Il segretario generale della Cei ha specificato la posizione del Sommo Pontefice sulla pratica dell'aborto nella lettera apostolica Misericordia et misera. "Ha derubricato il peccato di aborto? Sciocchezze, di chi non ha letto il testo”.
Un documento a firma di Papa Francesco a conclusione del Giubileo. Titolo emblematico scelto dal Successore di Pietro, Misericordia et misera, che rimanda ad una visione della società più clemente e indulgente verso coloro che sbagliano e si pentono.
Dichiara Mons. Galatino: "Il Papa ha parlato di realtà grave e drammatica e non ha assolutamente depenalizzato il peccato di aborto. Sono sciocchezze che possono mettere in campo soltanto persone che non hanno letto il documento o gente che ha bisogno di dire sempre qualcosa di diverso ma che non corrisponde mai alla realtà".
Una precisazione doverosa, specie a seguito degli attacchi dei soloni della dottrina cristiana, pronti a disfare più che a costruire. Continua il segretario della Cei: "Il Papa con questa lettera ha voluto confermare quanto più volte detto: si chiudono le porte delle chiese e di San Pietro ma non quella del cuore di Dio. Francesco ha voluto tenere fede a tutto questo, allargando e dando la possibilità a tutti i sacerdoti di assolvere le persone dal peccato di aborto.
Ha voluto rendere più vicina - ha sottolineato mons. Galantino - e mettere più a portata di mano la misericordia di Dio ma questo non significa assolutamente voler derubricare il peccato di aborto che resta un peccato grave. Tuttavia come in tutti i peccati quando si è pentiti, si ha voglia di rimettersi in cammino e riparare il cuore di Dio è aperto e la sua misericordia è sempre disponibile".
di Dario Cataldo
Un documento a firma di Papa Francesco a conclusione del Giubileo. Titolo emblematico scelto dal Successore di Pietro, Misericordia et misera, che rimanda ad una visione della società più clemente e indulgente verso coloro che sbagliano e si pentono.
Dichiara Mons. Galatino: "Il Papa ha parlato di realtà grave e drammatica e non ha assolutamente depenalizzato il peccato di aborto. Sono sciocchezze che possono mettere in campo soltanto persone che non hanno letto il documento o gente che ha bisogno di dire sempre qualcosa di diverso ma che non corrisponde mai alla realtà".
Una precisazione doverosa, specie a seguito degli attacchi dei soloni della dottrina cristiana, pronti a disfare più che a costruire. Continua il segretario della Cei: "Il Papa con questa lettera ha voluto confermare quanto più volte detto: si chiudono le porte delle chiese e di San Pietro ma non quella del cuore di Dio. Francesco ha voluto tenere fede a tutto questo, allargando e dando la possibilità a tutti i sacerdoti di assolvere le persone dal peccato di aborto.
Ha voluto rendere più vicina - ha sottolineato mons. Galantino - e mettere più a portata di mano la misericordia di Dio ma questo non significa assolutamente voler derubricare il peccato di aborto che resta un peccato grave. Tuttavia come in tutti i peccati quando si è pentiti, si ha voglia di rimettersi in cammino e riparare il cuore di Dio è aperto e la sua misericordia è sempre disponibile".
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