martedì, maggio 16, 2017
A seguito della sentenza della Cassazione sui migranti che devono conformarsi ai valori della cultura italiana, il direttore della fondazione della Cei "Migrantes", lancia un appello per evitare possibili manipolazioni o abusi politici.

di Dario Cataldo

La sentenza della Cassazione sui migranti non è passata inosservata. Con la richiesta di conformarsi ai nostri valori l'Istituto giudiziario rilascia una norma che è "molto equilibrata", ma ora la politica non la "strumentalizzi" in maniera "ideologica o per fini elettorali". Così monsignor Perego, direttore della fondazione della Cei, Migrantes.

Non ci si deve limitare - ammonisce mons. Gian Carlo Perego, arcivescovo di Ferrara-Comacchio - "a leggere solo una parte del documento", "esasperando volontariamente un aspetto particolare". Giusto il rispetto di leggi e valori, ma la sentenza "sottolinea anche il valore della diversità e della multiculturalità".

Di fatto, per mons. Perego, occorre anzitutto “valorizzare” e “non depredare le risorse dei Paesi più poveri”; “sostenere lo sviluppo economico interno ai Paesi più poveri, favorendo la produzione propria”, “distribuire con massima efficacia ed equità le risorse.


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