La mancanza di mezzi di trasporto, lo stile di vita rurale e la pressione esercitata sulle donne a lavorare nei campi, contribuiscono ad aggravare le forme di malnutrizione nei bambini del Niger che non possono portare a termine i programmi alimentari terapeutici ai quali sono sottoposti.
Radio Vaticana - In alcune zone rurali remote, i centri sanitari dove vengono somministrati questi trattamenti, sono troppo lontani da raggiungere. Purtroppo risulta che un bambino malnutrito su cinque di quelli sottoposti a questi programmi, nelle province meridionali di Zinder e Maradi, interrompe il trattamento in quanto proviene dalla Nigeria. La terapia intensiva infatti dura in media otto settimane. A causa dell’interruzione, il numero dei bimbi gravemente malnutriti che vengono registrati nei programmi terapeutici aumenta settimana dopo settimana. Sono stati riscontrati 8 mila casi la scorsa settimana. Secondo il coordinatore dell’Unicef nella capitale, Niamey, dall’inizio dell’anno le agenzie umanitarie hanno preso in cura 84 mila bambini gravemente malnutriti. Nella provincia sudorientale di Diffa, dove è impegnata l’Ong Save the Children la situazione sta peggiorando. L’organizzazione sta programmando di allargare gli aiuti a tutti i centri sanitari dei distretti di Diffa in cui è impegnata. Da Zinder e Maradi - riporta l'agenzia Fides - ci vuole troppo tempo per andare e tornare dal centro, inoltre i mariti non vogliono che le loro mogli e bambini stiano lì troppo a lungo da soli e, in vista della stagione dei raccolti, le donne, che lavorano nei campi, sono costrette a tornare a casa. In alcune zone, il 70% dei villaggi distano oltre 15km dai centri sanitari, altri addirittura fino a 50km, ci vorrebbero 3 giorni per andare e 3 giorni per tornare! Il tasso di malnutrizione acuta generale a Diffa è il più alto della regione, con il 17.4%. Nella zona nord della provincia accade anche che tornando in un villaggio a distanza di un mese, questo non ci sia più. I bambini in terapia devono essere controllati almeno una volta alla settimana per verificare se stanno prendendo peso, se non abbiano contratto altre complicazioni, e che il cibo ipercalorico a loro destinato non venga dato ad altri membri della famiglia. In Niger l’assistenza sanitaria per i bambini con meno di cinque anni e le donne incinte è gratis, tuttavia i farmaci non sono mai sufficienti.
Radio Vaticana - In alcune zone rurali remote, i centri sanitari dove vengono somministrati questi trattamenti, sono troppo lontani da raggiungere. Purtroppo risulta che un bambino malnutrito su cinque di quelli sottoposti a questi programmi, nelle province meridionali di Zinder e Maradi, interrompe il trattamento in quanto proviene dalla Nigeria. La terapia intensiva infatti dura in media otto settimane. A causa dell’interruzione, il numero dei bimbi gravemente malnutriti che vengono registrati nei programmi terapeutici aumenta settimana dopo settimana. Sono stati riscontrati 8 mila casi la scorsa settimana. Secondo il coordinatore dell’Unicef nella capitale, Niamey, dall’inizio dell’anno le agenzie umanitarie hanno preso in cura 84 mila bambini gravemente malnutriti. Nella provincia sudorientale di Diffa, dove è impegnata l’Ong Save the Children la situazione sta peggiorando. L’organizzazione sta programmando di allargare gli aiuti a tutti i centri sanitari dei distretti di Diffa in cui è impegnata. Da Zinder e Maradi - riporta l'agenzia Fides - ci vuole troppo tempo per andare e tornare dal centro, inoltre i mariti non vogliono che le loro mogli e bambini stiano lì troppo a lungo da soli e, in vista della stagione dei raccolti, le donne, che lavorano nei campi, sono costrette a tornare a casa. In alcune zone, il 70% dei villaggi distano oltre 15km dai centri sanitari, altri addirittura fino a 50km, ci vorrebbero 3 giorni per andare e 3 giorni per tornare! Il tasso di malnutrizione acuta generale a Diffa è il più alto della regione, con il 17.4%. Nella zona nord della provincia accade anche che tornando in un villaggio a distanza di un mese, questo non ci sia più. I bambini in terapia devono essere controllati almeno una volta alla settimana per verificare se stanno prendendo peso, se non abbiano contratto altre complicazioni, e che il cibo ipercalorico a loro destinato non venga dato ad altri membri della famiglia. In Niger l’assistenza sanitaria per i bambini con meno di cinque anni e le donne incinte è gratis, tuttavia i farmaci non sono mai sufficienti.| Tweet |
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