Visualizzazione post con etichetta medioriente. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta medioriente. Mostra tutti i post
venerdì, marzo 24, 2017

Siria, i governativi avanzano a nord ma la situazione a sud del paese è critica

Le unità di elites dell'esercito siriano "Tigri", con il supporto dell'aviazione russa e siriana hanno conquistato ieri l'ultima roccaforte in mano ad ISIS nella zona est di Aleppo. Critica invece la situazione a sud del paese a nord di Hama dove il più grande villaggio cristiano del paese Mhardeh, è completamente circondato dai jihadisti.

L'esercito siriano ha ormai conquistato Deir Hafer a nord della Siria, ad est dell'Eufrate.
Il comandante in capo delle forze siriane, gen. Suhail Al Hasan, ha dato i terroristi dell'ISIS un breve periodo di tempo, affinché essi potessero fuggire dalla loro ultima roccaforte a est di Aleppo, la città di Deir Hafer. Tuttavia, il gruppo terroristico ha rifiutato di farlo.
In risposta, le forze della divisione d'assalto dell'esercito siriano 'Tiger' sono riuscite a liberare i due ultimi villaggi (Lalat Mohammad e Tel Susah)... (continua)
mercoledì, marzo 22, 2017

Contrattacco jihadista su Damasco, bombardati quartieri residenziali

La situazione in Siria resta complessivamente difficile da quando le forze islamiste guidate da al Nusra hanno contrattaccato su tutti i fronti nella parte meridionale del paese. La situazione è difficile soprattutto a Damasco e nella parte nord-est di Hama.

                                               di Patrizio Ricci

La situazione nella capitale si è aggravata dal 20 marzo quando Jihadisti, islamici e ribelli affiliati con l'Esercito siriano libero (FSA), precisamente Hayat Tahrir al-Sham, Failak al-Rahman (FSA) e Harakat Ahrar al-Sham hanno improvvisamente contrattaccato le posizioni nella zona di Jobar, alla periferia di Damasco. Gli insorti provenienti da tutti e tre i gruppi - HTS, Ahrar Al Sham, e Faylaq al Rahman nelle foto... (continua)
venerdì, marzo 17, 2017

Siria: bombe su moschea, decine di vittime

Purtroppo non cessano le violenze in Siria, a sei anni dall’inizio del conflitto: un raid aereo contro una moschea ha provocato ieri circa 40 morti.

Radio Vaticana - Intanto, i rappresentanti dell’opposizione al regime di Assad hanno fatto sapere che non andranno ai prossimi colloqui di pace in Kazakistan. Ma c’è anche la buona notizia di quanti ricevono aiuti insperati. Il servizio di Sergio Centofanti:

Non si sa chi sia stato a colpire: aerei russi, siriani o americani. Durante la preghiera serale le bombe sono cadute sulla moschea di Jeenah, vicino Aleppo, zona controllata dai ribelli. Decine le vittime. L’aviazione russa ha bombardato posizioni del cosiddetto Stato Islamico nei pressi di Palmira, un’area ricca di gas naturale. Mentre missili terra aria sono stati lanciati dalla Siria in un territorio controllato da Israele a seguito di una serie di raid aerei israeliani. Da parte loro, le opposizioni ad Assad hanno annunciato che non parteciperanno ai colloqui di Astana... (continua)
mercoledì, marzo 15, 2017

I ribelli eseguono altri due attentati a Damasco

Oggi due attentatori suicidi si sono fatti esplodere in due diversi luoghi di Damasco. Secondo l’agenzia SANA il primo che si è fatto esplodere nei pressi del Palazzo di Giustizia nella capitale siriana ha provocato  la morte di almeno 31 persone e il ferimento di altre 102.

di Patrizio Ricci

Secondo quando ha riferito il capo della polizia Keir Mohammed Ismail, l’esplosione è avvenuta verso le 13:20 ora locale. Un attentatore suicida vestito in uniforme militare, in possesso di granate e arma automatica ha azionato l’esplosivo non appena è stato avvicinato dalle forze dell’ordine... (continua)
mercoledì, marzo 15, 2017

Crimini di guerra in Siria: al via la campagna contro l’impunità

Mentre in Siria i crimini di guerra e i crimini contro l’umanità continuano a rimanere impuniti, in occasione del sesto anniversario della crisi che ha sconvolto il paese abbiamo lanciato (leggi il comunicato stampa ufficiale) una campagna per chiedere ai leader mondiali di agire per assicurare giustizia, verità e riparazione a milioni di vittime del conflitto.

Amnesty - La campagna, intitolata “Giustizia per la Siria”, chiede ai governi di porre fine all’impunità e avviare l’accertamento delle responsabilità sostenendo e finanziando il meccanismo d’indagine approvato dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite lo scorso dicembre e applicando la giurisdizione universale per indagare e processare persone sospettate di crimini di guerra e crimini contro l’umanità nel corso del conflitto siriano ... (continua)
martedì, marzo 07, 2017

Ad Antalya (Turchia), primo incontro trilaterale tra i vertici militari di USA, Russia e Turchia sulla Siria

Secondo quanto riportato dal quotidiano americano 'Daily News' il 7 marzo, per la prima volta, ufficiali turchi, statunitensi e russi si sono incontrati ad Antalya (Turchia) in quello che per il suo genere è stato 'il primo vertice tripartito'. La riunione era stata annunciata il 6 marzo dall'emittente turca Haber  TV.

di Patrizio Ricci

Al meeting ha preso parte il capo di stato maggiore turco generale gen. Hulusi Akar,  il capo di stato maggiore degli Stati Uniti generale Joseph Dunford e il capo di stato maggiore russo generale Valery Gerasimov. Sebbene nel corso degli ultimi mesi erano avvenuti incontri bilaterali, finora
... (continua)
venerdì, marzo 03, 2017

Siria: l'esercito siriano riconquista Palmyra

Le forze siriane, supportate dagli alleati, hanno ripreso ieri l'antica cittadina romana di Palmyra. L’operazione si è svolta con il sostegno attivo degli aerei russi e soprattutto con l’aiuto della sua componente elicotteri di attacco.

Il ministro della Difesa Sergei Shoigu ha riferito al presidente Vladimir Putin che le operazioni delle truppe siriane appoggiate da elicotteri russi sono terminate. I particolari dell’operazione sono stati illustrati in una videoconferenza delle forze armate di Mosca.
In tutto l'arco dei combattimenti notevole è stato il contributo dei consiglieri militari russi ed Hetzbollah. Sembra che per sparigliare ulteriormente ISIS in ritirata per la prima volta sia stato compiuto un aviolancio di paracadutisti siriani alle spalle delle milizie dell’ISIS.
... (continua)
giovedì, marzo 02, 2017

Un Video del Papa per i Cristiani perseguitati accompagna ACS-Italia nel suo nuovo viaggio in Iraq

L’edizione di marzo del Video di Papa Francesco, prodotto dal pontificio Worldwide Prayer Network e sostenuto dalla Fondazione Aiuto alla Chiesa che Soffre, riguarda i Cristiani perseguitati e discriminati per motivi di fede in ogni parte del mondo, senza distinzione di rito o confessione.

Il Pontefice in diverse occasioni ha esclamato: “Quante persone sono perseguitate a motivo della loro fede, costrette ad abbandonare le loro case, i loro luoghi di culto, le loro terre, i loro affetti!”. Nelle sue Intenzioni di preghiera per il mese di marzo il Santo Padre invita a pregare per loro: “Vi faccio una domanda: quanti di voi pregano per i Cristiani che sono perseguitati? Vi incoraggio a farlo con me, perché sperimentino il sostegno di tutte le Chiese e comunità nella preghiera e attraverso l’aiuto materiale.”. Secondo l’ultima edizione del Rapporto ACS sulla Libertà Religiosa, i Cristiani sono la comunità più perseguitata al mondo ... (continua)
mercoledì, marzo 01, 2017

Siria: forze filo-turche attaccano l'esercito siriano a nord di Aleppo

Il governo siriano ha ripetutamente denunciato  la Turchia per violazione dei propri confini e di aver lanciato l’operazione ”scudo dell’Eufrate” senza la sua approvazione. L’operazione Eufrate Shield , iniziata il 24 di agosto 2016,  era stata giustificata dal dover difendere i confini turchi e dalla necessità di stabilire una “zona cuscinetto” di sicurezza in territorio siriano.

di Patrizio Ricci

Ankara ha avuto un ruolo chiave nell’aggressione siriana: ha fornito basi sicure ai ribelli in territorio turco, ne ha organizzato il reclutamento e l’addestramento, ha consentito l’ingresso dei foreign fighters provenienti da tutto il mondo, compresi quelli destinati a rinforzare l’ISIS.... (continua)
lunedì, febbraio 20, 2017

Iraq: avviata offensiva su Mosul ovest. Per l'Onu allarme sfollati

E’ iniziata in Iraq la dura offensiva dell’esercito regolare per riconquistare la parte occidentale di Mosul, ancora nelle mani del sedicente Stato islamico, dove oltre 750 mila persone sono intrappolate. A dare l’annuncio il premier Al Abadi che assicura: “libereremo i nostri cittadini dal terrore del Daesh”. L’Onu chiede ai Paesi vicini accoglienza e protezione per i civili in fuga. Cecilia Seppia: ascolta

Radio Vaticana - Le forze di Baghdad vanno avanti nell’offensiva per strappare anche il lato occidentale di Mosul dalle mani dell’Is e puntano dritto verso l’aeroporto. Due quartieri sarebbero già stati liberati, oltre alla centrale elettrica di Al Lazaka, stando al portavoce dell’esercito, che parla anche di dure perdite inflitte ai jihadisti. Qui nelle zone ad Ovest sono circa 350 mila i bambini intrappolati tra le bombe e i colpi incrociati, bisognosi di cure urgenti: la denuncia arriva dall’Ong Save The Children che chiede ai soldati iracheni e ai loro alleati, inclusi Gran Bretagna e Usa, di fare qualsiasi cosa per proteggere i piccoli e le famiglie evitando di colpire scuole e ospedali. L’Onu dal canto suo sollecita l’allestimento dei campi per ospitare i profughi... (continua)
mercoledì, febbraio 15, 2017

Stato di Palestina. Trump pensa di abbandonare la soluzione dei Due Stati

Benyamin Netanyahu confermerà il sostegno che nel 2009 diede alla creazione di uno Stato palestinese – nella sua visione, a sovranità limitata e in porzioni di Cisgiordania – durante l’incontro che avrà oggi alla Casa Bianca con Donald Trump? 

di Michele Giorgio – Il Manifesto

NenaNews – Su questo punto, il principio dei Due Stati, la destra israeliana ha discusso per giorni prima della partenza del premier per gli Usa. Più voci, anche di alcuni ministri – «Penso che tutti i membri del gabinetto si oppongano a uno Stato palestinese e il primo ministro Netanyahu fra questi. Alcuni di loro per ragioni ideologiche o bibliche ed altri per ragioni di sicurezza», ha detto ieri il falco Gilad Erdan -, hanno esortato il primo ministro a non perdere l’occasione della presidenza Trump per fare retromarcia... (continua)
martedì, febbraio 14, 2017

Aleppo: video-appello di Suor Maria Guadalupe de Rodrigo ad ACS-Italia

“Ad Aleppo circa 2.000 famiglie cristiane hanno urgente bisogno di cibo, acqua potabile, gasolio per riscaldamento, indumenti e medicinali. Anche se la fase più cruenta del conflitto si è conclusa non dobbiamo dimenticare le sue tristi conseguenze, che purtroppo permarranno per un tempo non certo breve.”.

ACS - Alessandro Monteduro, Direttore di ACS-Italia, spiega così l’iniziativa assunta dalla Fondazione, che sta proponendo alla comunità italiana uno specifico progetto per la martoriata città siriana. “Grazie ai nostri benefattori dal 2011 al 2016 nella sola Aleppo siamo riusciti a finanziare progetti per 2.458.731 euro, ma si tratta di una goccia nel mare delle attuali necessità.”.

“Nel luglio 2012 i cristiani aleppini erano circa 120.000, oggi si stima siano 35.000. Sono stati presi di mira in particolare i quartieri cristiani Azizie e Sulaymaniyeh... (continua)
martedì, gennaio 24, 2017

Iraq, 31 esecuzioni: un bagno di sangue nell’ingiustizia

Il 23 gennaio l’obitorio della città irachena di Samarrah ha ricevuto, per restituirli alle famiglie, i corpi di 31 prigionieri impiccati tre giorni prima.

Amnesty - Le persone messe a morte, a seguito di “confessioni” estorte con la tortura, erano state giudicate colpevoli del massacro avvenuto nel giugno 2014 alla base militare Speicher, nei pressi di Tikrit, dove 1700 cadetti erano stati uccisi ad opera del gruppo armato Stato islamico. A Speicher è stato compiuto un massacro vile e orrendo cui il governo iracheno ha reagito a colpi di torture, processi irregolari e impiccagioni, nell’illusione di ripristinare la sicurezza ma in realtà alimentando ... (continua)
martedì, gennaio 24, 2017

Aviazione russa attacca l’ISIS in base alle coordinate fornite dagli Stati Uniti

Ria Novosti riferisce che l’aviazione russa il 22 gennaio ha attaccato un obiettivo ISIS  grazie alle coordinate ricevute dagli Stati Uniti.

                                                di Patrizio Ricci

La zona dove è stato effettuato l’attacco è una zona vicino al villaggio siriano di Al-Bab situato in provincia di Aleppo. Il ministero della difesa russo riferisce che gli attacchi sono avvenuti dopo un approfondimento autonomo.Secondo un comunicato effettuato in videoconferenza, la Russia e la Turchia (appartenente alla
... (continua)
venerdì, gennaio 13, 2017

Siria:razzi Israele contro aeroporto

Ancora tensioni in Medio Oriente.

La Siria ha accusato Israele di aver lanciato dei razzi che hanno colpito un importante aeroporto militare vicino a Damasco provocando un incendio, minacciando Israele di ripercussioni. Secondo il governo siriano, sarebbe il terzo incidente di questo tipo. In una nota diffusa dall'agenzia SANA, l'esercito afferma che diversi missili, lanciati dopo mezzanotte ... (continua)
lunedì, gennaio 09, 2017

Sale la tensione nel Golfo Persico: incrociatore Usa spara verso le navi dei pasdaran iraniani

Nel giorno in cui la Repubblica islamica dell’Iran annuncia la scomparsa dell’ayatollah Ali Akbar Hashemi Rafsanjani, attuale presidente del Consiglio per la determinazione degli Interessi dello Stato iraniano e che è stato rappresentante speciale di Khomeini durante la guerra con l’Iraq di Saddam Hussin e poi presidente dell’Iran dal 1989 al 1997, Pars Today denuncia che «Un incrociatore della marina statunitense avrebbe sparato alcuni colpi di avvertimento in direzione delle navi dei Pasdaran nel Golfo Persico».

GreenReport - La notizia in realtà e è stata diffusa dalla Reuters che spiega che «La Uss Mahan domenica ha sparato alcuni colpi di avvertimento in direzione di quattro navi della corpo della Guardia rivoluzionaria iraniana (pasdaran) che si avvicinavano ad alta velocita nello Stretto di Hormuz alla nave americana».
La Reuters cita fonti militari statunitensi secondo le quali la Uss Mahan avrebbe sparato per indurre le imbarcazioni dei pasdaran a ridurre la velocità, ma quest’ultime avrebbero ignorato gli spari e sarebbero passate comunque.

La stampa iraniana sottolinea che «Lo Stretto di Hormuz si trova tra l’Iran e la nazione araba dell’Oman e dista circa 14.700 chilometri dal territorio degli Stati Uniti. L’Iran ha sempre ribadito che la presenza di forze militari di Paesi lontani nelle acque del Golfo Persico può’ solo essere fonte di tensioni e che le nazioni della regione sono in grado di garantire la sicurezza di questo mare»... (continua)
giovedì, gennaio 05, 2017

Turchia: "gli Stati Uniti non fanno nulla contro l'ISIS"

Dal settimanale tedesco Die Zeit, il primo ministro turco Binali Yıldırım (presidente del partito AKP al potere) fa notare che "Il governo di Washington dovrebbe agire contro la milizia terrorista ma in realtà, non fa niente".

di Patrizio Ricci

"Gli Stati Uniti  da anni non si impegnano a sufficienza",  dice. Poi, si rivolge a Trump e chiede di fare in modo di  invertire la rotta "ponendo fine a questa disgrazia". In realtà ciò che Binali Yildirim dice,  non è nient'altro che il segreto di pulcinella. La verità è che gli USA hanno operato sempre fatto in modo di non logorare eccessivamente  il Califfato... (continua)
martedì, gennaio 03, 2017

I ribelli tolgono l'acqua a Damasco come avevano fatto ad Aleppo

Al Qaeda attualmente ha il controllo delle sorgenti che riforniscono Damasco. La vicenda accade nel silenzio più assoluto dei media. E’ dal 22 dicembre che diversi gruppi jihadisti hanno il controllo dell’acquedotto situato a 10 km dalla capitale (ottenuto sopraffacendo i gruppi più moderati). Fonti dirette da Damasco ci confermano che l’azione dei ‘ribelli’ sta assetando 5 milioni di abitanti a Damasco.

di Patrizio Ricci

La sacca di Wadi Barada era inattaccabile proprio perché controllava le sorgenti che assicuravano la fornitura idrica di Damasco. Evidentemente ora che è stata presa da al Nusra non lo è più. Infatti sono in corso furiosi combattimenti tra le forze governative e al Nusra ed alleati, per riconquistare gli impianti dell’acquedotto. Masdar News ne parla oggi, riferendo di un attacco di Hetzbollah e esercito siriano che però è stato respinto dal nemico.... (continua)
martedì, gennaio 03, 2017

Ribelli: "Damasco viola la tregua". Congelati i colloqui di pace

Rischia di allontanarsi per l’ennesima volta la possibilità dei colloqui di pace sulla Siria in programma a fine gennaio in Kazakistan. I ribelli infatti accusano Damasco di violare la tregua in vigore da quattro giorni. Il servizio di Gabriella Ceraso: ascolta

Radio Vaticana - Sembrava condurre ad un’evoluzione positiva della crisi, l’intesa siglata il 29 dicembre scorso, sotto la regia russo-turca e con il via libera dell’Iran. Mosca e Ankara erano riuscite infatti a far accordare Damasco con una dozzina di gruppi ribelli in modo da interrompere le ostilità su entrambi i fronti e pensare finalmente ad una riconciliazione politica primo passo per uscire dal baratro di 6 anni di conflitto e decine di migliaia di morti e sfollati... (continua)
domenica, gennaio 01, 2017

Turchia, strage in una discoteca a Istanbul: 39 morti e 69 feriti.

Molti stranieri coinvolti. L'aggressore si sarebbe travestito da Babbo Natale e poi sarebbe fuggito mescolandosi tra la folla.

Capodanno di sangue a Istanbul. Sono almeno 39 morti e 69 feriti il tragico bilancio dell'attacco al "Reina", un'affollata discoteca nel quartiere di Ortakoy nel distretto di Besiktas (nella parte europea della capitale turca). ll bilancio è stato reso noto dal governatore della provincia di Istanbul, Vasip Sahin, che ha parlato "certamente" di un attacco terroristico. In attesa di una rivendicazione, Al-Jazeera parla di firma Isis. Al momento sono state identificate 21 vittime, di cui 15 straniere... (continua)


___________________________________________________________________________________________
Testata giornalistica iscritta al n. 5/11 del Registro della Stampa del Tribunale di Pisa
Proprietario ed Editore: Fabio Gioffrè
Sede della Direzione: via Socci 15, Pisa