mercoledì, maggio 23, 2012
Legambiente: «Ma il risultato non dipende da progressi della depurazione»

Greenreport - Secondo "EU Bathing Water Report", la nuova relazione annuale sulle acque di balneazione dell'Agenzia europea dell'ambiente (Aea ) e della Commissione europea, che descrive la qualità delle acque in oltre 22.000 siti di balneazione europei (spiagge, fiumi e laghi), nel 2011 ci sono «Buone notizie per chi progetta una vacanza in spiaggia in Europa per quest'estate. Il 92,1% delle acque di balneazione dell'Unione europea soddisfano attualmente gli standard minimi di qualità fissati dalla direttiva sulle acque di balneazione». La commissione Ue sottolinea che «Tale percentuale comprende il Serpentine Lake di Londra, cioè il lago che ospiterà diverse manifestazioni olimpiche incluse la gara di nuoto di fondo e la sezione nuoto del triathlon».

Due terzi delle zone di balneazione si trovavano in acque costiere e il resto in fiumi e laghi. La maggior parte delle acque di balneazione costiere si trova in Italia, Grecia, Francia e Spagna, mentre la maggior parte delle acque di balneazione interne è in Germania e Francia. I laboratori hanno analizzato la percentuale di alcuni tipi di batteri, tra cui enterococchi intestinali ed Escherichia coli, che possono indicare la presenza di inquinamento, soprattutto da acque reflue o reflui zootecnici. Le zone possono essere classificate come conformi ai valori imperativi, conformi alle linee guida più severe o non conformi.

Il commissario europeo per l'Ambiente, Janez Potočnik, ha detto: «Sono lieto di constatare che la qualità delle acque di balneazione in Europa continui ad essere generalmente elevata e che sia migliorata rispetto allo scorso anno. La maggioranza dei cittadini europei ha a cuore i problemi della qualità dell'acqua e desidera maggiori informazioni a riguardo. Dobbiamo pertanto continuare a lavorare per garantire che le nostre acque siano di qualità adeguata per tutti gli usi legittimi, dalla balneazione alla potabilità, e che il sistema acquatico globale sia in buono stato».

Il rapporto evidenzia che «Il 77,1% dei siti dispone di un'acqua di eccellente qualità, vale a dire conforme ai più rigorosi valori guida, con un miglioramento di 3,5 punti percentuali rispetto allo scorso anno. Circa il 93,1% delle acque di balneazione costiere è stato classificato come "sufficiente" o conforme a valori imperativi meno severi, pari a un incremento dell'1%. Meno del 2% delle acque di balneazione è risultato non conforme».

Sono state giudicate eccellenti, con oltre il 90% delle acque di balneazione rispondenti ai più rigorosi valori guida e il resto conforme ai valori imperativi, le zone di balneazione di Cipro, Croazia, Malta e Grecia. Va molto peggio per le acque balneabili di Olanda, Bulgaria, Lettonia, Lussemburgo e Belgio, con una percentuale relativamente bassa di siti conformi ai valori guida più rigorosi, in particolare per le acque interne.

Comunque la Commissione Ue sottolinea che «La qualità delle acque nelle destinazioni estive più popolari d'Europa si è rivelata generalmente buona, con oltre il 90% dei siti di balneazione conformi ai valori imperativi. Oltre l'80% dei siti di balneazione di Spagna, Italia e Portogallo vantano un'eccellente qualità dell'acqua. La qualità complessiva delle acque di balneazione nell'Ue è notevolmente migliorata a partire dal 1990. La percentuale delle acque di balneazione che non rispetta le disposizioni della direttiva è scesa dal 9,2% delle zone di balneazione nel 1990 all'1,5% nel 2011. La percentuale delle zone di balneazione interne non conformi ai valori imperativi è diminuita, passando dall'11,9% nel 1990 al 2,4% nel 2011, ad oggi una delle percentuali più basse».

La direttrice esecutiva dell'Aea, Jacqueline McGlade, sottolinea che «La qualità dell'acqua delle spiagge e di altre zone balneari è una delle questioni ambientali più importanti in Europa. In diversi paesi, però, esiste ancora il problema dell'inquinamento dovuto all'agricoltura e alle acque reflue e pertanto sono necessari maggiori sforzi per garantire acqua sicura e pulita per i cittadini».

La pensa così anche Giorgio Zampetti, responsabile dell'ufficio scientifico di Legambiente, che dice: «Meno male che ci pensa la Ue a diffondere i dati sulla qualità delle acque di balneazione del nostro Paese. Sul sito del ministero della Salute, l'ultimo aggiornamento in materia risale a giugno del 2010 con dati relativi al 2009 e dichiarazioni affidate al ministro Ferruccio Fazio. Nemmeno il ‘Portale Acque', creato per fornire indicazioni chiare e tempestive sulla balneazione, presenta dati esaurienti su tutti i tratti di costa» e aggiunge: «Il risultato conseguito dall'Italia non è però attribuibile a una seria politica di riduzione degli scarichi e di investimenti per migliorare il servizio di depurazione, ma soprattutto all'attuale normativa, entrata in vigore nel 2010, che prevede meno parametri e limiti meno stringenti rispetto a quella precedente. Non dimentichiamo che ancora oggi il 30% dei cittadini italiani non è allacciato a un depuratore. Un ritardo che ha già comportato l'avvio di una procedura d'infrazione da parte della Commissione europea.

Legambiente ricorda che nell'estate 2011 «Il monitoraggio scientifico della Goletta Verde rilevò 146 i punti critici disseminati lungo tutta la costa italiana, praticamente uno ogni 51 km di costa, l'80% dei quali fortemente inquinato. Risultarono off limits 112 foci a conferma del problema di mancata depurazione, che riguarda in primo luogo i comuni dell'entroterra».


I cittadini europei possono informarsi sulla a qualità delle acque delle loro zone di balneazione preferite controllando la pagina del sistema Wise (Water Information System for Europe). Il sito permette all'utente di scaricare dati e controllare mappe interattive. Inoltre, tramite il sito Eye on Earth i cittadini possono fornire informazioni circa lo stato dell'acqua nella propria zona.

Link utili:

http://water.europa.eu/

http://network.eyeonearth.org/home/index.html

http://ec.europa.eu/environment/water/water-bathing/index_en.html


Sono presenti 0 commenti

Inserisci un commento

Gentile lettore, i commenti contententi un linguaggio scorretto e offensivo verranno rimossi.



___________________________________________________________________________________________
Testata giornalistica iscritta al n. 5/11 del Registro della Stampa del Tribunale di Pisa
Proprietario ed Editore: Fabio Gioffrè
Sede della Direzione: via Socci 15, Pisa