lunedì, agosto 22, 2011
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Il dittatore libico non si arrende e tramite le tv internazionali si rivolge ancora ai suoi partigiani: "Ripulite la capitale". E come ha già fatto nei giorni scorsi, si scaglia contro Nato e Occidente. E c'è ora il timore che arrivi a Tripoli la cosiddetta "Brigata della Morte", guidata da un altro figlio di Gheddafi, che potrebbe provocare degli scontri sanguinosi tra ribelli e truppe fedeli al Colonnello. Molti quartieri della capitale però si sono già scatenati in festeggiamenti sfrenati, anche per esorcizzare il clima di tensione e di coprofuoco degli ultimi giorni.

Sembra però chiaro che il rais stia sparando le ultime cartucce, soprattutto per salvare la sua vita e assicurarsi una via di fuga. E' praticamente impossibile che il regime superi la notte. Anche l'ambasciatore libico in Italia, Abdul Gaddur, ha dichiarato che è un momento storico per la Libia dopo 42 anni di tirannia totale.

Ora inizia la fase più difficile per la Libia: chi prenderà il potere? Ci saranno scontri civili, rappresaglie, vendette? Intanto la Nato dichiara che continuerà a breve gli interventi se si renderà necessario per proteggere i civili. Ma il Ministero dell'Interno La Russa dichiara che non è previsto l'invio di soldati per il post-Gheddafi, bensì soltanto aiuti di vario tipo, a testimonianza di come la Nato voglia gestire in modo diverso la situazione libica rispetto ai tanti, tragici precedenti...

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