martedì, maggio 05, 2009
Nel corso di 27.633 ispezioni, non è stata rilevata corrispondenza tra il prodotto ingannevole commercializzato via web e la derrata realmente acquistata dall’utente

Eco51.it - Il nuovo tipo di pirateria alimentare è stata “pescata” in rete dai carabinieri dei Nuclei Antisofisticazioni e Sanità (Nas) del Comando per la Tutela della Salute. L’indagine era stata avviata per verificare la regolarità della commercializzazione dei prodotti enogastronomici venduti tramite il canale distributivo alternativo di maggiore tendenza: quello online tramite Internet. Nel 2008, infatti, in Italia è stato registrato un incremento di vendita superiore al 60%, rispetto a quello europeo, equivalente a più di un prodotto ogni 60 secondi. Nel corso di 27.633 ispezioni, non è stata rilevata corrispondenza tra il prodotto ingannevole commercializzato via web e la derrata realmente acquistata dall’utente. In seguito a questo controllo efficace ed efficiente del crimine, sono state arrestate 49 persone soprattutto nel settore degli oli e dei grassi, sequestrate 18,7 milioni di confezioni enogastronomiche – soprattutto carni, prodotti da allevamento e conserve alimentari, ma anche vini e alcolici, latte e derivati – e 34 milioni di kg di prodotti allo stato sfuso, per un valore di quasi 160 milioni di euro.

A fronte della diffusione del fenomeno, l’Organizzazione Agricola nazionale della Coldiretti lancia l’allerta contro le truffe. E’ importante che il consumatore controlli, dell’alimento, l’autenticità, i requisiti igienico - sanitari e la garanzia della provenienza territoriale (o dell’origine protetta riconosciuta nell’ambito dell’Unione europea). Soprattutto questa raccomandazione è da seguire acquistando in un canale distributivo indiretto come Internet: cibi e bevande sono maggiormente soggetti a rischi di deperibilità, scadenza, danneggiamenti in seguito a trasporti e falsificazioni di “made in Italy”, accattivanti per i prezzi più convenienti rispetto a quelli di mercato, commercializzati su siti stranieri.

Dopo analisi e meticolosi monitoraggi della rete, i Nas impegnati nella lotta contro le frodi e le sofisticazioni (ECO 51, qui e qui) hanno controllato l’intero territorio nazionale. Sono stati scelti più di 30 siti Internet tra i più attivi nel commercio in rete per controllarne le sedi fisiche di attività e di produzione delle merci. L’indagine si è appena conclusa con l’invio a giudizio di 14 persone per mancato rispetto dei requisiti igienico - sanitari previsti dalle norme vigenti e il sequestro di oltre una tonnellata di prodotti alimentari, per un valore stimato di circa 100mila euro.

Le violazioni più gravi sono state accertate dai Nas di Livorno a Pietrasanta, in provincia di Lucca, a carico del titolare di un’azienda agricola organizzata a livello imprenditoriale senza autorizzazioni igienico - sanitarie a norme Cee. Le incriminazioni riguardano l’esercizio abusivo della produzione e della commercializzazione di alimenti scaduti e di provenienza incerta spacciati per salumi tipici italiani (“porchetta toscana”, ecc.) su una vetrina web del sito di compravendita eBay, uno dei più frequentati online. In realtà, tutto avveniva senza requisiti igienico - sanitari: i suini di varie razze, allevati in proprio, erano macellati irregolarmente, trasformati in prodotti e stoccati in una fatiscente struttura abusiva in legno, smaltiti tra rifiuti come carcasse di veicoli ed elettrodomestici incendiati in loco. Sono stati sequestrati circa 100 chili di carne suina destinata al consumo umano, congelata impropriamente senza utilizzare un idoneo abbattitore di temperatura, oltre a più di 100 capi di bestiame, per un ammontare complessivo di circa 60mila euro.

Per smascherare la pirateria alimentare, garantire la sicurezza a tavola e combattere il lievitare dei prezzi nel percorso dal produttore al consumatore, la Coldiretti ha lanciato il progetto per la più estesa rete commerciale di prodotti italiani. La “campagna amica” – amica dell’ambiente, della salute e dell’economia – garantirà mercati dove acquistare direttamente le produzioni locali secondo un “piano spesa sicura”, come annunciato dal presidente della Coldiretti Sergio Marini alla Convention “Stop a inganni e speculazioni. Nasce la filiera agricola tutta italiana”.

di Antonella Gilioli

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