martedì, gennaio 24, 2012
Per l’Ici la Chiesa “non chiede trattamenti particolari, ma semplicemente di aver applicate a sé, per gli immobili utilizzati per servizi, le norme che regolano il no profit.

Radio Vaticana - E’ uno dei passaggi della prolusione del cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei, in occasione del Consiglio Permanente. Sul governo Monti, definito dal cardinale “di buona volontà”, Bagnasco chiede che i partiti si impegnino per fare la loro parte. Alessandro Guarasci. ascolta

Il cardinale Bagnasco è netto sulle tasse. Evadere il fisco è un peccato, e per un soggetto religioso questo è addirittura motivo di scandalo. Dunque massima trasparenza. E questo vale anche per l’Ici pagata dalla Chiesa per gli immobili adibiti a servizi. Il presidente della Cei chiede che siano applicate le norme che regolano il no profit. “I Comuni vigilino, e noi per la nostra parte lo faremo – dice il cardinale - Ci piacerebbe solo non si investissero tempo e risorse in polemiche che, se pur accettiamo in spirito di mortificazione, finiscono per far sorgere sospetti inutili e, in ultima istanza, infirmare il diritto dei poveri di potersi fidare di chi li aiuta”. Sul governo Monti: ha il compito di sbrigliare la matassa nel frattempo diventata troppo ingarbugliata, un esecutivo autonomo non dalla politica, ma dalle complicazioni ed esasperazioni di essa. Dunque i partiti si devono impegnare a fare la propria parte, perché il sistema politico finora ha dimostrato “l’incapacità provata di pervenire nei tempi normali a riforme effettive, spesso solo annunciate”. E’ questa una rivalutazione della politica, assolutamente necessaria, anche “se sembra, invece, che i grandi della terra non riescano ad imbrigliare il fenomeno speculativo”. I cattolici possono dare molto in questo senso. “Nell’agorà odierna, il nostro laicato vuole esserci, consapevole di essere portatore di un pensiero forte e originale, cioè non conformista – dice il porporato - Consapevole di un dovere preciso che scaturisce anche dalla propria fede e da una storia lunga e feconda nota a tutti”. Il cardinale, poi, mette in luce come sia stia vivendo un periodo di sacrifici, basta che non siano inutili. Il Paese quindi deve seguire un doppio binario: risanare e crescere. Per questo bisogna dedicare sempre maggiore attenzione alle famiglie, e la domenica non può essere sacrificata all’economia. Un pensiero inoltre ai tanti Cristiani, in particolare in Nigeria, che vivono gravi soprusi.

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