domenica, ottobre 11, 2015
Papa Francesco all’Angelus prega per le vittime dell’attentato di ieri ad Ankara, in Turchia, ed esprime la propria solidarietà alle loro famiglie in un telegramma indirizzato al presidente Erdogan, a firma del cardinale segretario di Stato, Pietro Parolin.  

Radio Vaticana - Intanto, in Turchia è stato identificato in un uomo di 25 anni uno degli attentatori. Le parole del Papa nel servizio di Roberta Barbi: ascolta
“Ieri abbiamo ricevuto con grande dolore la notizia della terribile strage avvenuta ad Ankara, in Turchia. Dolore per i numerosi morti. Dolore per i feriti. Dolore perché gli attentatori hanno colpito persone inermi che manifestavano per la pace. Mentre prego per quel caro Paese, chiedo al Signore di accogliere le anime dei defunti e di confortare i sofferenti e i familiari”.

Il Santo Padre ha anche inviato al presidente turco Erdogan un telegramma in cui manifesta la propria solidarietà e vicinanza spirituale con le persone colpite da “un atto barbaro” e invoca sui parenti in lutto “la forza divina e la pace”.

Per un commento sull’accaduto, abbiamo raggiunto padre Paolo Bizzeti, vicario apostolico di Anatolia (Turchia):

"Purtroppo, quello che è avvenuto è terribile, come è ovvio, per tutti! Manifesta un disagio che c’è in questo Paese in questo momento: un disagio che si può vincere soltanto attraverso una rinnovata alleanza tra tutte le componenti del popolo turco. Il popolo turco è un popolo composito, è una realtà composita e lì – come altrove – l’unica possibilità è quella di un’alleanza, di una complicità, di un guardare al bene comune più che fermarsi agli interessi della propria parte".


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