martedì, settembre 20, 2016
L'incontro ieri tra i due segretari per discutere della situazione in Siria, della minaccia di Da'esh e della questione migranti.

di Dario Cataldo

Un costrittivo dialogo tra la Santa Sede e gli Stati uniti per delineare nuove strategie comuni per la risoluzione di problemi di natura globale. Questo il nocciolo dell'incontro tra il Segretario John Kerry e il segretario di Stato, cardinale Pietro Parolin ieri a New York. I due hanno toccato diversi punti quali, la situazione umanitaria in Siria e hanno sottoscritto il loro reciproco sostegno affinché cessino le ostilità.

Sia Kerry che Parolin, hanno chiarito che è interesse comune la volontà di contrastare la minaccia del terrorismo islamico, prevenendo ulteriori persecuzioni delle minoranze religiose ed etniche. Il sedicente Stato di matrice musulmana continua a seminare odio e raccoglie frutti tra i più deboli dal punto di vista psicologico.

Altra questione di notevole rilevanza e attualità è la questione legata ai flussi migratori. Entrambi i leader hanno espresso la loro profonda preoccupazione per la situazione dei migranti, affermando l'esigenza di tutelare e sostenere gli impegni assunti al vertice per i rifugiati.

Nella fattispecie, il Segretario John Kerry ha premiato gli sforzi del Vaticano e del Sommo Pontefice per avere acceso una luce sulla crisi dei rifugiati, amplificandola a livello globale. Sulla situazione in Ucraina, con il seguito di violenze generate, John Kerry e il Cardinale Parolin hanno sottolineato l'urgenza di una politica della solidarietà e la fine della violenza.


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