Difetto di giurisdizione per il ricorso sul quesito referendario presentato da M5S e Sinistra italiana.
Il Tar del Lazio ha dichiarato inammissibile per difetto di giurisdizione il ricorso sul quesito referendario presentato da M5S e Sinistra italiana. La decisione é stata assunta dalla sezione 2bis del Tar e, sempre a quanto si apprende, a breve dovrebbero essere rese note le motivazioni. Il ricorso era stato presentato giudicando ingannevole il contenuto del quesito referendario.
"Sia le ordinanze dell'Ufficio Centrale per il Referendum - sottolinea il Tar - che hanno predisposto il quesito referendario sia il decreto presidenziale - nella parte in cui recepisce il quesito - sono espressione di un ruolo di garanzia, nella prospettiva della tutela generale dell'ordinamento, e si caratterizzano per la loro assoluta neutralità, che li sottrae al sindacato giurisdizionale".
Il quesito referendario - si legge nella sentenza - è stato "individuato dall'Ufficio centrale per il referendum attraverso ordinanze non impugnabili con gli ordinari mezzi giurisdizionali" e "recepito" dal decreto del Presidente della Repubblica e come tale non può "riconoscersi la possibilità della sua sottoposizione a sindacato giurisdizionale". "Eventuali questioni di costituzionalità - conclude la nota - della legge sul referendum (la n. 352 del 1970), relative alla predeterminazione per legge del quesito e alla sua formulazione, sono di competenza dell'Ufficio centrale per il referendum, che può rivolgersi alla Corte costituzionale"
La pronuncia del Tar "non è una bocciatura nel merito. Leggeremo le motivazione della sentenza e agiremo di conseguenza", dice all'Adnkronos il deputato 5 Stelle Danilo Toninelli, considerato 'l'uomo riforme' del Movimento. "Siamo convinti di essere nel giusto - dice commentando a caldo la notizia - e non ci arrenderemo perché il titolo della riforma è una truffa. Dunque, andiamo avanti".
Il Tar del Lazio ha dichiarato inammissibile per difetto di giurisdizione il ricorso sul quesito referendario presentato da M5S e Sinistra italiana. La decisione é stata assunta dalla sezione 2bis del Tar e, sempre a quanto si apprende, a breve dovrebbero essere rese note le motivazioni. Il ricorso era stato presentato giudicando ingannevole il contenuto del quesito referendario.
"Sia le ordinanze dell'Ufficio Centrale per il Referendum - sottolinea il Tar - che hanno predisposto il quesito referendario sia il decreto presidenziale - nella parte in cui recepisce il quesito - sono espressione di un ruolo di garanzia, nella prospettiva della tutela generale dell'ordinamento, e si caratterizzano per la loro assoluta neutralità, che li sottrae al sindacato giurisdizionale".
Il quesito referendario - si legge nella sentenza - è stato "individuato dall'Ufficio centrale per il referendum attraverso ordinanze non impugnabili con gli ordinari mezzi giurisdizionali" e "recepito" dal decreto del Presidente della Repubblica e come tale non può "riconoscersi la possibilità della sua sottoposizione a sindacato giurisdizionale". "Eventuali questioni di costituzionalità - conclude la nota - della legge sul referendum (la n. 352 del 1970), relative alla predeterminazione per legge del quesito e alla sua formulazione, sono di competenza dell'Ufficio centrale per il referendum, che può rivolgersi alla Corte costituzionale"
La pronuncia del Tar "non è una bocciatura nel merito. Leggeremo le motivazione della sentenza e agiremo di conseguenza", dice all'Adnkronos il deputato 5 Stelle Danilo Toninelli, considerato 'l'uomo riforme' del Movimento. "Siamo convinti di essere nel giusto - dice commentando a caldo la notizia - e non ci arrenderemo perché il titolo della riforma è una truffa. Dunque, andiamo avanti".
| Tweet |

Nicolò Renna, chitarrista palermitano, sbanca il web con il suo singolo Breathing. Lo abbiamo incontrato a Palermo. L'intervista di Paolo A.Magrì
Domenico Fioravanti, la Leggenda di Sydney 2000. Una vita da rincorrere a bracciate.Il ranista, prima medaglia d’oro azzurra alle Olimpiadi di Sydney 2000, intervistato da Emanuela Biancardi.
"L'intelligenza umana è la nostra principale risorsa". Parla Ermete Realacci, tra attivismo e sfide economiche
mons. Luigi Negri, Arcivescovo di Ferrara, intervistato per LPL News 24 da Patrizio Ricci su politica europea ed immigrazione.
Max Cavallari della coppia 'I Fichi d'India', intervistato per LPL News 24 da Emanuela Biancardi.
Laura Efrikian, Attrice, scrittrice, promotrice di 'Laura For Afrika', intervistata per LPL News 24 da Emanuela Biancardi.
Patty Pravo festeggia cinquant’anni di successi intramotabili nel mondo della musica, tirando fuori ancora una volta pezzi da ‘90. Intervista di S. Santullo
Sergio Caputo celebra i trent’anni di “ Un Sabato Italiano”, con un nuovo omonimo album. Intervista a Sergio Caputo, di Simona Santullo
È presente 1 commento
Sarebbe interessante conoscere le ragioni per cui è stato dichiarato neutrale un quesito che presenta solo i vantaggi (solo apparenti)della riforma, quando non si fa parola della cosa più importante, cioè che col pretesto della riduzione dei senatori viene tolto ai cittadini il diritto di eleggere i senatori stessi. Inoltre la tanto decantata riduzione dei costi si poteva benissimo ottenete tagliando gli stipendi di senatori e deputati. Anzi, se davvero Renzi avesse voluto ridurre i costi della politica per fare risparmiare i contribuenti avrebbe innanzitutto tagliato lo stipendio a se stesso e ai suoi ministri ma, ovviamente, i politici non tagliano neanche un centesimo che spetti a loro. Ecco perché non credo affatto a questa sbandierata riduzione che sa solo di promessa referendaria ...
Inserisci un commento
Gentile lettore, i commenti contententi un linguaggio scorretto e offensivo verranno rimossi.