domenica, settembre 25, 2016
A Palermo iniziata la "Fase 2" del Movimento: "Tornato per vincere". Archiviata l'esperienza del Direttorio: da ora sarà Tridente (Di Maio - Di Battista - Casaleggio jr.). Oggi attesa Virginia Raggi.

Sarà un "Movimento 2.0". Da Palermo, per la kermesse nazionale, la compagine pentastellata si conta e Beppe Grillo torna al timone per dettare la linea: "Se devo fare il capo politico lo farò". Un richiamo alla compattezza, mancata in queste ultime settimane, che dovrebbe portare a nuovi cambiamenti nella formazione che da domani scenderà nell'arena politica. Tutti convocati: il Movimento cerca nuove leve.

È il tardo pomeriggio del primo sabato autunnale, quando Beppe Grillo, dopo la mattina passata tra i banchi del mercato di Ballarò, prende la parola e con essa la guida di tutto il Movimento: "Vi ricordate quando ho fatto un passo di lato? Io non ci ho mai proprio veramente creduto". Ecco l'atteso ritorno al centro del comico genovese: "Ho cercato di dividere il politico dal comico perché voi, la stampa, volevate quella cosa lì". Il ritorno all'amato nemico è la miccia per la seconda cannonata, stavolta al Presidente del Consiglio: "Questo menomato morale che abbiamo al governo".

Grillo si accinge, come sempre a modo suo, a dettare la linea: "Fase 2 vuol dire che parlo di una seconda generazione, parlo dei giovani che si avvicinano adesso e devono capire cosa è il Movimento". "È il nostro momento", prosegue, "stanno cambiando le leggi regionali, la Costituzione, proprio perché esistiamo noi".

Non si è fatto pregare il comico. Lo show ripercorre le tappe ed il ricordo dell'amico e collega Gianroberto Casaleggio. Dopo settimane di malumori ed inquietudini, sul palco e tra il pubblico, ovviamente, tornano a fiorire i sorrisi: "Prenderò delle decisioni, perché alla fine qualcuno deve prendere delle decisioni, prima le prendeva Casaleggio e le prendevamo insieme, era diverso. Adesso sono da solo". Da qui, la sfida: "Voglio stare con il Movimento fino alle elezioni e vincerle. Vogliamo dimostrare che possiamo governare Torino, Roma, Palermo, Genova, Livorno anche con gli sbagli che abbiamo fatto".

Sulle ultime, dure, settimane Grillo si mostra rasserenato: "Il dubbio che il M5S esplodesse mi è venuto e, per carità, forse ce la siamo cercata un po', ma nonostante la campagna che ci avete fatto contro abbiamo perso solo lo zero virgola". Ma su Roma, in particolare, sembra volersi soffermare: "Abbiamo avuto un po' di impreparazione, è una città complicata". E sulle Olimpiadi mancate: "Ha deciso Virginia Raggi".

Nell'immediato, il leader annuncia l'uscita di un regolamento dalla prossima settimana, discusso con Davide Casaleggio e, sembra, in cantiere da tempo. Archiviata, infine, l'esperienza del Direttorio nazionale. Naufragato tra le correnti e ridotto alla zattera, a certificarne la fine è Roberto Fico: "Non esiste il direttorio, esistono persone che decidono per le loro competenze". Dunque l'oblio per il primo esperimento direttivo, varato il Tridente, con Di Maio, Di Battista e proprio Casaleggio jr.

Arrivata stamane, anche la sindaca Raggi, che per un giorno lascia il pesante scranno del Campidoglio per raggiungere il capoluogo isolano e serrare ulteriormente le fila del partito. Attesa per le 11,30 non ha ancora lasciato dichiarazioni ed ha raggiunto in albergo Grillo e Casaleggio.


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