venerdì, ottobre 07, 2016
Secondo il giudice "il fatto non sussiste". Cadono le accuse di peculato e truffa che avevano portato la procura a chiedere tre anni. L'ex primo cittadino: "Ristabilita la verità".

L'ex sindaco di Roma Ignazio Marino è stato assolto dall'accusa peculato, truffa e falso nell'ambito del processo sul caso scontrini e le consulenze della Onlus Imagine. La procura di Roma aveva chiesto per l'ex sindaco tre anni, ma secondo il gup Pierluigi Balestrieri "il fatto non costituisce reato" in merito alla vicenda della Onlus, mentre "il fatto non sussiste" per quanto riguarda la contestazione di peculato.

Oggetto del processo le famose 56 cene, per circa 13 mila euro, pagate dall'ex sindaco con la carta di credito, e la predisposizione di certificati che attestavano compensi destinati a collaboratori fittizi o inesistenti che avrebbe procurato alla Onlus un ingiusto profitto di 6mila euro. Una vicenda che aveva scatenato le accuse delle opposizioni e di molti membri del suo stesso Partito Democratico, decretandone il prematuro scioglimento della giunta, poi commissariata.

"Sono felice, aspettavo questo esito perché sapevo di essere innocente". E' il primo commento dell'ex sindaco di Roma, visibilmente commosso: "Ringrazio la giustizia, di fronte ad accuse infamanti e a comportamenti dei media e della politica molto pesanti, e' stata finalmente ristabilita la verità. Desidero ringraziare innanzitutto i miei avvocati, che si sono battuti con passione, dedizione e professionalità". Circa un suo possibile ritorno in politica, Marino ha glissato: "Non e' questo il momento per prendere decisioni ma e' invece un momento di riflessione su quello che e' stato e su quello che verrà".


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