Tragedia nelle acque antistanti l’isola del Giglio dove nella notte una nave da crociera si è incagliata inclinandosi su un fianco. Sei le vittime secondo un bilancio ancora provvisorio, 13 i feriti. La nave della Costa Crociere era partita da Civitavecchia per una crociera nel Mediterraneo.

Radio Vaticana - La paura è arrivata all'ora di cena per le 4.200 persone a bordo della Costa Concordia quando nei pressi dell'Isola del Giglio all’improvviso la nave si è incagliata ed è rimasta al buio. Immediato l’allarme lanciato dall’equipaggio, mentre una falla nella parte di poppa faceva inclinare la nave. Le operazioni d’emergenza sembravano procedere senza intoppi ma poi qualcosa tuttavia non deve aver funzionato al momento dell’evacuazione. Molti passeggeri – riferiscono i testimoni – sarebbero caduti nell’acqua gelida della notte, qualcuno forse vi si sarebbe gettato per la paura mentre lo scafo si inclinava sempre più. Tutte da accertare le cause della morte delle 6 vittime, né è ancora noto se le persone decedute fossero tra quelle finite in mare. I primi soccorsi sono partiti proprio dall’isola del Giglio dove sono stati messi a disposizione scuole, asili, alberghi, e la locale chiesa per ospitare i passeggeri scampati al disastro. Dalla compagnia armatrice è arrivata la piena disponibilità a collaborare con le autorità competenti per verificare le cause dell’incidente. Intanto, il prefetto di Grosseto Giuseppe Linardi ha dichiarato che non c’è ancora la certezza che tutte le persone a bordo della nave siano state recuperate e che si attende l’ispezione della parte della nave che è sott'acqua da parte dei sommozzatori.