Attraverso il Fondo multilaterale per l'ozono, sostenuto dai Paesi industrializzati, cioè il meccanismo finanziario del Protocollo di Montreal che consente ai Paesi in via di sviluppo attraverso l'attuazione di progetti, di raggiungere gli obiettivi stabiliti dallo stesso Protocollo, le Nazioni Unite forniranno alla Cina 380 milioni di dollari per eliminare la produzione industriale di Idroclorofluorocarburi (Hcfc), entro l'anno 2030. Alla Cina che è il più grande produttore e consumatore mondiale di Hcfc, è imposta una grande riduzione della produzione di queste sostanze.
GreenReport - Il governo cinese afferma che la quantità totale di Hcfc da eliminare entro il 2030 consentirà di evitare l'emissione di oltre 4,3 milioni di tonnellate di Hcfc (pari a 300.000 tonnellate in termini di potenziale di riduzione dell'ozono) e 8 miliardi di tonnellate equivalenti di biossido di carbonio. Gli Idroclorofluorocarburi (ampiamente utilizzati nella refrigerazione, schiume, solventi, aerosol...) sono delle molecole con proprietà simili ai Clorofluorocarburi (Cfc) ma con un più basso potenziale di distruzione dello strato di ozono. Tuttavia non sono innocui ed è per questo che anche gli Hcfc sono stati inseriti in un programma di riduzione graduale di utilizzo che conduca alla sospensione della loro produzione entro la fine del 2019. Inoltre molti Hcfc sono dei gas serra con effetti climalteranti fino a 2000 volte superiori a quello del biossido di carbonio.
La Cina rappresenta il 92 per cento della produzione totale di Hcfc nei paesi in via di sviluppo, quindi la graduale eliminazione della produzione di idroclofluorocarburi in Cina è fondamentale per garantire la conformità di tutti i paesi in via di sviluppo con il Protocollo di Montreal che come noto ha avuto un grande successo attuativo per la riduzione dei Cfc. Nel corso dei prossimi quattro anni, la Cina riceverà 95 milioni di dollari per coprire economicamente la prima fase del progetto di riduzione della produzione di Hcfc, cioè per aiutare il paese a bloccare la produzione entro il 2013 e ridurli del 10 per cento entro il 2015, come richiesto dal programma di eliminazione graduale previsto dal protocollo di Montreal.
I progressi della Cina saranno verificati dal Fondo multilaterale prima di assegnare un ulteriore finanziamento. L'Unep (Programma delle Nazioni Unite per l'ambiente) è una delle quattro agenzie di attuazione del Fondo multilaterale, insieme con il Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo (Undp), l'Organizzazione per lo Sviluppo Industriale delle Nazioni Unite (Unido) e la Banca mondiale. Dal 1991 il Fondo multilaterale ha approvato nei paesi in via di sviluppo, attività di riconversione industriale ed edilizia, di assistenza tecnica e formazione, per un valore di circa 3 miliardi di dollari, che si tradurrà in più di 460.000 tonnellate di sostanze dannose per l'ozono che sono state ridotte.
Il progetto con la Cina è potenzialmente il più grande finora approvato nell'ambito del Fondo multilaterale.
GreenReport - Il governo cinese afferma che la quantità totale di Hcfc da eliminare entro il 2030 consentirà di evitare l'emissione di oltre 4,3 milioni di tonnellate di Hcfc (pari a 300.000 tonnellate in termini di potenziale di riduzione dell'ozono) e 8 miliardi di tonnellate equivalenti di biossido di carbonio. Gli Idroclorofluorocarburi (ampiamente utilizzati nella refrigerazione, schiume, solventi, aerosol...) sono delle molecole con proprietà simili ai Clorofluorocarburi (Cfc) ma con un più basso potenziale di distruzione dello strato di ozono. Tuttavia non sono innocui ed è per questo che anche gli Hcfc sono stati inseriti in un programma di riduzione graduale di utilizzo che conduca alla sospensione della loro produzione entro la fine del 2019. Inoltre molti Hcfc sono dei gas serra con effetti climalteranti fino a 2000 volte superiori a quello del biossido di carbonio.
La Cina rappresenta il 92 per cento della produzione totale di Hcfc nei paesi in via di sviluppo, quindi la graduale eliminazione della produzione di idroclofluorocarburi in Cina è fondamentale per garantire la conformità di tutti i paesi in via di sviluppo con il Protocollo di Montreal che come noto ha avuto un grande successo attuativo per la riduzione dei Cfc. Nel corso dei prossimi quattro anni, la Cina riceverà 95 milioni di dollari per coprire economicamente la prima fase del progetto di riduzione della produzione di Hcfc, cioè per aiutare il paese a bloccare la produzione entro il 2013 e ridurli del 10 per cento entro il 2015, come richiesto dal programma di eliminazione graduale previsto dal protocollo di Montreal.
I progressi della Cina saranno verificati dal Fondo multilaterale prima di assegnare un ulteriore finanziamento. L'Unep (Programma delle Nazioni Unite per l'ambiente) è una delle quattro agenzie di attuazione del Fondo multilaterale, insieme con il Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo (Undp), l'Organizzazione per lo Sviluppo Industriale delle Nazioni Unite (Unido) e la Banca mondiale. Dal 1991 il Fondo multilaterale ha approvato nei paesi in via di sviluppo, attività di riconversione industriale ed edilizia, di assistenza tecnica e formazione, per un valore di circa 3 miliardi di dollari, che si tradurrà in più di 460.000 tonnellate di sostanze dannose per l'ozono che sono state ridotte.
Il progetto con la Cina è potenzialmente il più grande finora approvato nell'ambito del Fondo multilaterale.
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