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lunedì, luglio 28, 2014

100.mo Grande Guerra. Mons. Redaelli: a Redipuglia Papa pregherà per vittime

A Redipuglia, Papa Francesco visiterà anche il cimitero austroungarico e pregherà per tutte le vittime della Grande Guerra.  

Radio Vaticana - Ad anticipare i dettagli della prossima visita di Francesco, il 13 settembre, al Sacrario militare che raccoglie i corpi di centomila caduti italiani nel Primo conflitto mondiale è stato questa mattina l’arcivescovo di Gorizia, mons. Carlo Maria Roberto Redaelli. Il presule, in occasione dei 100 anni dall’inizio della guerra, ha spiegato alla stampa i contenuti di una lettera che ha scritto ai fedeli della sua diocesi. Paolo Ondarza lo ha intervistato: ascolta... (continua)
mercoledì, luglio 02, 2014

Prima guerra mondiale: torna d'attualità l'opera di Benedetto XV

Un profeta dimenticato, ma che gli storici stanno riscoprendo come un grande Papa del secolo scorso. 

Radio Vaticana - E’ Benedetto XV, di cui ricorre quest’anno il centenario dell’elezione a Pontefice avvenuta il 3 settembre 1914. In queste settimane, in cui si ricorda l’inizio della Prima guerra mondiale, il suo insegnamento e la sua opera tornano di straordinaria attualità. Luca Tentori ha sentito per noi il domenicano padre Massimo Mancini, docente di Storia della Chiesa nella Facoltà Teologica del Triveneto di Venezia. Il servizio: ascolta... (continua)
venerdì, giugno 20, 2014

L'altro olocausto, quello dei nativi americani

Fu superiore per dimensione e profondità distruttiva all’olocausto degli ebrei. Eppure ancora oggi si stenta a prenderne coscienza e sull’ecatombe aleggia un silenzio che è quasi la prosecuzione del crimine collettivo 

 di Paolo Di Mizio 

Lo sterminio di tutte le etnie "indie", ovvero dei Nativi Americani, nel Nord America così come nell'America Centrale e nel Sud America, è il più immane e devastante olocausto di tutti i tempi operato per mano di noi Occidentali (ma badate, altri popoli di altre culture, in Asia e in Africa, hanno fatto altrettanto, forse anche di peggio). L'olocausto dei nativi americani non fu solo lo sterminio di milioni di persone, come l'olocausto degli ebrei per mano dei nazisti. Fu qualcosa di più profondo. Fu, oltre l'eccidio, anche la totale distruzione delle loro culture, portate alla completa scomparsa... (continua)
giovedì, giugno 05, 2014

Roberto Saviano ricorda Massimo Troisi a vent'anni dalla morte

Lo scrittore Roberto Saviano ricorda il grande attore napoletano in un post sulla sua pagina Facebook

Vent’anni fa moriva Massimo Troisi. La notizia della sua morte entrò in casa mia come un dramma che ci prendeva tutti. Sentimmo immediatamente la misura di ciò che avevamo perso. La comicità di Troisi era un luogo in cui tutti sono accolti. Nella sua eleganza e nella sua ironia lontana dalla cattiveria, dallo sfottò crudele, dall’invettiva, c’è un invito a stare insieme, vicini, nel guazzabuglio di questa vita. La sua partitura erano i modi di essere napoletani, le debolezze, i vizi e pregiudizi che diventavano commedie universali, lontanissime dal gioco dei luoghi comuni e dall’accidia della presa in giro. Raccontava mondi. Il jazz delle sue parole, il suo napoletano che tutti riuscivano a capire, la musica delle sue mani... (continua)
martedì, giugno 03, 2014

Cina: 25 anni fa le lotte per la libertà in Piazza Tienanmen

Giugno 1989: carri armati a Tienanmen

Radio Vaticana - 25 anni fa, in questi giorni, la protesta di Piazza Tienanmen, a Pechino, duramente repressa dalle autorità della Repubblica Popolare Cinese. Ma le istanze di libertà, di tutela dei diritti umani e di miglioramento sociale, espresse allora dai cittadini, non sono rimaste lettera morta. Giancarlo La Vella ne ha parlato con Cecilia Brighi, autrice del volume “L’imperatore e l’elettricista – Tien an Men e i giorni del coraggio”, edito da Dalai Editore: ascolta... (continua)
martedì, giugno 03, 2014

Putin: la Crimea entri nel manuale russo di storia

L'annessione della Crimea adesso è 'storia' della grande madre Russia 

La Crimea, dopo la recente annessione a Mosca, entrerà nel manuale unico di storia russo voluto da Putin. Il presidente russo ha ordinato al governo, tramite la società storica nazionale, di includere nel libro un capitolo sul ruolo della Crimea e di Sebastopoli nel destino dell'impero russo, dell'Urss e della Russia moderna. Il termine fissato è il prossimo 15 agosto. Con questa mossa Putin sugella anche sul lato storico e culturale l'annessione della Crimea alla grande madre Russia... (continua)
lunedì, giugno 02, 2014

Napolitano ricorda i caduti della prima guerra mondiale

Il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, ha reso omaggio all'Altare della Patria, al monumento del Milite Ignoto nel giorno della festa della Repubblica. 

"Stamane all'Altare della Patria,ho rivolto un deferente pensiero a tutti i militari italiani che hanno sacrificato la vita al servizio del Paese". Così il Capo dello Stato nel messaggio al Capo di Stato Maggiore della Difesa, Binelli, nel 68° della Repubblica e a 100 anni dallo scoppio della I Guerra Mondiale. "Gli Stati europei, che un secolo fa si combattevano con feroce accanimento, oggi sono uniti sotto la stessa bandiera" ma per l'Europa la pace non è definitivamente acquisita, dice Napolitano... (continua)
sabato, maggio 31, 2014

Napolitano visita la mostra sulla "Prima Guerra Mondiale"

"La prima guerra mondiale 1914-1918. Materiali e fonti e teatri di guerra", questo è il titolo della mostra

Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha visitato al Vittoriano, a Roma, una mostra dedicata alla Prima guerra mondiale. Ad accompagnarlo, tra gli altri, il ministro della cultura, Dario Franceschini. L'esposizione propone un percorso culturale e storico nella Grande Guerra attraverso materiali documentari originali scarsamente conosciuti e a volte inediti."La Prima guerra mondiale 1914-1918. Materiali e fonti" è una mostra interattiva... (continua)
giovedì, maggio 29, 2014

"A testa alta", fiction dedicata ai martiri di Fiesole, per i 200 anni dell'Arma

Presentata la fiction "A testa alta". La produzione, a cura della Rai, si inserisce nell'ambito delle celebrazioni per il Bicentenario dell'Arma. 

"I duecento anni dei Carabinieri rappresentano duecento anni di storia patria. Per questo stiamo preparando uno speciale sull'Arma per Rai Storia". Così il Direttore Generale della Rai, Gubitosi, presentando il film tv "A testa alta", di Maurizio Zaccaro, in onda il 2 giugno su Rai Uno, storia di tre carabinieri che a Fiesole nel 1944 si consegnarono ai nazisti per salvare la vita alla popolazione. "I carabinieri sono una garanzia per il Paese e la Rai è lieta di raccontarli", ha detto il presidente Rai, Tarantola, presentando la fiction alla Scuola Ufficiali Carabinieri di Roma... (continua)
mercoledì, maggio 28, 2014

Piazza della Loggia. A 40 anni dalla strage di Brescia, una città che non si arrende.

Cerimonie di commemorazione a Brescia a 40 anni da una strage impunita. I rintocchi delle campane, nell’ora dello scoppio della bomba, per ricordare le otto vittime del 28 maggio 1974. 

di Emanuela Biancardi 

L’orologio segna le 10 e 12 minuti. Il silenzio nella piazza è totale. Commovente. A romperlo, il suono di 8 rintocchi. Sembrano voler scandire gli otto nomi delle vittime della strage. Piazza della Loggia è muta ed ascolta: “Giulietta Banzi Bazoli 34 anni insegnante, Livia Bottardi Milani 32 anni insegnante, Euplo Natali 69 anni pensionato, Luigi Pinto 25 anni insegnante, Bartolomeo Talenti 56 anni operaio, Alberto Trebeschi 37 anni insegnante, Clementina Calzari Trebeschi 31 anni insegnante, Vittorio Zambarda 60 anni operaio”... (continua)
lunedì, maggio 26, 2014

Morto il generale Jaruzelski, ultimo leader comunista della Polonia

E' morto dopo una lunga malattia all'età di 90 anni il generale Wojciech Jaruzelski, l'ultimo leader comunista della Polonia.

E' morto a Varsavia a 90 anni il generale Wojciech Jaruzelski che il 13 dicembre 1981 decretò lo stato di guerra in Polonia contro il sindacato Solidarnosc di Lech Walesa e lo fece arrestare. La notizia è stata diffusa dall'agenzia di stampa Pap, citando l'ex presidente Aleksander Kwasniewski" e confermata dall'ospedale militare di Varsavia. Dopo la svolta democratica del Paese nel 1989 Jaruzelski fu il primo presidente. Jaruzelsky combatte' nella seconda guerra mondiale in un'unità polacca dell'esercito sovietico. Fnita la guerra fu nominato commissario politico delle forze armate polacche. Quando i carri armati sovietici entrarono in Cecoslovacchia, nel 1968, Jaruzelsky era ministro della difesa... (continua)
sabato, maggio 24, 2014

Quel fronte dimenticato della grande guerra

L’Europa commemora quest’anno il centesimo anniversario dell’inizio della Prima guerra mondiale ma rischia di dimenticare un pezzo di storia importante: quella dell’Africa, un continente che durante il conflitto pagò un tributo drammatico in termini di lutti, sofferenze e privazioni.  

Misna - A sottolinearlo, in un editoriale ricco di dati apparso questo mese, è la rivista Africa Report. “Il primo colpo d’arma da fuoco di un’unità combattente britannica – si ricorda nell’articolo – fu esploso da un soldato africano, il sergente maggiore Alhaji Grunshi del Reggimento della Costa d’Oro, quando le forze anglo-francesi invasero la colonia tedesca del Togoland il 7 agosto 1914; mentre le ultime truppe tedesche si arresero nella Rhodesia del nord il 25 novembre 1918, due settimane dopo la firma dell’armistizio in Europa”... (continua)
venerdì, maggio 23, 2014

22 anni fa l'attentato a Falcone. A Palermo la "Nave della legalità"

Giovanni Falcone veniva ucciso 22 anni fa, e Palermo lo ricorda con migliaia di studenti e le cariche dello Stato. 

La strage di Capaci, sebbene sia avvenuta 22 anni fa, viene ricordata con grande partecipazione soprattutto tra gli studenti. Molti di essi non erano nemmeno nati quando Falcone venne ucciso. La strage di Capaci rimane nel cuore non soltanto degli italiani ma del mondo intero, che non perde occasione per mostrare la propria indignazione di fronte ad un atto di questa gravità. Un attentato mafioso pianificato per mesi ed organizzato nei minimi dettagli. La mafia utilizzò mezzo chilo di tritolo, posizionato sotto il manto stradale, per eliminare il magistrato che tanto fastidio stava dando alla comunità mafiosa... (continua)
sabato, maggio 17, 2014

Nakba. Mezzo milione di foto per non dimenticare

In corso la digitalizzazione dell’archivio fotografico realizzato dall’ONU dal ’48 in poi, che si è meritato il riconoscimento dell’Unesco per l’alto valore storico. Ma la “catastrofe” non è mai finita. 

di Chiara Cruciati  

Gerusalemme (NenaNews) - Sessantasei anni di esilio, cominciati nel 1948 e mai realmente terminati. A documentare la catastrofe del popolo palestinese, la Nakba, per evitare che la deportazione di massa e la pulizia etnica di un intero popolo venga dimenticata, ci hanno pensato le Nazioni Unite: 525mila fotografie che raccontano il dramma terribile di 800mila persone, da un giorno all’altro diventate la popolazione rifugiata più ampia del mondo ... (continua)
venerdì, aprile 25, 2014

25 Aprile 2014, 69esimo anniversario della Liberazione dell'Italia dal nazi-fascismo

Quella della guera di liberazione dall’oppressore nazi-fascista fu una meravigliosa avventura resa possibile da uomini che divennero eroi e che saranno ricordati per sempre.

Realizzarono, versando il loro sangue, il sogno eccelso della libertà. Cacciarono dal sacro suolo della Patria l’indegno sopruso additando a tutto il paese la via della riscossa iniziando a spargere quei germi che si rivelarono, di lì a poco, estremamente letali per l’oppressore nazifascista. Noi dobbiamo un ringraziamento dal profondo del cuore a tutti coloro che diedero la vita per consentire a noi che venimmo dopo, di viverne una degna di tale nome e di respirare l’aria della libertà. Eroi di cui noi oggi siamo fieri di essere figli, ricchi come siamo dei profondi valori umani e cristiani che ci hanno lasciato in retaggio. Non tradiremo mai il loro sacrificio.
di Silvio Foini
... (continua)
giovedì, aprile 24, 2014

Turchia: per la prima volta Ankara fa le sue "condoglianze" agli armeni per il (non nominato) genocidio

Messaggio di Erdogan per il 24 aprile, giorno del ricordo del "Grande male". Nel documento non si riconosce alcuna responsabilità, ma si esprime sostegno a ricerche storiche e si parla di "futuro comue". 

Ankara (AsiaNews) - Per la prima volta il governo turco ha presentato le sue "condoglianze" ai discendenti degli armeni per le "sofferenze" del "difficile periodo" degli ultimi anni dell'Impero ottomano. In un messaggio del premier turco, Recep Tayyip Erdogan, parte dall'affermazione che il 24 aprile "ha un significato particolare per i nostri cittadini armeni e per tutti gli armeni del mondo". Il riferimento è al giorno nel quale si commemora il "genocidio degli armeni", la deportazione (nella foto)... (continua)
lunedì, aprile 07, 2014

Rwanda: Kigali, al via le celebrazioni per il ventennale del genocidio

L’accensione di una fiamma al memoriale di Gisozi, a Kigali, da parte del presidente Paul Kagame, con una torcia che ha percorso il paese delle Mille colline negli ultimi tre mesi, ha segnato l’avvio ufficiale delle celebrazioni del ventennale del genocidio.  

Misna - La fiamma rimarrà accesa per cento giorni, la durata dei massacri della primavera del 1994. Come ogni anno il lutto, ‘icyunamo’ in lingua kinyarwanda, ha inizio il 7 aprile, Giornata internazionale di commemorazione del genocidio dei Tutsi. “Un tempo per ricordarsi delle vite perse, per dare prova di solidarietà con i sopravvissuti e per unirci affinché non accada mai più, in Rwanda come altrove” recita il programma ufficiale. A seguire l’atteso intervento del capo dello Stato nel principale stadio della capitale, con la partecipazione di rappresentanti di numerosi paesi e organizzazioni internazionali, tra cui il segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon... (continua)
lunedì, marzo 24, 2014

Fosse Ardeatine, 70 anni fa l'eccidio. Testimonianze di Giulia Spizzichino e Vera Michelin Salomon

"La pace non è un dato scontato, ma una conquista, dovuta alla unità europea che oggi troppo superficialmente si cerca di screditare e attaccare". 

Radio Vaticana - Così il presidente della Repubblica Napolitano oggi durante la commemorazione del  70.mo anniversario dell’eccidio delle Fosse Ardeatine. 335 civili e militari vennero uccisi il 24 marzo 1944 per mano dei nazisti. L’esecuzione fu decisa in seguito alla morte, il giorno prima, di 33 soldati tedeschi nell’attentato partigiano di Via Rasella. Alle Fosse Ardeatine, Giulia Spizzichino perse 7 familiari; nel rastrellamento furono coinvolti altri 11 suoi parenti, tra donne e bambini, gasati ad Auschwitz. Paolo Ondarza l’ha intervistata: ascolta... (continua)
mercoledì, marzo 19, 2014

70 anni dalle Fosse Ardeatine. Al Senato i familiari lanciano un appello per non dimenticare

Lunedi 24 marzo saranno 70 anni dall’eccidio delle Fosse Ardeatine. Una strage nazista, che divenne l’evento simbolo dell’occupazione nazista di Roma. Questa mattina, il ricordo in un convegno al Senato a cui sono intervenuti anche parenti delle vittime. Alessandro Guarasci: ascolta  

Radio Vaticana - Ogni romano, almeno una volta nella sua vita, è stato alle Fosse Ardeatine. Era il 24 marzo del ’44 quando, per rappresaglia a un attentato dei partigiani in via Rasella, i nazisti uccisero 335 persone nelle cave di pozzolana sulla via Ardeatina. Gente comune, antifascisti, ebrei. Ed oggi c’è ancora chi vive quei momenti come una ferita aperta. E’ il caso di Rosetta Stame, presidente dell’Associazione dei familiari delle vittime, che ricorda l’incontro col padre in prigione prima della morte... (continua)
lunedì, febbraio 17, 2014

L'ultimo giorno di Michelangelo

450 anni fa, il 18 febbraio, moriva a Roma il grande toscano. Nella notte la salma fu trafugata dai fiorentini e il funerale si svolse a Santa Croce  

Città Nuova - Era il 17 febbraio 1564 e Michelangelo di Ludovico Simoni de’ Buonarroti stava male. Malissimo. Tommaso de’ Cavalieri, l’amico fidato, e Daniele da Volterra, il pittore-discepolo fedele, gli stavano accanto. Il vecchio, 89 anni, che fino a pochi giorni prima cavalcava sotto l’acqua ghiacciata e con indosso i soliti abiti frusti – la biancheria buona che gli mandavano da Firenze la conservava nell’armadio –, era allo stremo. Si faceva leggere la Passione di Cristo e forse guardava l’ultima scultura, abbozzata, su cui si accaniva da giorni. Non gliel’aveva commissionata nessuno, la lavorava per sé. Era un tronco con una figura incerta appoggiata sopra un corpo nudo... (continua)


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