sabato, luglio 02, 2016
Molti dei 20 ostaggi sarebbero stati sgozzati con machete ed armi da taglio. Dei 13 salvati gli stranieri sono 4. Le ambulanze accorse durante il blitz avrebbero già portato via le vittime per procedere con l'identificazione. Si attendono conferme dalla Farnesina. Intanto, Renzi invia personale diplomatico e si presenta alla stampa: "L'Italia non arretra di fronte al terrorismo".

Secondo le notizie diramante dalle autorità del Bangladesh ci sarebbero sopravvissuti tra gli italiani che si trovavano all'Holey Artisan Bakery di Dacca, preso d'assalto ieri sera da un commando di terroristi vicini all'Isis nel cuore del quartiere diplomatico della capitale bengalese, in prossimità dell'ambasciata italiana. Si attende ancora la conferma definitiva da parte della Farnesina.

Il premier Renzi, da Palazzo Chigi in contatto con l'Unità di Crisi e l'intelligence, ha deciso l'invio immediato di personale diplomatico che possa supportare le attività dell'ambasciata. L'aereo decollerà nel pomeriggio e non si esclude che possa già portare a casa i corpi dei connazionali uccisi.

Durante la conferenza stampa, iniziata alle 12, il Presidente del Consiglio non si è sbottonato sulle vittime: "Ogni notizia ufficiale sarà resa pubblica dopo che le famiglie saranno state informate".

"L'Italia non arretra. Gli italiani sono colpiti ma non piegati. I terroristi vogliono strapparci la normalità, ma i nostri valori sono più forti delle loro fobie", ha concluso, "La nostra idea di civiltà è altra. I valori che fanno grande l'Italia possono essere diffusi ovunque.".

Nelle ultime ore, il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Paolo Gentiloni aveva avuto un colloquio telefonico con il Ministro degli Esteri del Bangladesh Abul Hassan Mahmood Ali che ha confermato la morte di circa 20 ostaggi e la liberazione di altri 13.

Il Ministro bengalese si era impegnato con il Ministro Gentiloni a dare informazioni il più presto possibile sulla sorte dei connazionali coinvolti.

Secondo quanto raccontato all'Ansa da Gianni Boschetti, un connazionale che si trovava sul posto ma che è riuscito a fuggire, dentro all'Holey Artisan Bakery di Dacca al momento dell'attacco dei jihadisti si trovavano una decina di italiani: "C'erano due tavoli, uno al quale ero seduto con mia moglie e un cliente, un altro con altre sette-otto persone". Il grossista di abbigliamento non ha più saputo nulla della moglie e delle altre persone. Intanto si apprende che i corpi delle vittime sarebbero già stati portati all'Ospedale militare per procedere all'identificazione.

Alcuni degli ostaggi sarebbero rimasti feriti anche nel corso del blitz delle forze speciali bengalesi, che ha portato alla morte di 6 degli 8 terroristi autori della strage, avvenuto alle 7,40 ora locale (3,40 in Italia).


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