Papa Francesco agli operatori del Pam: "la fame è una delle più grandi minacce alla pace e alla serena convivenza umana"
Un suggerimento che il Santo Padre ha rivolto agli operatori del Programma alimentare mondiale - Pam - delle Nazioni Unite. Sconfiggere la malnutrizione si può, ma tutti devono remare dalla stessa parte.
Il fenomeno della fame nel mondo è terribile se considerato alla luce di tanti sprechi di "pochi" in relazione alle privazioni di "molti". Il consiglio di Papa Francesco, che con il dialogo cerca di limitare tale divario è "Vedere dietro ogni pratica un volto umano che chiede aiuto", ricordando che "il cibo che si spreca è rubato a chi ha fame".
Le morti che giornalmente coinvolgono milioni di persone, specie bambini denutriti, rappresentano il degrado della civiltà, sopraffatta da interessi economici e poco disponibile alla condivisione. Per tale motivo, il Successore di Pietro traccia la rotta: “è importante che voi non vi lasciate soffocare dai dossier e riusciate a scoprire che in ogni carta c’è una storia particolare, spesso dolorosa e delicata.
Il segreto - continua il Pontefice - è quello di vedere dietro ogni pratica un volto umano che chiede aiuto. Ascoltare il grido del povero vi permetterà di non lasciarvi incasellare in freddi formulari. Tutto è poco al fine di sconfiggere un fenomeno così terribile come la fame, una delle più grandi minacce alla pace e alla serena convivenza umana da affrontare con determinazione e risolvere con urgenza. Ognuno di noi – conclude - con la propria responsabilità, deve agire nella misura delle sue possibilità per raggiungere una soluzione definitiva a questa miseria umana, che degrada e consuma l’esistenza di un gran numero di nostri fratelli e sorelle”.
Cibo, accesso a strumenti che elevano il tasso di istruzione e il decoro della vita, accesso al microcredito e creazione di nuovi posti di lavoro, sono tutte le tappe di un percorso che potrebbe far crescere chi è relegato allo "status di povero", elemosinando aiuti al potente di turno. Forse eliminare tale pratica di sottomissione non conviene, in quanto lo sfruttamento delle vite altrui rappresenta un mercato più appetibile.
Il fenomeno della fame nel mondo è terribile se considerato alla luce di tanti sprechi di "pochi" in relazione alle privazioni di "molti". Il consiglio di Papa Francesco, che con il dialogo cerca di limitare tale divario è "Vedere dietro ogni pratica un volto umano che chiede aiuto", ricordando che "il cibo che si spreca è rubato a chi ha fame".
Le morti che giornalmente coinvolgono milioni di persone, specie bambini denutriti, rappresentano il degrado della civiltà, sopraffatta da interessi economici e poco disponibile alla condivisione. Per tale motivo, il Successore di Pietro traccia la rotta: “è importante che voi non vi lasciate soffocare dai dossier e riusciate a scoprire che in ogni carta c’è una storia particolare, spesso dolorosa e delicata.
Il segreto - continua il Pontefice - è quello di vedere dietro ogni pratica un volto umano che chiede aiuto. Ascoltare il grido del povero vi permetterà di non lasciarvi incasellare in freddi formulari. Tutto è poco al fine di sconfiggere un fenomeno così terribile come la fame, una delle più grandi minacce alla pace e alla serena convivenza umana da affrontare con determinazione e risolvere con urgenza. Ognuno di noi – conclude - con la propria responsabilità, deve agire nella misura delle sue possibilità per raggiungere una soluzione definitiva a questa miseria umana, che degrada e consuma l’esistenza di un gran numero di nostri fratelli e sorelle”.
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