sabato, luglio 09, 2016
Aggiornamento: l'agenzia siriana Sana e vari media arabi dicono che le vittime dei bombardamenti dell'altra notte ad Aleppo, è aumentato: : 43 morti e 250 feriti.

                                                di Patrizio Ricci

Poche ore fa,  l'agenzia siriana Sana, aveva diffuso un aggiornamento sul numero di vittime che era 20 morti e 120 feriti. Il bilancio più recente è invece di almeno 43 morti e più di 250 feriti.
Le truppe governative sono molto vicine a tagliare la strada il Castello, l'unica via di rifornimento che collega le aree controllate dai ribelli nella campagna a nord della provincia di Aleppo e la parte orientale della città di Aleppo. La via è stata comunque chiusa dalle forze antigovernative perchè è sotto tiro. Per questo, tutte le forze anti-Assad, stanno cercando di distogliere l'attenzione attaccando altre zone di Aleppo, per rapresaglia. L'attacco della notte scorsa è avvenuto con ogni tipo di arma, cannoni 'inferno', mortai, missili..
Probabile che nelle prossime ore ci sarà una risposta aerea sulle posizioni ribelli. Il sito Amn pubblica foto e aggiornamenti sul bombardamento, uno dei più tremendi dal 2012.

Frère Georges Sabe, dei missionari cattolici 'maristi blu', una settimana fa ha scritto una lettera da Aleppo - che descrive i sentimenti che pervadono il suo cuore in questi giorni di sofferenza. Ne riportiamo uno stralcio, perchè la sola conta dei morti non descrive da sola, tutto ciò che si sta compiendo. E' il nostro modo di rendere omaggio alle vittime e di sperare che questa guerra abbia presto fine:
La guerra ci invade.
Si siede a tavola con noi, entra nei nostri cuori e spiriti. Si invita nel nostro quotidiano e lo trasforma…
C’è la guerra
Ci annuncia la sofferenza e la morte. Ci annuncia che bisogna odiare, distruggere ponti e relazioni…
C’è la guerra
I suoi motori funzionano a pieno regime, i suoi tamburi hanno un suono forte
Viene a trasformare le nostre notti in un lampo e il calore dei nostri giorni in una fornace…
C’è la guerra
Sporca le nostre mani…
Obbliga tanti ragazzi che erano innocenti a prendere le armi, sparare, bombardare, uccidere e sopprimere l’altro…
C’è la guerra
Si è messa alla guida di marchingegni infernali
Viaggia verso destini di morte
Non si ferma
Vomita la morte e continua a marciare blaterando.
C’è la guerra
Raduna i giovani in camionette, stretti come scatole di sardine, ammucchiati, bruciati dalla voglia di uccidere. Non arriverà loro l’eco delle lacrime delle madri, delle urla dei bambini…
Giocheranno a fare gli eroi
Alcuni festeggeranno nelle ambulanze
Altri faranno festa coricati sulle rovine della non vita.
C’è la guerra.
Viene a dirci: «Non vi lascio, vi amo tanto, ho voglia di voi. Vi invito al mio banchetto, non perdete l’appuntamento.»
Ecco l’indirizzo: Aleppo, via della Vergogna, palazzo della Miseria, piano della Sofferenza.
La guerra è il nostro quotidiano.
Noi rifiutiamo di partecipare al suo banchetto. Scegliamo la vita. Scegliamo l’altro, nella sua miseria e nella sua volontà di vivere e sopravvivere.
Per ogni bambino, ogni donna e ogni uomo, per tutti coloro che soffrono a causa di questa guerra, scegliamo di tendere la nostra mano, costruire un ponte, abbattere un muro di vergogna e di esclusione. Scegliamo di dare, di darci. Scegliamo di essere strumento del dono di Dio. Scegliamo il sentiero che porta alla vita. (...)

Aleppo,  27 giugno 2016,  (Ora Pro Siria)

Frère Georges SABE
per i Maristi blu

nota a margine: il seguente video dell'agenzia siriana Sana, descrive drammaticamente le conseguenze dei bombardamenti. Se ne sconsiglia la visione se si è particolarmente impressionabili.


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