martedì, maggio 09, 2017
Il presidente del Senato, Grasso, in rappresentanza del presidente della Repubblica, Mattarella, ha deposto una corona di fiori in via Caetani nell'anniversario dell'uccisione di Aldo Moro da parte delle Br. 

Il corpo senza vita del presidente della Dc venne ritrovato 39 anni fa nel bagagliaio di una Renault 4 rossa, tra piazza del Gesù e via delle Botteghe Oscure.  
Diserta le celebrazioni la figlia Maria Fida Moro che sul Corsera accusa la politica per il mancato riconoscimento del padre come vittima del terrorismo.

Il presidente della Commissione d’inchiesta, Giuseppe Fioroni risponde ai giornalisti in merito alle responsabilitù della morte del presidente della Democrazia cristiana: “I punti da dirimere sono – ahimé – ancora molti, ma il tema fondamentale è rendersi conto che fummo oggetto di una sconfitta del terrorismo per tombamento” .
La figlia Maria Fida Moro non ci sarà perché lo Stato di cui è stato servitore lo ha tradito, di nuovo, 30 dopo la sua morte. "Non parteciperemo più a nessuna celebrazione per questo ennesimo e terribile 9 maggio - dice la figlia Maria Fida Moro in una intervista al Corriere - Non ne posso più dell’indifferenza e della bruttezza della politica".

Dal 2007 la data della morte di Moro è diventata la Giornata della Memoria dedicata alle vittime del terrorismo. Ma è ancora una memoria incompleta, vuota, che alla famiglia non sta più bene. La figlia dello statista continua:"Voglio costringere lo Stato a fare la sua parte - dice la Figlia - Perché noi, io e mio figlio Luca, continuiamo ad essere tagliati fuori dal riconoscimento della legge per le vittime del terrorismo. Che è applicata a tutti, tranne che ad Aldo Moro. Per questo ho anche chiesto che la giornata cambi data: mi offende e mi ferisce che papà sia l’emblema delle vittime ma per lui la legge non valga".

E conclude: "Io mi sto battendo per il principio, non per un fatto economico - aggiunge la donna - Io vorrei che si tornasse a ricordare l’Aldo Moro vivo e quello per cui ha vissuto. E invece no: ci sono terroristi che anche oggi hanno spazio sui media, voce, rispetto. E una vita. A lui si riconosce soltanto il diritto di fare la parte del cadavere in un bagagliaio".


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