lunedì, febbraio 24, 2020
Nella notte una serie di raid aerei hanno interessato la periferia meridionale di Damasco. Ieri gli attacchi si sono concentrati su “decine” di obiettivi nella Striscia, dove si registrano almeno quattro feriti. Il nuovo focolaio di tensione innescato dall’uccisione di un membro del gruppo lungo il confine.

Gerusalemme (Asianews) - L’esercito israeliano ha sferrato nella notte una serie di raid aerei contro obiettivi del gruppo estremista palestinese Jihad islamica in Siria e a Gaza, in risposta ad un precedente lancio di razzi dalla Striscia nel proprio territorio. Nel mirino alcune postazioni del gruppo nella periferia meridionale di Damasco; ieri gli attacchi si erano concentrati su “decine” di obiettivi sparsi per Gaza.

Nella mattinata i vertici militari israeliani hanno confermato l’operazione, precisando di aver colpito “un hub operativo della Jihad islamica”; nel novembre scorso una operazione speciale dell’esercito con la stella di David aveva portato all’uccisione di uno dei leader del gruppo.

Le autorità siriane riferiscono che il sistema difensivo aereo avrebbe intercettato e abbattuto la maggior parte dei missili israeliani. A Gaza si sarebbero registrati almeno quattro feriti, ma non sarebbero stare vittime.

Israele ha attaccato in risposta al lancio di almeno 20 razzi dalla Striscia nella mattinata di ieri. Anche in questo caso non si registrano danni a edifici o persone. A innescare la nuova ondata di scontri l’uccisione, nella prime ore di ieri, di un membro della Jihad islamica lungo il confine fra Israele e Gaza. Secondo i militari l’uomo stava cercando di piazzare un ordigno esplosivo.

Un video, rilanciato e condiviso sui social, mostra un bulldozer israeliano che solleva il corpo dell’uomo, provocando le ire dei palestinesi. Immediata è arrivata la richiesta di vendetta cui è seguito, alcune ore più tardi, il lancio di razzi - rivendicato dalla Jihad islamica - dalla Striscia di Gaza che hanno messo in allerta il sistema difensivo oltreconfine.

La Jihad islamica, sostenuta dall’Iran, è uno dei gruppi miliziani più potenti nella Striscia di Gaza. Alleato di Hamas, il movimento estremista ha combattuto una serie di guerre contro Israele negli ultimi anni. Gli ultimi scontri si inseriscono in un contesto di crescente tensione nell’area, che ha registrato una escalation in seguito alla pubblicazione del cosiddetto “accordo del secolo”, il piano di pace per il Medio oriente accolto con favore da Israele e bocciato dai palestinesi.



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