martedì, febbraio 21, 2017
Il ministero degli esteri russo ha annunciato ieri che l’ambasciatore all’Onu Vitaly Churkin,  “è morto improvvisamente” a New York alle ore 09.30 presso l'ambasciata russa per un attacco di cuore: era rappresentante permanente della Russia presso le Nazioni Unite dal 2006,

di Patrizio Ricci

Churkin era il più anziano e  noto diplomatico russo insieme a ministro degli esteri Sergey Lavrov. Nato a Mosca nel 1952, si era  laureato presso l’MGIMO nel 1974, successivammente aveva cominciato la sua carriera decennale presso il Ministero degli affari esteri . Durante il suo incarico all’Onu, memorabili i suoi scontri con i membri del Consiglio di Sicurezza che hanno sempre contestato le sue decisioni di
porre il veto. Prima della  nomina, Churkin è stato ambasciatore presso il Ministero degli Affari Esteri della Federazione Russa (2003-2006), ambasciatore in Canada (1998-2003), ambasciatore in Belgio e ambasciatore  di collegamento alla NATO e UE (1994-1998) , inoltre è stato  vice ministro degli esteri e rappresentante speciale del Presidente della Federazione russa per i colloqui sulla ex Jugoslavia (1992-1994) e direttore del Dipartimento Informazione del Ministero degli affari esteri della Federazione russa (1990-1992).

La morte di Vitaly Churkin arriva dopo il recente assassinio dell’ambasciatore russo in Turchia Andrei Karlov ,  seguita da altre misteriose morti di alti funzionari russi a Beirut e Mosca, insieme con la strana morte di uno degli autisti del presidente russo Putin in un incidente d’auto che sembrava costruito artificialmente .

Sei mesi fa, l’ ex-direttore della CIA (durante la presidenza Clinton)  Michael Morell  disse in una intervista ‘Russi e iraniani pagheranno un prezzo in Siria” tramite operazioni coperte“.  I russi che insieme all’esercito siriano, hanno liberato Aleppo e salvato la Siria dai tagliagole sono stati chiamati dagli Usa (che li hanno favoriti), “criminali”.

E’ sotto gli occhi di tutti che è in essere un brutto clima. Tanta ostilità, tanta voglia di fare la guerra a tutti i costi tramite provocazioni continue, certo non è giustificata soltanto dall’atteggiamento russo. Le manovre della Nato in Europa a ridosso della Russia sono più che eloquentii e gettano ulteriore benzina sul fuoco. E purtroppo il sovvenzionamento e i legami degli USA con il terrorismo islamico in funzione anti-russa ed anti-iraniana è cronaca di tutti giorni.

Qualunque sarà il risultato degli accertamenti per quanto riguarda la morte Churkin, questi eventi, in combinazione con l’isteria russofobica dei media occidentali, aiutano la volontà pervicace di alcuni di creare un clima violento tale da provocare un violento scontro con la Russia, non importa il costo.


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