mercoledì, maggio 11, 2016
Perquisizioni della GdF di Brescia nelle province di Bergamo, Brescia, Lodi, Milano e Varese, nell'ambito di indagini sulle frodi fiscali. La frode ammonta a circa 70 mln di euro. Al centro uno studio commercialistico lombardo.

Una frode da 70 mln di euro con 69 indagati in tutto. E' l'ipotesi della Procura di Brescia che ha scoperto un "sistema" per non pagare le tasse messo in piedi da studio commercialistico lombardo. Dalle prime ore dell’alba, 280 finanzieri del Comando Provinciale di Brescia stanno eseguendo un centinaio di perquisizioni nelle province di Bergamo, Brescia, Lodi, Milano e Varese.

Le indagini, tuttora in corso, avrebbero già accertato l’operatività di una vera e propria organizzazione, radicata nell’Ovest bresciano, dedita alla gestione fraudolenta di numerose aziende, per lo più del settore edile.

Le ipotesi di reato sono truffa aggravata, impiego di denaro o di beni di provenienza illecita, dichiarazione infedele, omessa dichiarazione ed indebite compensazioni.

Lo studio commercialistico al centro dell'organizzazione avrebbe fornito consulenze aziendali finalizzate a frodare l'erario tramite "illecite compensazioni d’imposta, ovvero attraverso la falsa costituzione in bilancio di crediti nei confronti dello Stato da utilizzare in compensazione di debiti che, quindi, di fatto non erano versati. In sostanza, un modo illecito per azzerare il cuneo fiscale, con conseguente rilevante danno per le casse dello Stato e grave distorsione del mercato".

Secondo le Fiamme Gialle, la maggior parte delle società in questione erano intestate a meri prestanome, procacciati dallo stesso studio commercialistico, che curava anche tutte le pratiche concernenti le fittizie domiciliazioni delle sedi societarie dei propri clienti, mettendoli a riparo da possibili ispezioni.

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