giovedì, settembre 22, 2016
"I due italiani rapiti nel Sud-Ovest della Libia sono stati sequestrati da una banda criminale e dietro c'è l'impronta di al Qaeda". 

Lo dice il colonnello Ahmed al Mismari, portavoce dell'autoproclamato Esercito nazionale libico guidato dal maresciallo Khalifa Haftar. L'ufficiale ha dichiarato che: "il sequestro e' stato compiuto da una banda criminale, tuttavia per come e' stato eseguito i segni sono quelli lasciati solitamente dall'organizzazione di al Qaeda".
Fonti del governo di Tobruk, in contatto con una squadra che sta partecipando alle ricerche, hanno riferito che sarebbe stata individuata la zona in cui sono tenuti prigionieri i due tecnici italiani rapiti nel sud della Libia: e' l'area di Ghat, al confine con l'Algeria, dove gia' lavoravano per la manutenzione dell'aeroporto locale.

Le fonti riferiscono che: "Ora stanno tentando di entrare in contatto con i rapitori per trattare la liberazione degli ostaggi". ha riferito la fonte. L'autista dei due italiani e' sotto interrogatorio. "Speriamo di avere novita' al piu' presto, e' anche nostro interesse che siano liberati sani e salvi", ha aggiunto la fonte.

Bruno Cacace e Danilo Calonego, due tecnici della Conicos, sono stati rapiti tre giorni fa. Fino ad ora era stato escluso che fosse opera di gruppi estremisti islamici.


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