martedì, giugno 14, 2016
Killer in azione a Magnanville. Prima dell’attacco posta una minaccia su Facebook: «Euro 2016 sarà un cimitero». L’uomo morto nel blitz. Salvo il figlio della coppia. L'agenzia vicina a Daesh ha rivendicato la responsabilità del duplice omicidio.

Il terrorismo islamista torna a colpire la Francia, sette mesi dopo il 13 novembre. Ieri sera a Magnanville, a una cinquantina di chilometri da Parigi, un uomo ha ucciso il 42enne vice comandante della polizia giudiziaria, Jean-Baptiste Salvaing, e la sua compagna, anche lei agente di polizia, sotto gli occhi del loro bambino di tre anni. L'assassino si chiama Larossi Abballa, 25 anni.

Originario di Mantes-la-Jolie, 60 km da Parigi, già nel 2013 Abballa sarebbe stato fermato con altre sette persone e condannato a tre anni di carcere, con sei mesi di sospensione, per "associazione a delinquere con fini di terrorismo" data la sua appartenenza ad una rete jihadista tra Francia e Pakistan.

Il presidente Hollande ha annunciato che sarà fatta "piena luce" sul duplice omicidio, avvenuto a due giorni di distanza dal massacro di Orlando. "Un atto incontestabilmente terrorista" ha ribadito il presidente dopo il vertice d'emergenza all'Eliseo, aggiungendo che "il livello di minaccia è alto", ma che vale "per tutti, non solo per la Francia".

Il fatto. Tutto sarebbe cominciato intorno alle 20,30 di ieri. Secondo le ricostruzioni, il terrorista ha atteso il ritorno a casa del poliziotto e lo ha aggredito davanti alla porta di ingresso, colpendolo con 9 coltellate allo stomaco. Poi l’assassino è salito in casa della vittima e ha preso in ostaggio la sua compagna e il figlio. Secondo alcuni testimoni, l'assassino avrebbe urlato "Allah Akbar". Immediatamente sono arrivate le auto della polizia e delle forze speciali. È cominciata una trattativa, durante le quale l’uomo ha detto di essere un soldato dello Stato islamico.

Asserragliato in casa, il terrorista ha filmato e fotografato l’uccisione della donna, e inviato gli scatti ai suoi contatti in Siria che hanno diffuso le immagini su Facebook e su Twitter. Intorno alla mezzanotte, quando è stato chiaro che anche per la compagna di Salvaing non c'era più nulla da fare, le forze speciali hanno dato l’assalto, riuscendo a salvare il bambino, ed uccidendo il terrorista.

Pochi minuti dopo l'uscita delle prime notizie, l’agenzia media dello Stato islamico, "A’maq", ha diffuso il comunicato di rivendicazione: "Un combattente dello Stato islamico uccide all’arma bianca un vice-capo della polizia di Mureaux e la sua donna funzionaria nella città di Magnanville vicino a Parigi".

Così si allungano, come tutti temevamo, le ombre del terrorismo islamico anche sull'Europeo in corso proprio al di là delle Alpi, peraltro in coincidenza col Ramadan. Il portavoce del califfato Adnani aveva chiesto pubblicamente agli jihadisti dello Stato islamico di colpire. Ma ad aizzare le polemiche è il fatto che l'artefice sia stato un uomo conosciuto dalla polizia e anche dalla magistratura francese, già condannato, che ha potuto comunque portare a termine l’attentato.


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