giovedì, marzo 02, 2017
A seguito di un accordo tra la Conferenza Episcopale Italiana e il Governo Italiano, dal 7 marzo arriveranno in Italia 41 persone, tra le quali molte con gravi problemi di salute, provenienti dai campi profughi della Giordania.


di Dario Cataldo

Un caso delicato, il cui buon esito è stato possibile grazie all'azione congiunta di più parti. Si tratta di sette famiglie di cittadini siriani, il cui trasferimento è stato reso possibile dall’ambasciata italiana in Giordania e dalla Nunziatura apostolica, che hanno lavorato in stretta sinergia con Caritas Italiana, UNHCR e IOM. Grazie a tale canale umanitario verrà garantito a queste persone un accesso sicuro e protetto nel nostro Paese.

Le strutture sanitarie incaricate di fornire le cure necessarie sono di base a San Giovanni Rotondo - luogo in cui sono conservate le spoglie mortali di Padre Pio. Nello specifico, i malati troveranno il supporto specialistico della “Fondazione centri di riabilitazione di Padre Pio” e dell’ospedale “Casa del sollievo della sofferenza”. L’accoglienza di queste famiglie sarà garantita dalla Caritas diocesana di Manfredonia nell’ambito del progetto “Protetto. Rifugiato a casa mia”; i siriani saranno accompagnati nel percorso di integrazione da famiglie della comunità cristiana.

La Chiesa italiana scende dunque in prima linea per offrire sostegno e tutela. I primi due nuclei familiari arriveranno in Italia il 7 marzo all’aeroporto di Bari. Per il resto, purtroppo, la situazione dei profughi siriani in Giordania rimane drammatica. A centinaia di migliaia sono bloccati nei campi allestiti dal governo o in altre sistemazioni precarie in attesa di trovare una soluzione al proprio futuro. La stessa condizione è vissuta anche da migliaia di yemeniti e di iracheni, fra cui molti cristiani.

L'iniziativa umanitaria si è resa necessaria per garantire supporto medico e assistenziale. A questa si aggiunge il progetto che ha dato il via al più ampio programma di reinsediamento a livello globale degli ultimi due anni che ha permesso ad oltre 56mila persone di raggiungere Paesi come gli Stati Uniti, il Canada, l’Australia e l’Italia.


Sono presenti 0 commenti

Inserisci un commento

Gentile lettore, i commenti contententi un linguaggio scorretto e offensivo verranno rimossi.



___________________________________________________________________________________________
Testata giornalistica iscritta al n. 5/11 del Registro della Stampa del Tribunale di Pisa
Proprietario ed Editore: Fabio Gioffrè
Sede della Direzione: via Socci 15, Pisa