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giovedì, aprile 13, 2017

“I nostri figli per Pasqua ricevono bare.” È quanto si diceva ad Aleppo lo scorso anno.

Secondo quanto riferisce Suor Annie Demerjian, religiosa dell’Ordine delle Sorelle di Gesù e Maria, ad ACS, Aleppo era diventata sinonimo di morte, dolore ed orrore. 

di Silvio Foini

Quest’anno tuttavia, la situazione è migliorata, e la popolazione cristiana è nuovamente impaziente per l’arrivo della Pasqua. “Ci sentiamo più sicuri. I bombardamenti sono terminati. Andiamo in chiesa e ne torniamo liberamente. Mi auguro che tutte le persone scappate possano tornare nelle proprie case riedificate entro la Pasqua del prossimo anno.” Afferma la religiosa. Nonostante ciò, la grande sofferenza abbattutasi sulla popolazione di Aleppo non è stata dimenticata. 

Mancano molti beni. Najib Halak, un cristiano aleppino, dice ad ACS che “In queste circostanze percorriamo la Via Crucis”... (continua)
lunedì, maggio 30, 2016

Siria: chiese unite in preghiera per i bambini

Un’iniziativa nata dall’impegno di Aiuto alla Chiesa che Soffre.

ACS - Ieri mattina, durante l’Angelus, Papa Francesco ha ricordato che in occasione della Giornata internazionale del Bambino del prossimo 1° giugno, in diverse città siriane, i bambini cristiani di tutte le confessioni si riuniranno per pregare insieme e insieme invocare il dono della pace. La preghiera è promossa dalle Chiese cattolica e ortodossa di Siria e nasce da una iniziativa Aiuto alla Chiesa che Soffre. Lo scorso aprile infatti, la Fondazione pontificia ha organizzato un viaggio in Siria di una delegazione cattolico-ortodossa per incontrare i rappresentanti delle Chiese siriane e discutere di iniziative comuni per la pace e la ricostruzione in tale nobile Paese. La preghiera dei bambini è il primo frutto di questi colloqui... (continua)
giovedì, febbraio 18, 2016

Andrea Riccardi in un video rinnova il suo appello: Aleppo sta morendo. Bisogna fare presto #SaveAleppo

Mentre in Siria si continua a morire, il fondatore della Comunità di Sant'Egidio rinnova l'appello alla comunità internazionale perchè si metta fine alla strage.  

Santegidio - Queste le sue parole: "Aleppo sta morendo e forse è già morta, sotto i colpi di un assedio implacabile. La popolazione fugge: 100.000 persone verso il confine turco che è sigillato. Quanti confini in Medio Oriente e in Europa sono sigillati verso i siriani in fuga.  

Appello sta morendo. Perché?

Nel 2014 ho lanciato un appello per salvare Aleppo e creare una zona di non combattimento attorno. Ma non si è fatto. Ognuno ha perseguito le logiche di parte. Ognuno ha continuato la sua strategia: il governo di Assad... (continua)
mercoledì, luglio 01, 2015

Egitto: alta tensione, attivista “la repressione ci soffoca in silenzio”

Nel giorno del secondo anniversario dalla caduta di Mohammed Morsi per mano dei militari, attivisti laici, oppositori democratici ed esponenti della società civile egiziana hanno poco da festeggiare. Il presidente Abdel Fattah al Sissi ha annunciato un giro di vite e emendamenti alle leggi attuali che – a suo avviso – impediscono ai magistrati di estirpare il terrorismo “alla radice”.

Misna - L’annuncio è stato diramato nel corso dei funerali dell’ex procuratore generale Hisham Barakat, ucciso ieri in un attentato al Cairo: un colpo al cuore delle istituzioni egiziane e della magistratura in particolare, protagonista negli ultimi mesi di una serie di condanne di massa ai danni dei leader dei movimenti islamisti e considerata da questi ultimi il ‘braccio esecutivo’ del governo... (continua)
mercoledì, giugno 10, 2015

In Libia liberato Scaravilli, sul terreno l'Isis avanza su Sirte

Il medico catanese Ignazio Scaravilli, rapito il 6 gennaio in Libia, e' stato liberato grazie alla collaborazione del governo di Tripoli ed e' in buone condizioni di salute.  

Radio Vaticana - Lo conferma la Farnesina specificando che il 68enne dovrebbe essere rimpatriato entro un paio di giorni. Soddisfazione del presidente Mattarella che ha ringraziato quanti hanno reso possibile la conclusione positiva della vicenda.Il parlamento libico di Tobruk, riconosciuto dalla comunità internazionale, ha rifiutato il piano di pace proposto dalle Nazioni Unite, che prevedeva un governo di unità nazionale insieme agli islamisti che controllano Tripoli. Intanto guadagna posizioni lo Stato Islamico, che ha conquistato una centrale elettrica a Sirte. Il servizio di Michele Raviart:

... (continua)
venerdì, febbraio 06, 2015

A Maalula un piccolo gregge... italiano

Per la Comunità internazionale la pace è una possibilità , per la gente del piccolo villaggio di Maloula, una necessità. Una associazione italiana ha donato ai suoi abitanti un piccolo gregge. 

di Patrizio Ricci 

Maalula è un luogo di speranza per il mondo intero e per la sua gente. E' noto per essere il paese dove si parla ancora l'aramaico, luogo di antichissimi santuari e importante meta di pellegrinaggio religioso. A fine 2013, il piccolo villaggio a 34 Km a nord di Damasco, ha conosciuto la devastazione dei jadisti: decine di civili cristiani innocenti sono stati uccisi appunto perché cristiani, le case bruciate, le chiese profanate ... (continua)


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