lunedì, febbraio 28, 2022

Nell'anniversario del giorno in cui colpì a morte suor Rani Mari, proclamata beata nel 2017, il suo omicida cambiato dal perdono della famiglia della vittima si è recato sulla tomba della religiosa. "Prego per lei e per chi è ingiustamente perseguitato con le accuse di conversioni".

Ernakulam (AsiaNews) - "Prego per suor Rani Maria e per i cristiani che sono ingiustamente accusati di conversione. Questa è la mia vita ora: io sono un indù e posso dire agli altri che perseguitano i cristiani per attività di conversione che si sbagliano”.

A 27 anni dal giorno in cui la uccise, il 25 febbraio scorso l’ex estremista indù Samandar Singh ha pronunciato queste parole ad AsiaNews dopo essersi recato a Udainagar sulla tomba di suor Rani Maria, la religiosa siro-malabarese delle francescane clariste morta martire nel 1995 e proclamata beata nel 2017. Samandar Singh la trascinò fuori da un autobus e la colpì orrendamente con 54 coltellate. Ha trascorso 12 anni in carcere per questo omicidio. Nonostante l’efferatezza del suo gesto suor Selmi Paul, la sorella minore della religiosa, lo ha incontrato più volte da detenuto e gli ha offerto il suo perdono accompagnandolo nel suo cambiamento. 

La famiglia della religiosa uccisa non ha lasciato nulla di intentato per farlo uscire dal carcere con la libertà condizionale. Così Samandar è diventato un uomo libero il 22 agosto 2006 e nei giorni scorsi ha partecipato alla celebrazione nell'anniversario della sua morte.

"Vivo a 100 km dalla tomba di suor Rani Maria -
racconta ancora ad AsiaNews - sono qui per pregere per lei e anche per il nostro popolo e per quanti rivolgono false accuse contro i cristiani. Sono andato molte volte alla sua tomba, per meditare e pregare, accendere candele e offrire fiori davanti alla lapide su cui sono incise queste parole: ‘Signore, non imputare loro questo peccato’".

“I cristiani - continua Samandar Singh - aiutano la nostra gente a ottenere dignità e a vivere una vita rispettabile, i cristiani servono il nostro popolo. Quanti perseguitano i cristiani sono male informati e anche istigati da altri". Samandar ha visitato anche Pullukuli, il villaggio natale di suor Rani Maria nel distretto di Ernakulam in Kerala, per incontrare il padre malato della religiosa e altri membri della famiglia.


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