Secondo indiscrezioni l’uomo era separato dalla moglie ma non accettava la situazione
In un appartamento popolare nella periferia di Trapani, si è compiuta una delle stragi più cruente registrate negli ultimi anni in Italia: Pietro Fiorentino, un quarantenne che viveva lavorando saltuariamente, ha ucciso la moglie di 39 anni, Stefania Maghali, la figlia Daniela di 8 anni, il cognato disabile Hans Maghali di 55 anni e la suocera Nunzia Rindinella di 77 anni. Ha poi appiccato fuoco ai corpi cospargendoli di liquido infiammabile e si è buttato nel vuoto dal 5° piano, morendo sul colpo. Sui corpi sono stati rinvenuti segni di armi da taglio ad eccezione del cognato che è morto soffocato per i fumi sprigionatisi nell’appartamento .
L’uomo era separato da alcuni mesi dalla moglie ma non accettava la separazione e la perseguitava. Non si dava pace di quella situazione e andava continuamente a trovarla , ed ogni visita era motivo di liti e tensioni, ed anche minacce di morte. La moglie avrebbe anche accettato di riaccoglierlo in casa: "Se metti la testa a posto ti riprendo a casa", gli avrebbe detto. E “mettere la testa a posto” avrebbe voluto dire cessare le scenate di gelosia e soprattutto smetterla di giocare con le slot machine e i videopoker ai quali dilapidava quel poco che guadagnava con i lavori saltuari. Ma non c’era stato verso di farlo cambiare.
Le persecuzioni erano aumentate negli ultimi mesi, insieme alle continue minacce e richieste di denaro: esasperata, sembra che la moglie avesse voluto denunciare il marito alle forze dell’ordine per minacce di morte e aggressioni , ma non si è mai provveduto ad una formale denuncia.
Nel pomeriggio la scena di questo orrendo delitto è stata resa più desolante da alcuni familiari di Pietro Fiorentino e di Stefania Mighali , che dopo uno scambio di reciproche accuse si sono picchiati e ingiuriati, proprio davanti l'edificio dove l'uomo ha ucciso tutta la famiglia.
Sul suo profilo facebook , nelle ‘info’, si legge in un messaggio : «Stefania e Daniela vi amoooooooooo», poi nella ‘bacheca’ si legge una citazione, rivolta probabilmente alla moglie : “Il CUORE di una persona è come quel foglio di carta, una volta che l'hai trattato male e ferito...è difficile riportarlo allo stato d'origine...rimarrà per sempre ‘stropicciato’!”.
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L’uomo era separato da alcuni mesi dalla moglie ma non accettava la separazione e la perseguitava. Non si dava pace di quella situazione e andava continuamente a trovarla , ed ogni visita era motivo di liti e tensioni, ed anche minacce di morte. La moglie avrebbe anche accettato di riaccoglierlo in casa: "Se metti la testa a posto ti riprendo a casa", gli avrebbe detto. E “mettere la testa a posto” avrebbe voluto dire cessare le scenate di gelosia e soprattutto smetterla di giocare con le slot machine e i videopoker ai quali dilapidava quel poco che guadagnava con i lavori saltuari. Ma non c’era stato verso di farlo cambiare.
Le persecuzioni erano aumentate negli ultimi mesi, insieme alle continue minacce e richieste di denaro: esasperata, sembra che la moglie avesse voluto denunciare il marito alle forze dell’ordine per minacce di morte e aggressioni , ma non si è mai provveduto ad una formale denuncia.
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