mercoledì, ottobre 26, 2016
La lettera è arrivata. Senza le spese per terremoti e migranti, precisa Padoan, "il nostro deficit sarebbe meno del 2%, una cifra bassissima". 

WSI - Dalla trasmissione Porta a Porta di Bruno Vespa, Matteo Renzi lancia un chiaro avvertimento all’Unione europea. Ormai è botta e risposta tra l’Italia e la Ue sulla questione legge di bilancio. Ma Renzi non sembra avere intenzione di mollare e anzi minaccia: “O ci aiutano sui migranti o nel 2017 l’Italia metterà il veto sul bilancio Ue“.

Il premier ricorda: “Il governo Monti ha deciso la divisione del bilancio in sede Ue, noi diamo 20 miliardi all’Europa e l’Ue ce ne restituisce 12, ma se l’Ungheria o la Slovacchia ci fanno la morale sui migranti e non ci danno una mano e poi vogliono i nostri soldi, nel 2017, quando inizia la discussione sul bilancio, l’Italia sia a fianco del governo che dice ‘non ce n’é assolutamente’. I soldi noi li mettiamo se ci sono gli oneri anche da parte degli altri Paesi”. Il 2017 “è un anno chiave: o entro marzo 2017 blocchiamo il flusso dei migranti o non riusciamo a reggere“.

Renzi si dice inoltre convinto che sia stato “un errore bombardare la Libia”, in quanto “non è stata la cosa più intelligente, fu un errore partecipare a quella missione”. L’alta tensione tra il premier e l’Ue non accenna a smorzarsi. E ora si colora anche del ricatto del premier che, tuttavia, sa benissimo che il giudizio finale di Bruxelles arriverà dopo il referendum costituzionale. Il che significa che un’eventuale totale bocciatura che dovesse arrivare dai piani alti dell’Europa e dunque un’eventuale bomba sganciata proprio sulla testa di Renzi, non si verificheranno prima del prossimo 4 dicembre. 

Almeno su questo, l’Ue e l’Italia sembrano unite: non sobillare il sentiment anti-Renzi e non dare all’opposizione un’arma per affondare le riforme costituzionali. Tutto ciò accade in concomitanza con l’arrivo della lettera della Commissione Ue all’Italia. Così annuncia il ministro Pier Carlo Padoan, ribadendo la volontà di Roma di mantenere la legge di bilancio così come è: La lettera della Commissione Ue “è arrivata, è assolutamente normale per noi e gli altri Paesi che l’hanno ricevuta. Ci chiedono chiarimenti su aspetti centrali delle misure” e in particolare terremoto e migranti. Nel corso della trasmissione Politics, Padoan assicura che la manovra “sarà mantenuta”.

Oltre all’Italia, la missiva è stata inviata ad altri sei Paesi: Belgio, Cipro, Spagna, Portogallo, Finlandia e Lituania. L’Italia a questo punto è chiamata a rispondere ai chiarimenti chiesti dalla Commissione Ue “entro giovedì” sera 27 ottobre, dunque entro la giornata di domani. L’iter per la definitiva approvazione o bocciatura della legge di bilancio avrà poi tempi decisamente lenti. Bruxelles avrà a disposizione un mese per analizzare e valutare la legge di bilancio italiana e di quegli altri paesi a cui ha chiesto chiarimenti. Verso la fine di ottobre potrà decidere di respingere il documento chiedendone una modifica. A metà novembre, emetterà un’opinione, che potrà essere anche negativa ma non irreversibile, e la bocciatura potrebbe arrivare solo a fine anno. Solo a quel punto si aprirebbe la procedura di infrazione sui conti pubblici.


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