mercoledì, maggio 28, 2014
La situazione “imprevedibile” e “instabile” ha spinto il dipartimento di Stato degli Stati Uniti a diramare una nota che “raccomanda a tutti i concittadini di essere estremamente prudenti e di lasciare immediatamente la Libia”. Nello stesso comunicato Washington sottolinea il rischio concreto di “rapimento, attacchi e uccisioni mirate” ai danni dei cittadini statunitensi.
Misna -
Alla luce degli ultimi sviluppi politici, istituzionali e sul piano della sicurezza, ieri Washington ha fatto dispiegare nei pressi delle coste libiche una nave d’assalto con un bordo un migliaio di elementi dei Marines, pronti a procedere all’eventuale evacuazione dell’ambasciata di Tripoli. Ieri a lanciare una minaccia diretta agli Stati Uniti, accusati di “aver trascinato la Libia nella guerra e in un bagno di sangue”
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mercoledì, maggio 07, 2014
Domani Supplica Pompei: Maria interceda per la pace nel mondo
Radio Vaticana - Al termine dell’udienza generale, Papa Francesco ha salutato i pellegrini presenti, lanciando, tra l’altro, anche un forte appello contro la droga. Ce ne parla Sergio Centofanti:
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Tra i tanti pellegrini presenti in Piazza San Pietro, c’erano anche i familiari dei ragazzi della comunità di recupero di San Patrignano, “ai quali – ha detto il Papa - mi unisco nel dire no ad ogni tipo di droga”
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mercoledì, aprile 23, 2014
Nel mirino il dicastero della Sanità, che avrebbe nascosto la situazione invece di intervenire. Il ministro Nguyen Thi Kim Tien minimizza e parla di “sole” 25 vittime. Vi sono al momento 3.430 casi confermati e oltre 5.800 sospetti. L’Oms segue da vicino l’evolvere della situazione. Genitori in allarme prendono d’assalto gli ospedali.
Asianews -
In Vietnam è allerta morbillo, con 123 vittime (tutte pre-adolescenti) confermate nel Paese e un'ondata di malcontento popolare crescente per i provvedimenti - ritenuti insufficienti - adottati sinora dalle autorità per contenere l'epidemia. Gli ospedali di Hanoi nel nord, Ho Chi Minh City nel sud e in altre località sono presi d'assalto da una popolazione impaurita dal dilagare della malattia
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mercoledì, aprile 23, 2014
Storie di ordinaria follia. Un operaio di Cosenza scopre per caso che la sua auto è bloccata da anni da fermo amministrativo per un debito di 6 centesimi. Un imprenditore edile di Rovigo si vede negare il Durc per aver evaso al fisco un centesimo di euro.
di Emanuela Biancardi
Aprile porta con sé gli scherzi proverbiali del suo primo giorno e spesso le sorprese nascoste in uova pasquali. Di certo i protagonisti delle vicende che vi vogliamo raccontare devono aver pensato ad un tradizionale scherzo a cadenza annuale. Lo avrebbero accolto sicuramente con una sonora risata, trovandolo magari idea originale come pesce d’aprile, da riciclare agli amici negli anni a venire. Ma quanto è capitato ai due ignari signori italiani è tutto vero
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mercoledì, aprile 02, 2014
Il governo nipponico ha concesso a 350 persone della città di Tamura, all'interno della "zona rossa" a rischio radiazioni, di tornare a casa: il livello di radiazioni "permette ora l'abitabilità dell'area". Gli evacuati totali di questo distretto sono 80mila, e non è chiaro quanti di loro vorranno tornare.
Asianews -
A poco più di tre anni dal devastante terremoto che ha sconvolto il Giappone, il governo nipponico ha permesso al primo gruppo di residenti della "zona rossa" nei pressi della centrale nucleare di Fukushima di tornare a casa. Il gruppo è composto da circa 350 abitanti del distretto Miyakoji, nella città di Tamura (che si trova all'interno dei 20 chilometri considerati "ad alto rischio"): secondo le autorità il livello di radiazioni locali "permette ora l'abitabilità dell'area"
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mercoledì, marzo 26, 2014
Rifugiarsi in casa? Non è una buona idea. Secondo i nuovi dati pubblicati oggi dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), «Circa 7 milioni di persone sono decedute prematuramente nel 2012 – uno su otto a livello mondiale – a causa dell’esposizione all’inquinamento dell’aria.
Greenreport -
Queste cifre rappresentano più del doppio delle stime precedenti e confermano che l’inquinamento dell’aria è ormai il principale rischio ambientale per la salute nel mondo. Si potrebbero salvare milioni di vita lottando contro l’inquinamento dell’aria». Dopo aver analizzato i fattori di rischio e tenuto conto della revisione della metodologia, l’Oms stima che «Nel 2012 l’inquinamento dell’aria interna sia stato legato a 4,3 milioni di decessi prematuri
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