mercoledì, giugno 03, 2009
E’ in atto la più grave epidemia di morbillo degli ultimi decenni in Burkina Faso, dove, dall’inizio dell’anno si contano 300 morti e 45mila casi di contagio.

Radio Vaticana - Si tratta perlopiù di bambini di età inferiore ai 5 anni. Il picco dell’epidemia sembrava essere passato ed invece si continuano a registrare 2.600 nuovi malati ogni settimana. I dati sono stati resi noti dal ministero della sanità del Paese nell’Africa occidentale. Sul territorio, prestano cura ed assistenza ai piccoli pazienti i “Medici Senza Frontiere” (Msf), che dallo scorso marzo, hanno fornito trattamenti gratuiti ai malati di morbillo all’interno dei cinque centri di salute pubblica della capitale Ouagadougou e, da maggio, in tre centri di salute, in tre distretti nella parte orientale del Paese. In mancanza di cure, il 10% dei malati di morbillo non riesce a sopravvivere alla malattia. “Nelle strutture supportate da Msf stiamo ancora trattando circa 850 nuovi pazienti ogni settimana – ha dichiarato il capo missione di Msf in Burkina Faso, François Giddey in un’intervista diffusa dal Sir - Ma in numerose strutture sanitarie il trattamento gratuito non è sistematico e l'accesso limitato alle cure, soprattutto per i più poveri”. “Il bilancio di questa epidemia di morbillo – conclude Giddey - potrebbe in realtà peggiorare”. (A.V.)



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