sabato, novembre 05, 2016
Con loro anche il canadese rapito nelle stesse circostanze. Erano stati sorpresi in strada a Gath. La sorella di Danilo: "Felice. Non so quando tornerà a casa, l'aspettiamo". Saranno ascoltati dai pm.

Danilo Calonego e Bruno Cacace, i due tecnici italiani rapiti in Libia, sono stati liberati. La notizia, riportata d alcuni media libici, e' stata confermata dalla Farnesina: "Hanno fatto rientro in Italia nelle prime ore di questa mattina con un volo dedicato". Con loro liberato anche il cittadino canadese Frank Boccia, rapito nella stessa circostanza. I tre lavoravano per l'azienda piemontese Con.I.Cos. presso l'aeroporto di Ghat.

Bruno Cacace, 56 anni, residente a Borgo San Dalmazzo (Cuneo), che vive in Libia da 15 anni, e Danilo Calonego, 66 anni, della provincia di Belluno, erano stati rapiti tra le 7 e le 8 del mattino del 19 settembre scorso a Ghat, nel sud della Libia al confine con l'Algeria, da sconosciuti armati e mascherati. Con loro era stato rapito anche l'italo-canadese Frank Boccia. La vicenda si è conclusa grazie alla collaborazione con le autorità locali libiche. Non è stato reso noto se sia stato pagato un riscatto.

"Finalmente è un buongiorno. So che mio fratello è libero e sono felice. Non l'ho ancora sentito. Aspettiamo tutti il suo ritorno", dice Daniela Calonego, sorella di Danilo, "Sono contenta, veramente contenta. È da quel 19 settembre che non avevamo più notizie di lui. Non so quando tornerà a casa ma l'aspettiamo".

Danilo Calonego e Bruno Cacace verranno ascoltati in mattinata dai magistrati della Procura di Roma. All'atto istruttorio, che potrebbe avvenire in una caserma del Ros, parteciperà anche il sostituto procuratore Sergio Colaiocco che sulla vicenda ha avviato un'inchiesta in cui si ipotizza il reato di sequestro di persona con finalità di terrorismo.


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