lunedì, aprile 15, 2013
Uno degli economisti tedeschi più eminenti ha chiesto la rapida dissoluzione della zona euro nella sua forma attuale, sostenendo che la visione di un’Europa unita è in pericolo di implodere se i paesi indebitati non vengono messi alla porta.

di Silvio Foini

Joachim Starbatty, professore di economia politica, parlando durante una conferenza che vedeva la nascita di un nuovo partito separatista ferocemente avverso ai salvataggi dell’eurozona, che ha definito incostituzionali, ha sostenuto che la UE finirà per collassare se la battaglia dell’eurozona continuerà. “L’Europa si sta lacerando in questo momento - ha detto Starbatty - Una moneta che si supponeva avrebbe dovuto unire un continente sta facendo esattamente il contrario: é debole e in difficoltà in gran parte perché i singoli membri non sono più in grado di sostenerla. Quindi sarebbe meglio se questi paesi che non sono competitivi, come la Grecia, l’Irlanda, la Spagna, l’Italia, ecc, fossero lasciati uscire oppure un’alternativa - ha precisato - sarebbe che uscisse la Germania”.

Il nascente partito è composto da intellettuali, medici ed economisti. Il numero dei professori ha fatto sì che fosse soprannominato, all’italiana, il “partito dei professori”, ma ci sono anche imprenditori di piccole e medie imprese. Conta al suo interno già 6.000 aderenti. Il nome del partito è “Alternativlos” che in tedesco significa che “Non ci sono alternative”. Molti sostengono il ritorno al marco.

Il professore ha precisato che molti politici tedeschi stanno nascondendo la testa sotto la sabbia poiché non vogliono ammettere la realtà: il loro progetto visionario non può continuare a funzionare, perché credono così tanto nel sogno e temono di essere visti come anti-europei. Starbatty rifiuta invece l’etichetta di anti-europeo spesso attribuita al partito, preferendo quella di euroscettico.

Un sondaggio ha suggerito che il 26% dei tedeschi, timorosi sul futuro della loro economia e preoccupati per i loro risparmi, si direbbe pronto a votare per un partito anti-euro. Il dato sale al 40% per la fascia di età 40-49.

Qui da noi, e non da adesso, abbondano gli euroscettici, ma sembra quasi vietato esporsi, pena critiche da destra e da manca. Eppure come l’Italia versi è sotto gli occhi di tutti… e forse forse il professore tedesco non ha tutti i torti.

Sono presenti 2 commenti

Anonimo ha detto...

Ha ragione. Quanto prima usciamo dall'europa tanto meglio arà e non veniteci a raccontare altre baggianate.
Luca-

Anonimo ha detto...

Al peggio non c'é mai fine: osano proporre Prodi presidente della Repubblica! Ma sono tutti pazzi!
E' l'inventore dell'euro!!!!! La nostra rovina.
Gian Paolo

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