mercoledì, dicembre 03, 2014
Due le ipotesi allo studio di Palazzo Chigi per la crisi dell'Ilva.

Le ipotesi al vaglio del governo sono l'intertervento pubblico e il coinvolgimento della Banca europea degli investimenti. E' quanto sarebbe emerso durante il vertice a Palazzo Chigi, durato circa due ore, tra il premier Renzi, il commissario straordinario per l'Ilva Gnudi e il ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi. Gnudi al termine avrebbe detto ai giornalisti che "si stanno valutando varie possibilità" e che "se si chiede un finanziamento con le garanzie la Bei non può non intervenire".

Il premier Matteo Renzi alla Camera: "Per la vicenda Ilva il governo valuta la possibilità per un certo periodo di tempo, di un intervento pubblico che affronti questione ambientale e che consenta di tornare al mercato una volta" che l'Ilva "tornerà ad esser azienda leader in Europa".

Nel frattempo i lavoratori di Cornigliano hanno proclamato lo stato di agitazione e chiesto un incontro urgente al governo per capire se si possa passare dalle parole ai fatti sulla "nazionalizzazione".

Il presidente della Puglia, Nichi Vendola, uscendo dal Mise, in merito all vicenda Ilva dichiara ai giornalisti che lo incalzano che "La volontà di Renzi di un intervento pubblico su Ilva, attraverso Cdp, per farsi carico dei problemi di liquidità, dell’avvio delle bonifiche e del rilancio della siderurgia, secondo me è la via maestra. Spero non sia una boutade perchè riguarda il futuro di 20.000 famiglie e della industria italiana".

Il ministro dei trasporti Maurizio Lupi a margine degli incontri coi commissari Ue a Bruxelles, spiega che l’intenzione del governo è di mettere in piedi per l’azienda dell’acciaio: "un grande piano di rilancio industriale come per Alitalia" in cui coinvolgere partner italiani e internazionali in cui il ruolo dello stato è solo quello di "promotore". Continua: 'Rinazionalizzazionè per l’Ilva "è una bruttissima parola, che non condivido" e che "ogni volta che sento mi fa venire la pelle d’oca".


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