Papa vorrà visitare dopo Lampedusa

di Renato Zilio

In mezza alla laguna veneta, verdissima e incastonata come una perla di smeraldo, c’è un’isola dove si respira ovunque la presenza del santo di Assisi. Vi è sbarcato qui di ritorno dall’Oriente nel 1220, restandovi probabilmente “una quarantena”. Quaranta giorni di preghiera e di solitudine, come si usava allora. Qui è avvenuto il miracolo della predica del santo agli uccelli, come narra il libro di San Bonaventura... (continua)
domenica, giugno 30, 2013

L’abate a Londra

Quasi a consacrare il gemellaggio con Westmister Abbey dalle lontane radici benedettine, l’ultima apparizione ufficiale dell’Abate di Montecassino è in occasione del 60° di incoronazione della Regina. Serata all’esclusivo Reform Club.

di Renato Zilio

Atmosfera trepidante, clima severo e contesto barocco negli interni del palazzo Farnese. Ci si trova, però, nel cuore di Londra. Una copia esatta del palazzo nobiliare romano costruita sulla centralissima Pall Mall è sede del Reform Club, il più antico ed esclusivo club londinese. Obbligatorio vi è l’uso della cravatta, bandito, invece, quello del telefono e della macchina fotografica... (continua)
martedì, giugno 25, 2013

Liverpool, tra schiavitù e libertà

Visita ad una città e al suo museo-simbolo tra storia e attualità

di Renato Zilio

Il grido festoso dei gabbiani e l’odore forte di mare vi danno un prepotente senso di libertà. Quando si evoca il mare è sempre così, soprattutto a Liverpool. Il mare fa assaporare la distanza, la lontananza, il viaggio e l’avventura. Ma è precisamente il contrario che viene in mente qui sulla banchina del porto, chiamata Albert Dock. Non tanto la libertà, ma la schiavitù. Il commercio di schiavi. Un favoloso business d’oro per secoli arricchisce questa città più di tutti gli altri porti europei sulla pelle delle popolazioni nere d’Africa. Imponenti edifici ottocenteschi costruiti ambiziosamente sulla baia in fronte al mare lo dichiarano apertamente... (continua)
venerdì, aprile 19, 2013

Saper scrivere l'avvenire

Un incontro familiare attorno alla Parola di Dio insegna nell’umiltà a cattolici e ad anglicani a costruire lentamente i tempi di domani

di Renato Zilio

Listening to Bible. Il tema è un po’ generico, semplice, ma invitante: ascoltare la Bibbia. Ivor, pastore anglicano, non aggiunge altro se non un bel sorriso indiano come la sua origine, per comunicare l’invito. Così, in casa sua, luminosa ed accogliente ancor più di una casa inglese, ci si ritrova qualche giorno dopo. Una dozzina tra pastori, uomini o donne, un paio di orientali non cristiani e Joseph, un gesuita maltese, cattolico, che guida la riflessione... (continua)
giovedì, aprile 11, 2013

Un’onda lunga amara

Vista dall’estero, con gli occhi dei nostri emigranti italiani, questa sembra essere una triste scena: la parabola della nostra Italia

di Renato Zilio, corrispondente da Londra

Sembra di trovarsi proprio sotto la croce del Cristo, mentre i soldati romani giocano a dadi per prendersi a sorte la tunica. Si sta consumando una tragedia e chi ha responsabilità discute d’altro. Così, da lontano, sembra la nostra terra. Discutere, parlare d’altro o parlare semplicemente attorno ad un problema pare essere tipico della nostra cultura. Non quello di risolverlo. Di mettersi all’opera. Ricordo anni fa in Francia, mentre in patria si facevano conferenze sulla famiglia e la sua importanza... (continua)
mercoledì, marzo 13, 2013

Il papa che vorrei

Un missionario dei migranti a Londra (lo scalabriniano Renato Zilio) auspica un papa per i tempi d’oggi: un direttore d’orchestra, un’icona di Dio

Nell’ansia dell’attesa un giornale inglese lanciava ai suoi lettori la proposta di scegliere ognuno il proprio papa. Quasi un voto di conclave allargato: “Choose your own pope!” Tra una rosa di 115 cardinali, le loro foto, il profilo, la scheda informativa la scelta è amplissima. Il papa che vorrei - vivendo come missionario tra culture e uomini differenti in una metropoli multiculturale... (continua)
sabato, febbraio 16, 2013

Comunione e servizio

Uno scambio con un pastore anglicano sul tema dell’autorità dopo il gesto di Benedetto XVI

di Renato Zilio

“Sì, un passo verso l’unità!” mi fa sicuro. Marc, pastore protestante, nostro vicino, mi parla del gesto del Papa di dimettersi. Per lui è un piccolo, significativo step verso l’unità dei cristiani. Un segno di Dio. Senza accorgersi, è il passare da una concezione dell’autorità coltivata da secoli ad un’altra, dalla figura in filigrana di una monarchia a quella, invece, di un servizio, seguendo la parabola delle proprie forze e le parole stesse di Benedetto XVI... (continua)
giovedì, febbraio 07, 2013

Manila, di sorpresa in sorpresa...

Due giorni in una metropoli asiatica scoprendo umanità, religiosita e povertà di un popolo

di Renato Zilio

All’aeroporto di Manila mi viene incontro, sorridendo. “Tieni!” mi fa. È un grande casco da moto. È la prima sorpresa: farmi coraggio, stringermi all’altro, sfrecciare in un continuo slalom tra vetture e traffico indiavolato. Padre Mariano Cisco conduce la moto con un fare disinvolto e sbarazzino, degno di un diciottenne. È il rettore della teologia. Durante la settimana insegna all’università dei Gesuiti... (continua)
martedì, febbraio 05, 2013

Quaresima, tempo di profeti

Quaresima è il tempo opportuno per una lettura del nostro cammino di emigranti italiani all’estero e in patria, per trovarne il senso, coglierne lo spessore, ritrovarne la meta. Testimonianze.

di Renato Zilio

“Padre, ma sapesse cosa ho visto in Italia!” mi fa Giovanna. Il racconto dei nostri emigrati italiani all’estero è sempre interessante da ascoltare. Hanno occhi diversi per guardare. Hanno acquisito una sensibilità europea, francese, inglese o altro. Hanno la loro casa, la loro famiglia all’estero, dove vivono in un’invidiabile normalità. Sì, eroi di due mondi... (continua)
giovedì, gennaio 31, 2013

Vivere un sogno lontano

Per un italiano emigrato all’estero il mondo a qualsiasi età è sempre piccolo, l’incontro di mondi differenti prezioso. La storia di Giuseppe.

di Renato Zilio

“Ma è una follia - gli aveva detto qualcuno - a 86 anni mettersi in viaggio! Restare per aria una ventina d’ore fino ad arrivare alle Filippine non è impresa da poco!”. Ma questo era un sogno. Per lui, Giuseppe Ciampa di Montefalcione, emigrato nel ‘54 a Bedford a due passi da Londra, l’idea aveva quasi la sacralità di un voto. Concetta, la moglie - ormai nelle mani del Signore - aveva adottato... (continua)
martedì, gennaio 08, 2013

Un cammino d’Epifania

Come in una parrocchia romana si è vissuta l’Epifania, cammino personale e comunitario verso Dio

di Renato Zilio

Domenica dell’Epifania. Verso la fine della Messa, dopo aver celebrato i tre Magi, viene annunciato sobriamente l’arrivo... del quarto. Suspense. Ecco allora avanzare tranquillamente dal fondo della chiesa il seminarista indonesiano Pius Bala Lerek, con i mostacchi tipici del popolo di Timor, e andare dritto al microfono. Intona assorto ed emozionato un’antica nenia a Maria, come si canta laggiù da loro. Dolcissima. In due parole, in perfetto italiano, ne spiega il senso: “È questo il nostro grazie a Maria, per aver detto ‘sì’ alla nascita di questo bambino, di Gesù”. Un applauso generale sale dall’assemblea... (continua)
lunedì, dicembre 31, 2012

2013: un augurio, anzi una lezione

Un augurio per il nuovo anno dai nostri emigranti all’estero, che diventa per gli italiani un generoso, rinnovato impegno civile nel costruire in tempi difficili una comunità, un popolo e un avvenire comune

del nostro corrispondente a Londra Renato Zilio

“E come sta l’Italia?” gli faccio a bruciapelo. Mi guarda serio, fa una smorfia dura. Alberto, 22 anni, appena sbarcato a Londra, non stenta a trovare le parole. Brutte. Ma vuole tentare la fortuna qui, come migliaia di altri giovani arrivati in questi mesi. All’arrembaggio. Vuole provare. Provarsi. Uscire dal nido. Questa metropoli di otto milioni di abitanti è un magnete potente per i nostri giovani italiani più di ogni altra città d’Europa. Sembra, forse, l’unica ancora di salvezza. Invece, anche qui si respira aria di crisi. Aria di povertà... (continua)
venerdì, dicembre 28, 2012

Natale a Bedford

Sguardo su una notte di Natale all’estero tra emigranti italiani in terra inglese
 
del nostro corrispondente a Londra Renato Zilio

L’Italia va ben al di là dell’Italia. Non ci si pensa mai, ma al di là delle Alpi un popolo di emigranti ha sempre lo sguardo fisso sulla madrepatria. Come la comunità di italiani a Bedford, in Gran Bretagna. È come un grande paese di quattordicimila abitanti incastonato, quasi una perla tricolore, in una cittadina inglese sui centomila. Proprio l’altro giorno, un’autorità inglese riconosceva... (continua)
martedì, novembre 13, 2012

Un nuovo leader spirituale

Vuole che la gente lo chiami semplicemente Justin. Sarà il 105° Arcivescovo di Canterbury, Justin Welby, e entrerà ufficialmente nella celebre cattedrale il 21 marzo 2013.

del nostro corrispondente in Gran Bretagna Renato Zilio

Sguardo mite, sorridente, leggermente intellettuale: è il nuovo designato ad Arcivescovo di Canterbury, massima autorità spirituale anglicana, che emerge in tutti giornali. La candidatura del vescovo Justin Welby, con poco più di cinquant’anni di età, è sorta come un coniglio dal cappello. Una vera sorpresa. Molto spesso, questo è anche lo stile di Dio. Sorprendere, infatti, è infrangere i calcoli umani. “È il nostro Obama”... (continua)
mercoledì, ottobre 17, 2012

Saper dialogare

Il nostro Renato Zilio ci parla del libro di L. Tallarico e T. Peruz, edito dalle Paoline

In maniera soft e delicata si entra nella realtà umana più difficile, complessa e feconda: il saper dialogare. Dialogare è infatti un’arte non facile, che permette di capire e accogliere l’altro. Lo si articola qui in differenti parti o tappe, come le leggi del dialogo, le condizioni dell’amore, l’accettazione di sè. Fondamentale e alla base di ogni cammino di dialogo è l’ascolto: per coltivare reazioni significative ed entrare in sintonia con le persone che si incontrano è importante saper ascoltare. “Ascoltare vuol dire far silenzio dentro di sè, far tacere le parole che interpretano, che a tutti i costi vogliono trovare soluzioni veloci, le parole che fanno presumere di aver già capito senza prima aver ascoltato, condiviso”. Ecco quanto saggiamente sottolinea l’autore, ricordando pure che il vero dialogo cambia gli interlocutori. Li trasforma, infatti... (continua)
lunedì, ottobre 15, 2012

L’oro interiore. Alla ricerca della gioia e di altri tesori

Renato Zilio ci parla del libro di Anselm Grűn edito dalle Paoline

Fa ricordare il motto del cardinal Newman: il cuore parla al cuore. Il modo di procedere è benedettino, attento al gesto, alle cose e al loro significato spirituale. Il tema è il tesoro nascosto nel cuore umano: la gioia. Un vero dono di Dio. Da capire, scoprire o coltivare nei piu vari aspetti di un’estenza umana. L’autore è il celebre monaco Anselm Grün. Già il titolo impreziosisce il senso dell’opera: “L’oro interiore, alla riscoperta della gioia.” La metafora seduce. “L’oro ha sempre affascinato gli uomini di ogni epoca” introduce l’autore, come un metallo prezioso per eccellenza. Fa pensare alla gioia, “una forza terapeutica e stimolante in grado di svelare ciò che di bello e splendente è disseminato nel nostro oggi”. In tempi di difficoltà, di tensione e di complessità del vivere, un richiamo forte a questa dimensione si rivela salutare... (continua)
mercoledì, ottobre 03, 2012

Noi emigranti e Francesco d’Assisi

Era la sera del 3 ottobre 1226 quando tranquillo, come in punta di piedi, Francesco, atteso da Dio, se ne andò. Quasi danzando.

del nostro corrispondente a Londra Renato Zilio

Come sempre, corpo asciutto e consumato, sguardo ormai perduto, praticamente cieco, inseguiva una invisibile melodia. Oggi, è diventato il santo italiano più popolare e venerato nel mondo. La sua città, simbolo di pace. I suoi figli, a migliaia, simbolo di fratellanza. “I miei frati!” pare ancora sentire la sua voce con quel tenero richiamo. A noi, italiani emigrati all’estero, ha insegnato la sua stessa strada. Il cammino dell’esilio, lo spogliarsi da ogni cosa e da ogni affetto
... (continua)
mercoledì, settembre 05, 2012

La nostra festa con i santi

Anche quest’anno i santi sono scesi in piazza. Capita puntualmente da più di 40 anni. È il miracolo che succede normalmente all’estero, a Bedford, in terra anglicana, nell’ultima domenica di agosto.

del nostro corrispondente a Londra Renato Zilio

Con i santi scendono anche tutti gli emigranti, venuti dal sud Italia negli anni ‘50, ormai qui ben stanziati, come un tempo le truppe romane. Anni eroici: appena sbarcati, si erano messi subito di buona lena a lavorare nelle cinque fabbriche di mattoni della zona. A cottimo, anche dodici ore al giorno. La terra era ottima, argillosa. Ideale per servire con milioni di mattoni alla ricostruzione di Londra, devastata dalle incursioni tedesche... (continua)
sabato, agosto 25, 2012

Celebrare in emigrazione

L’eucarestia raccoglie l’assemblea dei discepoli intorno al proprio Maestro e al suo gesto più grande e impegnativo: spezzare il pane. Ma...

di Renato Zilio

“Grazie, padre, che bella messa!” fa lei, radiosa. Ma il missionario, con un mezzo sorriso, fa solo un cenno rassicurante. Non era una messa. Semplicemente, una celebrazione, preparata per filo e per segno, vissuta con calma, con gusto e bellezza. Celebrazione intensa e familiare per i 25 anni di matrimonio di Giuseppe e Angela, emigrati a Londra da tantissimi anni. Volevano dire grazie a Dio e alle loro... gambe. Per aver camminato insieme tanto a lungo, nonostante le difficoltà e le sorprese di una vita in emigrazione... (continua)


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