sabato, giugno 06, 2015
Furia era l'ultimo dei grandi caratteristi. Recitò con Totò e la Loren Giacomo 

Furia si "ricongiunge" a Totò e Peppino De Filippo. Il Cardone de "La banda degli onesti" è morto a Roma a 90 anni. Era l'ultimo grande caratterista del cinema italiano e anche uno degli ultimi attori viventi che poteva raccontare Totò, con lui in ben 17 film. Per il grande pubblico resta indimenticabile, oltre che nell'interpretazione del falsario pasticcione al fianco di due mostri sacri come Totò e Peppino De Filippo, per il ruolo di Rosario, ingenuo marito della bella pizzaiola Sofia Loren ne "L'oro di Napoli". L'attore è morto a Roma, dove lunedì si terranno le esequie.

Furia era nato ad Arienzo, in provincia di Caserta, il 2 gennaio 1925. Da ragazzo, grazie a un lavoro di doposcuola estivo, conosce i De Filippo e da lì comincia la sua carriera di attore.

Debutta a teatro il 7 dicembre 1945 con la compagnia di Eduardo De Filippo. In "Napoli milionaria" interpreta il ruolo di Peppe "'o cricco". Esordisce nel cinema nel 1947 sotto la regia di Mario Mattoli con Assunta Spina. Nella sua carriera è stato anche doppiatore e ha lavorato, tra gli altri, con Anna Magnani. Nel 1997 è uscita la sua biografia: «Le maggiorate, il principe e l'ultimo degli onesti», 30 storie inedite su Totò, Sophia Loren, Gina Lollobrigida, i fratelli De Filippo, Vittorio De Sica e Tina Pica, scritte dal giornalista Michele Avitabile e raccontate da Giacomo Furia, con una commovente lettera prefazione di Sophia Loren e gli interventi di Maurizio Costanzo, Marcello D'Orta e Antonio Lubrano.

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