Picchiare donne e bambini da oggi in poi in Russia sarà un reato a "metà".
Un atto grave e che viola i diritti umani, il presidente russo Putin ha firmato la controversa legge per depenalizzare i "maltrattamenti in famiglia", declassandoli a illecito amministrativo. La legge prevede che le violenze in famiglia costituiscano reato solo se chi le ha commesse è già stato condannato per lo stesso motivo o se le percosse hanno provocato gravi danni fisici... (continua)
La Comunità: valorizzare solidarietà e inclusione sociale per creare una nuova cultura
Vatican Insider - A 72 anni dalla liberazione del campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau, il ricordo dell’orrore e dell’abisso causato dall’antisemitismo e dalla predicazione dell’odio razziale è «particolarmente importante in questo passaggio storico per l’Europa e il mondo intero». dichiara la Comunità di Sant’Egidio. La «Giornata della Memoria» – che si celebrerà domani - è un «evento ancora più sentito proprio nel momento in cui va scomparendo la generazione dei sopravvissuti e dei testimoni della Shoah»... (continua)
Il 23 gennaio l’obitorio della città irachena di Samarrah ha ricevuto, per restituirli alle famiglie, i corpi di 31 prigionieri impiccati tre giorni prima.
Amnesty - Le persone messe a morte, a seguito di “confessioni” estorte con la tortura, erano state giudicate colpevoli del massacro avvenuto nel giugno 2014 alla base militare Speicher, nei pressi di Tikrit, dove 1700 cadetti erano stati uccisi ad opera del gruppo armato Stato islamico. A Speicher è stato compiuto un massacro vile e orrendo cui il governo iracheno ha reagito a colpi di torture, processi irregolari e impiccagioni, nell’illusione di ripristinare la sicurezza ma in realtà alimentando ... (continua)
Il movimento da Washington in tutto il resto del mondo. In Italia a Firenze, Milano e Roma.
"Donne di tutto il mondo unitevi". All'indomani della proclamazione del giuramento che ha sancito la nomina di Donald Trump come 45° Presidente degli Stati Uniti, milioni di donne in tutto il mondo si riverseranno nelle piazze per per promuovere i propri diritti e di gruppi sociali marginalizzati, dagli omosessuali alle minoranze etniche ed i disabili. Un evento originariamente organizzato nella capitale americana in vista dell'Inauguration day, ma che vede partecipare anche il resto del mondo... (continua)
Bisogna combattere le mutilazioni genitali femminili (Mgf) attraverso l’istruzione: a ribadirlo è stata la Commissione episcopale per il sociale e lo sviluppo della Chiesa cattolica etiope, durante un seminario svoltosi ad Addis Abeba e indirizzato, in particolare, ai direttori scolastici ed agli insegnanti.
Radio Vaticana - Mutilazioni frutto di paure e stereotipi sociali
Durante i lavori – riferisce l’agenzia cattolica africana Canaa – è stato evidenziato come le Mgf siano frutto di “pressioni sociali”: infatti, sono soprattutto “il timore della stigmatizzazione e la paura di risultare inadatte al matrimonio” a spingere le donne ad accettare simili mutilazioni, “nonostante la consapevolezza della loro pericolosità”. Di qui, il richiamo della Commissione episcopale ad affrontare la problematica in maniera globale, partendo dall’educazione dei giovani, i quali possono portare nella società “un cambiamento di atteggiamento nei confronti degli stereotipi tradizionali”... (continua)
Il leader della Lega Nord: "Basta! Il 2017 sarà l'anno della riscossa"
"Quando sarò al governo, espulsioni di massa, chiusura dei centri e navi della Marina militare che,
dopo aver soccorso tutti, li riportano indietro. Basta! Il 2017 sarà l'anno della riscossa".
Così il leader della Lega Salvini, dopo la rivolta nel Centro accoglienza di Cona in seguito alla morte di una giovane migrante ivoriana.
In Bulgaria, aggiunge, dopo un episodio simile, "centinaia di richiedenti asilo violenti sono stati espulsi. Qui, a questa gentaglia non succederà nulla" ... (continua)
L’Unhcr copre buona parte dei costi dei principali trattamenti, ma l’alto flusso di profughi rende impossibile fornire medicinali per tumori o malattie gravi. E nel Paese dei Cedri i prezzi sono proibitivi.
di Davide Lemmi
NenaNews - (Beirut) Il garage di Nabil è un buco senza finestre. Una tavola di compensato divide il salotto dalla cucina, mentre tre materassi appoggiati ai lati della stanza, insieme alle coperte per la notte, sono l’unico modo per proteggersi dal freddo e dall’umido che inevitabilmente entra dalle pesanti porte di ferro.
“Ho studiato biologia all’università di Damasco”, Fatima, una delle due mogli di Nabil, ci parla in inglese. “Siamo scappati quando le bombe hanno cominciato ad avvicinarsi al nostro villaggio, era troppo per Mohamed: troppo stress, troppo alto il rischio di una ricaduta”... (continua)
L'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati Unhcr, rende noto che durante gli ultimi 12 mesi, circa 5000 persone sono morte nel Mediterraneo nel tentativo di raggiungere l'Europa.
E' il numero annunciato dall'Unhcr riferito al 2016. L'ultima strage è stata registrata alla vigilia di Natale: 100 persone morte mentre tentavano di raggiungere le coste italiane a bordo di due gommoni.
Mentre, per fortuna, stamane 111 migranti sono stati tratti in salvo a Pozzallo. Provenivano da Gambia Nigeria, Camerun, Costa d'Avorio, Mali, Togo e Guinea. Paesi dove guerre interne e povertà inducono le persone a partire alla ricerca di una vita migliore... (continua)
Nella provincia dell’Herat la coltivazione di papavero da oppio è cresciuta in modo significativo. A pagarne le conseguenze sono i poveri e molti bambini, a trarne vantaggio talebani e narcotrafficanti.
Kabul(AsiaNews) - Nella provincia afghana dell’Herat, i narcotrafficanti reclutano sempre più bambini per coltivare e contrabbandare oppio. Secondo l’“Afghanistan Opium Survey” – uno studio condotto dal Ministero afghano per la lotta contro il narcotraffico e l’Ufficio Onu per il controllo della droga e la prevenzione del crimine (Unodc) – la produzione di papaveri da oppio è aumentata del 43% rispetto all’anno scorso (da 3300 tonnellate nel 2015 a 4800 nel 2016). Nell’ultimo anno, anche il numero di terreni coltivati è aumentato del 10% (da 183mila ettari nel 2015 a 201mila nel 2016). In Afghanistan, circa l’11% della popolazione ha problemi di dipendenza da oppiacei e il flusso di rifugiati di ritorno dal vicino Iran – Paese dall’alta percentuale di tossicodipendenti – alimenta il problema
... (continua)
La denuncia di papa Francesco nel videomessaggio per l’«Intenzione di preghiera» del mese di dicembre
Vatican Insider - «In questo mondo, che ha sviluppato le tecnologie più sofisticate, si vendono armi che finiscono nelle mani dei bambini-soldato».
È la denuncia di papa Francesco, levata nel videomessaggio per l’«Intenzione di preghiera» del mese di dicembre. Il Papa ribadisce l’urgenza di «fare tutto il possibile perché la dignità dei bambini sia rispettata e porre fine a questa forma di schiavitù». Quindi, riferisce la Radio Vaticana, si rivolge a tutte le persone di buona volontà: «Chiunque tu sia - afferma il Papa - se sei commosso come me, ti chiedo di unirti a questa intenzione di preghiera: ... (continua)
Oltre 2 milla città hanno illuminato ieri sera, assieme al Colosseo di Roma, un proprio monumento in segno di adesione all'iniziativa "Cities for life", promossa annualmente dalla Comunità di Sant'Egidio per chiedere l'abolizione della pena di morte nel mondo.
Radio Vaticana - (ndr. evento di ieri, 30 dicembre). Durante la serata a Roma, che sarà condotta da Luca Barbarossa, verranno lette testimonianze dal braccio della morte tra cui quella di Susan Kigula, ex detenuta che oggi combatte per l'abolizione della pena di morte in Uganda. Francesco Gnagni ne ha parlato con Carlo Santoro, responsabile per gli Stati Uniti della Comunità di Sant'Egidio: ascolta
R. – Il 30 novembre di ogni anno - e ormai da molti anni - ricordiamo il primo anniversario dell’abolizione della pena di morte in uno Stato europeo... (continua)
Venerdì 18 novembre una corte d'appello della Mauritania ha assolto e rilasciato tre attivisti di Ira-Mauritania (Iniziativa per la rinascita del movimento abolizionista, una Ong che lotta contro la schiavitù nel paese dell'Africa nord-occidentale) e ha ridotto la pena nei confronti di altri sette attivisti, a loro volta rimessi in libertà in quanto avevano scontato in attesa del processo il periodo di carcere equivalente.
Amnesty - I 10 attivisti rilasciati facevano parte di un gruppo di 13 persone che in primo grado erano state condannate a pene da tre a 15 di carcere per una serie di reati tra cui "ribellione" e "uso della violenza". I 13 erano stati arrestati tra il 30 giugno e il 9 luglio nella capitale Nouakchott, a seguito di una protesta - cui nessuno di loro aveva preso parte! - contro lo sgombero forzato di un insediamento per far posto a un vertice della Lega araba: un insediamento abitato in larga parte dagli haratin, la casta cui un sistema ereditario di sottomissione assegna il ruolo di schiavi... (continua)
Martedì arriva in Parlamento il disegno di legge che sospende i processi per chi, avendo abusato di una minore 'consenziente', accetta le 'nozze riparatorie'. Protestano le opposizioni e le organizzazioni dei diritti umani.
È bufera in Turchia su un disegno di legge presentato dal partito Akp del presidente Recep Tayyip Erdogan per depenalizzare la violenza sessuale sui minori, se l'atto è avvenuto in modo consensuale e il suo autore accetta di sposare la vittima. La proposta, che punta a sospendere processi e condanne per abusi su minori fino al 16 novembre di quest'anno, ha scatenato durissime proteste nell'opinione pubblica. Secondo le Ong, aggraverebbe ulteriormente il già diffuso fenomeno delle "spose bambine" in Turchia... (continua)
Molti bambini sono rimasti gravemente feriti nei combattimenti e anche quelli non feriti, mostrano segni di forte sofferenza psicologica, anche una volta giunti in un luogo sicuro.
Seicentomila bambini bloccati a Mosul mentre continua l'offensiva ed il conflitto, sempre più brutale, si propaga all'interno della città irachena. L'allarme è di Save the children che ha allestito a Qayyarah, 80km da Mosul, un centro dove assiste 20 mila minori. Il prezzo che i bambini stanno pagando, spiega, è altissimo. Molti, continua,"hanno vissuto per 2 anni sotto il controllo dell'Isis prima di essere costretti alla fuga attraverso una zona di guerra e alcuni hanno visto uccidere o impiccare persone davanti ai loro occhi"
... (continua)
L’esercito iracheno ha preso il controllo dei primi quartieri a nord di Mosul, mentre crescono gli sfollati dalla seconda città irachena e l’Unicef lancia l’allarme per i circa 600mila bambini intrappolati nel centro abitato. Avanzata lealista anche in Siria, con le truppe governative che riprendono il controllo di alcuni quartieri di Aleppo controllati dai ribelli. Il servizio di Marco Guerra: ascolta
Radio Vaticana - Sostenute dall’aviazione di Mosca, le forze di Damasco hanno strappato ai ribelli una zona chiave di Aleppo, e tengono sempre più sotto assedio la parte orientale della città. E raid russi e governativi si segnalano nella provincia di Idlib: 32 le vittime civili; mentre sono 20 i civili uccisi da un raid della coalizione a guida Usa su un villaggio a nord di Raqqa. Intanto, forze curde annunciano di aver iniziato ad isolare la capitale del sedicente Stato Islamico e la cosiddetta opposizione moderata ha fatto appello a Trump per fermare il bagno di sangue
. In Iraq, prosegue l’offensiva su Mosul: i combattimenti si sono avvicinati all’antico sito archeologico di Nimrud; in città si segnalano nuove esecuzioni sommarie di civili da parte dei jihadisti... (continua)
L’esercito iracheno ha preso il controllo dei primi quartieri a nord di Mosul, mentre crescono gli sfollati dalla seconda città irachena e l’Unicef lancia l’allarme per i circa 600mila bambini intrappolati nel centro abitato. Avanzata lealista anche in Siria, con le truppe governative che riprendono il controllo di alcuni quartieri di Aleppo controllati dai ribelli. Il servizio di Marco Guerra: ascolta
Radio Vaticana - Sostenute dall’aviazione di Mosca, le forze di Damasco hanno strappato ai ribelli una zona chiave di Aleppo, e tengono sempre più sotto assedio la parte orientale della città. E raid russi e governativi si segnalano nella provincia di Idlib: 32 le vittime civili; mentre sono 20 i civili uccisi da un raid della coalizione a guida Usa su un villaggio a nord di Raqqa. Intanto, forze curde annunciano di aver iniziato ad isolare la capitale del sedicente Stato Islamico e la cosiddetta opposizione moderata ha fatto appello a Trump per fermare il bagno di sangue ... (continua)
Il tribunale ha giudicato colpevole Ahmed Manasra di tentato omicidio di due fratelli di 20 e 12 anni. Egli dovrà anche versare un risarcimento in denaro alle vittime. Il giovane si è proclamato innocente e sta affrontando un percorso di riabilitazione. La sentenza criticata da attivisti e Autorità palestinese. Condanne a 11 anni anche per altri due palestinesi minorenni.
Gerusalemme(AsiaNews/Agenzie) - Un tribunale di Gerusalemme ha condannato al carcere tre giovani palestinesi, per attacchi all’arma bianca contro cittadini israeliani. Fra questi vi è anche un 14enne, coinvolto in una delle vicende più controverse che hanno caratterizzato le violenze della Terza intifada (o “intifada dei coltelli”). L’Autorità palestinese e attivisti pro diritti umani hanno criticato con forza la sentenza, sottolineando che ai minori di età non andrebbe inflitto un periodo detentivo così lungo... (continua)
"L'annuncio che il governo introdurrà un nuovo provvedimento che vieta ai rifugiati giunti in Australia via mare dal 19 luglio 2013 di richiedere un visto, è profondamente deludente. Andare alla ricerca di asilo non è illegale. Si tratta di un diritto umano fondamentale. Eppure l'esecutivo vieterà loro per sempre di venire qui".
Radio Vaticana - Lo afferma il vescovo Vincent Long, presidente della Commissione per i rifugiati
della Conferenza episcopale cattolica di Australia, esprimendo i sentimenti dei vescovi di fronte alle politiche del governo australiano in merito alla questione di rifugiati e migranti.
Condizioni disumane nei Campi profughi in Australia
Il vescovo spiega in una nota ripresa dall'agenzia Fides:... (continua)
Superare l’indifferenza, accettare l’altro. E’ quanto chiede Papa Francesco nel videomessaggio per l’intenzione di preghiera del mese di novembre. Il Pontefice torna a esortare un “impegno di solidarietà” a sostegno di quei Paesi che “accolgono un grande numero di profughi e rifugiati”. Il servizio di Alessandro Gisotti: ascolta
Radio Vaticana - “Può un paese far fronte da solo alle difficoltà che produce la migrazione forzata?”.
E’ la domanda che Papa Francesco rivolge a tutti noi nel videomessaggio per l’intenzione di preghiera del mese di novembre. Il Papa torna a parlare del tema a lui caro della cura dei migranti ed esorta a superare "la indifferenza e la paura di accettare l'altro”.
Mentre scorrono le immagini con i volti di persone di diversa etnia il Papa ribadisce che “l’altro” potrebbe essere ognuno di noi. Di qui, l’esortazione ad unirsi alla sua preghiera: “Perché i Paesi che accolgono un grande numero di profughi e rifugiati siano sostenuti nel loro impegno di solidarietà”... (continua)
Potrebbero essere 239 le vittime del naufragio di ieri, a 25 miglia a Nord della costa libica, la drammatica conferma dei sopravvissuti.
La notizia è stata confermata da due sopravvissuti giunti a Lampedusa, ha riferito la portavoce dell'Unhcr, Carlotta Sami.
Ieri nel semi-affondamento di un gommone sono stati salvati 29 migranti e recuperati 12 cadaveri, ma secondo la testimonianza di alcuni superstiti i naufragi sarebbero stati due. Sono per lo più migranti provenienti dalla Guinea, ed hanno riferito che nonostante le cattive condizioni meteo sarebbero stati costretti comunque a prendere il mare
... (continua)
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