venerdì, settembre 16, 2016
L'autista del tir che ha travolto il 53enne egiziano, Abd Elsalam Ahmed Eldanf, è stato fermato per omicidio stradale ma è stato liberato. La versione della Procura cozza con quella fornita dal sindacato: "Ecludiamo categoricamente che qualche preposto della Gls abbia incitato l'autista a partire". L'Usb, invece, parla di "assassinio padronale".

"Quando è avvenuto l'incidente non era in atto alcuna manifestazione". Con queste parole la Procura smentisce, al momento, la versione fornita dal sindacato Usb a poche ore dalla morte di Abd El Salam Ahmed Eldanf, 53enne egiziano facchino della ditta Seam (in appalto all'azienda di logistica GLS) e padre di 5 figli, secondo la quale l'uomo sarebbe stato travolto da un tir incitato di rompere il cordone di picchetti.

La versione della Procura, coadiuvata dalle testimonianze della polizia che nottetempo era presente ai cancelli dell'azienda, cozza in più punti con quella sindacale: "Quando il Tir è uscito dalla ditta - spiega il capo della Procura Salvatore Cappelleri - dopo le regolari operazioni di carico, ha effettuato una manovra di svolta a destra. Inoltre escludiamo categoricamente che qualche preposto della GLS abbia incitato l'autista a partire. Davanti ai cancelli in quel momento non vi era alcuna manifestazione di protesta o alcun blocco da parte degli operai, che erano ancora in attesa di conoscere l'esito dell'incontro tra la rappresentanza sindacale e l'azienda. Allo stato attuale delle indagini riteniamo che l'autista non si sia accorto di aver investito l'uomo che è stato visto correre da solo incontro al camion che stava facendo manovra. Per questo si è deciso di rilasciare l'autista che, tra l'altro, è anche risultato negativo ai test di accertamento per le sostanze stupefacenti e l'alcol".

Dunque non ci sarebbe stato incitamento all'autista, né sarebbe stata in atto alcuna protesta a quell'ora, sebbene da tempo nell'azienda si respiri un clima di tensione, testimoniato peraltro proprio dalla presenza della polizia ieri notte, in particolare per le condizioni di lavoro e contrattuali dei facchini. L'Usb ha già comunicato che lo staff legale è stato immediatamente incaricato di confutare la versione dei Pm, ricorrendo anche ai testimoni a disposizione.

Il sindacato ha infine indetto lo "sciopero immediato di tutto il settore della logistica a livello nazionale dalle 5 di oggi alle 5 di domani, con blocco dei magazzini e delle merci ed ha invitato le proprie strutture di fabbrica ad organizzare scioperi e fermate di protesta", sempre domani alle 15 è prevista una "mobilitazione sotto gli uffici del ministero del Lavoro in via Veneto a Roma per chiedere un incontro al ministro Giuliano Poletti" e una manifestazione a Piacenza sabato alle ore 12.


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