Una commissione di inchiesta interna il cui mandato sarà limitato a valutare gli aspetti giuridici relativi all’embargo imposto sulla Striscia di Gaza e all’assalto delle imbarcazioni umanitarie della ‘Freedom Flottilla’.
Agenzia Misna - È quanto annunciato dal governo israeliano che ha più volte rigettato la richiesta di un’inchiesta internazionale sulla vicenda, conclusasi con nove pacifisti uccisi e decine di feriti. “La commissione analizzerà essenzialmente due questioni: se il blocco marittimo sia conforme al diritto internazionale e se l’operazione che abbiamo lanciato contro la flottiglia sia, anch’essa, conforme al diritto internazionale” ha affermato il ministro di stato Benny Begin alla radio pubblica israeliana. Secondo i media israeliani tuttavia, la creazione ufficiale di tale commissione non è stata ancora annunciata e comunque l’organismo – a cui eventuali giuristi stranieri potranno partecipare solo in qualità di osservatori – non avrà il mandato di interrogare soldati e ufficiali che hanno partecipato all’operazione. “Questi motivi, e il mandato troppo limitato per rendere credibile l’inchiesta, sono alla base del rifiuto di diversi giuristi israeliani di parteciparvi” riferisce il quotidiano Ha’aretz, citando l’ex-ministro della Giustizia Amnon Rubinstein che definisce una tale commissione “simile a un caffè decaffeinato”. Un tentativo – secondo analisti e commentatori politici – di evitare che “l’effetto Erdogan” si estenda a tutti i paesi musulmani, anche quelli con cui Israele era riuscito a stringere regolari rapporti diplomatici. A distanza di giorni dall’assalto infatti, non accennano a placarsi le polemiche contro il governo di Tel Aviv e alle critiche di Turchia, Siria e Iran, si sono aggiunte quelle della Lega Araba e dell’Organizzazione della conferenza islamica (Oci), che ha chiesto agli Stati membri di riconsiderare le loro relazioni con Israele. Intanto, un documento diffuso dall’associazione per i diritti umani ‘Gisha’ denuncia che in oltre tre anni di embargo “tra i prodotti di cui è vietata l’importazione a Gaza figurano aceto, giocattoli, coriandolo, carta e strumenti musicali, margarina e nylon. Il tasso di disoccupazione nel territorio, riferisce ancora il rapporto “ha raggiunto quota 34% nel primo quarto del 2010 e oltre l’80% della popolazione vive grazie agli aiuti internazionali”.
Agenzia Misna - È quanto annunciato dal governo israeliano che ha più volte rigettato la richiesta di un’inchiesta internazionale sulla vicenda, conclusasi con nove pacifisti uccisi e decine di feriti. “La commissione analizzerà essenzialmente due questioni: se il blocco marittimo sia conforme al diritto internazionale e se l’operazione che abbiamo lanciato contro la flottiglia sia, anch’essa, conforme al diritto internazionale” ha affermato il ministro di stato Benny Begin alla radio pubblica israeliana. Secondo i media israeliani tuttavia, la creazione ufficiale di tale commissione non è stata ancora annunciata e comunque l’organismo – a cui eventuali giuristi stranieri potranno partecipare solo in qualità di osservatori – non avrà il mandato di interrogare soldati e ufficiali che hanno partecipato all’operazione. “Questi motivi, e il mandato troppo limitato per rendere credibile l’inchiesta, sono alla base del rifiuto di diversi giuristi israeliani di parteciparvi” riferisce il quotidiano Ha’aretz, citando l’ex-ministro della Giustizia Amnon Rubinstein che definisce una tale commissione “simile a un caffè decaffeinato”. Un tentativo – secondo analisti e commentatori politici – di evitare che “l’effetto Erdogan” si estenda a tutti i paesi musulmani, anche quelli con cui Israele era riuscito a stringere regolari rapporti diplomatici. A distanza di giorni dall’assalto infatti, non accennano a placarsi le polemiche contro il governo di Tel Aviv e alle critiche di Turchia, Siria e Iran, si sono aggiunte quelle della Lega Araba e dell’Organizzazione della conferenza islamica (Oci), che ha chiesto agli Stati membri di riconsiderare le loro relazioni con Israele. Intanto, un documento diffuso dall’associazione per i diritti umani ‘Gisha’ denuncia che in oltre tre anni di embargo “tra i prodotti di cui è vietata l’importazione a Gaza figurano aceto, giocattoli, coriandolo, carta e strumenti musicali, margarina e nylon. Il tasso di disoccupazione nel territorio, riferisce ancora il rapporto “ha raggiunto quota 34% nel primo quarto del 2010 e oltre l’80% della popolazione vive grazie agli aiuti internazionali”.| Tweet |
Nicolò Renna, chitarrista palermitano, sbanca il web con il suo singolo Breathing. Lo abbiamo incontrato a Palermo. L'intervista di Paolo A.Magrì
Domenico Fioravanti, la Leggenda di Sydney 2000. Una vita da rincorrere a bracciate.Il ranista, prima medaglia d’oro azzurra alle Olimpiadi di Sydney 2000, intervistato da Emanuela Biancardi.
"L'intelligenza umana è la nostra principale risorsa". Parla Ermete Realacci, tra attivismo e sfide economiche
mons. Luigi Negri, Arcivescovo di Ferrara, intervistato per LPL News 24 da Patrizio Ricci su politica europea ed immigrazione.
Max Cavallari della coppia 'I Fichi d'India', intervistato per LPL News 24 da Emanuela Biancardi.
Laura Efrikian, Attrice, scrittrice, promotrice di 'Laura For Afrika', intervistata per LPL News 24 da Emanuela Biancardi.
Patty Pravo festeggia cinquant’anni di successi intramotabili nel mondo della musica, tirando fuori ancora una volta pezzi da ‘90. Intervista di S. Santullo
Sergio Caputo celebra i trent’anni di “ Un Sabato Italiano”, con un nuovo omonimo album. Intervista a Sergio Caputo, di Simona Santullo
Sono presenti 0 commenti
Inserisci un commento
Gentile lettore, i commenti contententi un linguaggio scorretto e offensivo verranno rimossi.